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IL COMMENTO - Caiazza: "Napoli, Gonzalo è il passato, speriamo in Maurito"
25.07.2016 11:06 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Addio Higuaìn, che Dio te la mandi buona. Scelta a parte, il Pipita va ringraziato per ciò che ha dato al Napoli nei suoi tre anni azzurri. Soprattutto nell’ultimo dove con i suoi trentasei gol ha permesso ad Aurelio De Laurentiis di rientrare dalla porta principale in Champions League e di incassare un bel po’ di soldoni sborsati dalla Uefa. La delusione tra i tifosi è stata tanta e anche leggittima. «Ovunque ma non alla Juve», avevano sempre detto i supporter partenopei. Alla fine il Pipita non ha resistito alla tentazione bianconera e se ne è andato a giocare nella squadra più potente d’Italia. «Gonzalo bastardo sei tu», hanno cantato ieri mattina sul campo di Carciato. A fianco allo striscione “Figli del Vesuvio” è comparsa la scritta: “Higuaìn infame” che la società non ha fatto rimuovere. All’ingresso del vialone che porta al campo il poster gigante mostrava l’attaccante sudamericano senza la testa. Poi l’organizzazione della Val di Sole ha cercato di rimediare con un po’ di colla. Da beniamino, dunque, il Pipa è diventato il nemico numero uno che quando arriverà al San Paolo da avversario non avrà scampo. Sarà riempito di fischi al di là di ciò che poteva fare o meno De Laurentiis per accontentarlo. Il passato, però, è passato. Higuaìn appartiene alla scorsa stagione. Adesso il Napoli deve guardare avanti così come la propria gente. Don Aurelio ha deciso di investire subito bene i tanti soldi che arriveranno dalla Juventus. D’accordo con Sarri ha individuato in Icardi il sostituto giusto del “Giudaìn”. È quest’altro argentino il puntero giusto da inserire nell’organico partenopeo. Inizialmente si era parlato anche di Bacca, addirittura qualcuno ha visto la moglie cercare già casa a Posillipo. Il colombiano è bravo ma Maurito è di tutt’altra categoria. E poi ha dalla sua la carta d’identità. Signori, questo giovanotto ha compiuto 23 anni lo scorso mese di febbraio. Praticamente è solo all’inizio della sua carriera da bomber. Ha bruciato le tappe alla Samp e poi all’Inter ha cercato di consacrarsi. Cresciuto nel settore giovanile del Barcellona, potrebbe diventare l’idolo del San Paolo a partire dal 21 agosto. De Laurentiis e i suoi prodi hanno incontrato la moglie Wanda Nara ed altri agenti del calciatore a Verona. Sembra che il primo appuntamento sia già andato bene. Siccome gira tutto intorno ai soldi (vedi l’addio del Pipita), allora il presidente, forte dei soldi che arriveranno dalla Signora, è andato oltre ogni limite. Ha offerto al ragazzo 5,5 milioni di euro a stagione più 500mila euro di bonus. I diritti di immagine saranno divisi a metà, quindi altri denari freschi che entrano. Adesso bisogna convincere l’Inter. I cinesi inizialmente proveranno a tenerselo stretto ma con 50 milioni e più lo accompagneranno a Dimaro direttamente. Naturalmente Maurito da solo non basterà. Ci vorranno i famosi due centrocampisti che dovranno dare una mano ad Hamsik. Tolisso è forte ma anche in questo caso ci vorrebbe un altro grande nome.

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25/07/2024 - 11:06

Addio Higuaìn, che Dio te la mandi buona. Scelta a parte, il Pipita va ringraziato per ciò che ha dato al Napoli nei suoi tre anni azzurri. Soprattutto nell’ultimo dove con i suoi trentasei gol ha permesso ad Aurelio De Laurentiis di rientrare dalla porta principale in Champions League e di incassare un bel po’ di soldoni sborsati dalla Uefa. La delusione tra i tifosi è stata tanta e anche leggittima. «Ovunque ma non alla Juve», avevano sempre detto i supporter partenopei. Alla fine il Pipita non ha resistito alla tentazione bianconera e se ne è andato a giocare nella squadra più potente d’Italia. «Gonzalo bastardo sei tu», hanno cantato ieri mattina sul campo di Carciato. A fianco allo striscione “Figli del Vesuvio” è comparsa la scritta: “Higuaìn infame” che la società non ha fatto rimuovere. All’ingresso del vialone che porta al campo il poster gigante mostrava l’attaccante sudamericano senza la testa. Poi l’organizzazione della Val di Sole ha cercato di rimediare con un po’ di colla. Da beniamino, dunque, il Pipa è diventato il nemico numero uno che quando arriverà al San Paolo da avversario non avrà scampo. Sarà riempito di fischi al di là di ciò che poteva fare o meno De Laurentiis per accontentarlo. Il passato, però, è passato. Higuaìn appartiene alla scorsa stagione. Adesso il Napoli deve guardare avanti così come la propria gente. Don Aurelio ha deciso di investire subito bene i tanti soldi che arriveranno dalla Juventus. D’accordo con Sarri ha individuato in Icardi il sostituto giusto del “Giudaìn”. È quest’altro argentino il puntero giusto da inserire nell’organico partenopeo. Inizialmente si era parlato anche di Bacca, addirittura qualcuno ha visto la moglie cercare già casa a Posillipo. Il colombiano è bravo ma Maurito è di tutt’altra categoria. E poi ha dalla sua la carta d’identità. Signori, questo giovanotto ha compiuto 23 anni lo scorso mese di febbraio. Praticamente è solo all’inizio della sua carriera da bomber. Ha bruciato le tappe alla Samp e poi all’Inter ha cercato di consacrarsi. Cresciuto nel settore giovanile del Barcellona, potrebbe diventare l’idolo del San Paolo a partire dal 21 agosto. De Laurentiis e i suoi prodi hanno incontrato la moglie Wanda Nara ed altri agenti del calciatore a Verona. Sembra che il primo appuntamento sia già andato bene. Siccome gira tutto intorno ai soldi (vedi l’addio del Pipita), allora il presidente, forte dei soldi che arriveranno dalla Signora, è andato oltre ogni limite. Ha offerto al ragazzo 5,5 milioni di euro a stagione più 500mila euro di bonus. I diritti di immagine saranno divisi a metà, quindi altri denari freschi che entrano. Adesso bisogna convincere l’Inter. I cinesi inizialmente proveranno a tenerselo stretto ma con 50 milioni e più lo accompagneranno a Dimaro direttamente. Naturalmente Maurito da solo non basterà. Ci vorranno i famosi due centrocampisti che dovranno dare una mano ad Hamsik. Tolisso è forte ma anche in questo caso ci vorrebbe un altro grande nome.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma