Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato che Mihajlovic era ansioso perché il Napoli non lo aveva ancora cercato per mettere nero su bianco. E l'ansia di Sinisa, se possiamo chiamarla così, continua. Non ci sono certezze: ha sempre avuto buone possibilità di raccogliere l'eredità di Benitez, è balzato anche in pole dopo l'incontro con Luciano Spalletti e relativo mancato accordo su vicende legate soprattutto alle richieste tecniche fatte dall'ex tecnico dello Zenit. Ma Spalletti è sempre stato una prima scelta, con tutto il rispetto per Mihajlovic che resta un'ottima guida. Tuttavia il Napoli ancora non chiama, dopo aver memorizzato da tempo l'addio di Benitez, evidentemente perché aspetta di sapere se andare in Champions oppure no. E questo può incidere non poco, sotto questo aspetto l'esperienza di Spalletti più abituato a certi palcoscenici potrebbe portare De Laurentiis ad allargare i cordoni della borsa. Altri candidati? Le sorprese sono dietro l'angolo, Montella è un profilo che piace ma al momento non è libero. Stranieri? Non c'era grande predisposizione, fino a qualche settimana fa. Quindi restiamo ai soliti due, almeno per ora: la prima scelta (Spalletti) che può tornare di moda e il rampante (Mihajlovic) che spera di non diventare l'allenatore prima sedotto e poi abbandonato.