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DUBBIO - Il futuro dei 3 "Real" dipende da Rafa?
27.03.2015 11:40 di Napoli Magazine Fonte: Dario Marotta per il Roma

Come una porta magica, che si fa beffe di chi avanza. Apre e chiude i suoi battenti, con vista sull’Europa, prima vicina, poi lontana a adesso guardata quasi con timore, per quella strada impervia da percorrere tutta d’un fiato, senza voltarsi mai indietro, evitando di guardare verso il basso per paura di cadere. Il Napoli si ritrova in un sentiero di montagna dopo aver quasi abbandonato il terreno pianeggiante del campionato, divenuto improvvisamente infido per gli azzurri, bravi ad ostacolarsi praticamente da soli e ora distanti cinque punti dalla Lazio (terza e reduce da sei vittorie consecutive) e sei dalla Roma (seconda, nonostante tutto). Rimpianti senza fine e opportunità per ricucire lo strappo, per provare a salvare la stagione, rendendola indimenticabile. Tutto passa dall’ Europa league (obiettivo primario) e dal prossimo impegno in campionato, all’Olimpico di sabato santo. Solo un successo riaprirebbe ogni discorso, evitando premature archiviazioni. Il tecnico, dal canto suo, ha ammesso di non sapersi concentrare su una sola competizione, che farà di tutto per recuperare lo svantaggio accumulato nelle ultime settimane. Chissà se i giocatori saranno dello stesso avviso, se non si lasceranno trascinare dal fascino europeo, “tradendo” il campionato. Un trionfo a Varsavia farebbe la storia e garantirebbe al club una nuova partecipazione alla Champions. Gloria per tutti, con buona pace dei piazzamenti che oramai non soddisfano più la piazza, assetata di vittorie. E gli stessi pensieri potrebbero attraversare giocatori come Higuain, Callejon e Albiol, abituati a lottare per grandi traguardi, forse poco attratti dalla prospettiva di dover disputare un nuovo turno preliminare ad agosto, qualora dovessero restare in riva al golfo. Certo, con una Roma in disarmo, il passaggio diretto nell’Europa che conta era tutt’altro che utopico ma il Napoli non ha saputo approfittarne, per debolezze tecniche e strutturali. Nella testa la coppa Uefa che restituirebbe al club il prestigio e ai giocatori il desiderio di restare. In caso contrario, appena dietro l’angolo, l’addio. E’ difficile pensare che campioni del calibro del Pipita, possano decidere di restare anche senza Champions, col rischio di ritrovarsi nuovamente “a mani vuote”. E lo stesso discorso può essere affrontato per Albiol e Callejon. Gli ex Real, dopo appena due anni, potrebbero congedarsi e a quel punto la società sarebbe chiamata a rifondare il parco giocatori, a dare nuova linfa al progetto tecnico, a promuovere una sorta di rivoluzione. Sarà l’Europa, ancora tutta da guadagnare, a dettare l’agenda.

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DUBBIO - Il futuro dei 3 "Real" dipende da Rafa?

di Napoli Magazine

27/03/2024 - 11:40

Come una porta magica, che si fa beffe di chi avanza. Apre e chiude i suoi battenti, con vista sull’Europa, prima vicina, poi lontana a adesso guardata quasi con timore, per quella strada impervia da percorrere tutta d’un fiato, senza voltarsi mai indietro, evitando di guardare verso il basso per paura di cadere. Il Napoli si ritrova in un sentiero di montagna dopo aver quasi abbandonato il terreno pianeggiante del campionato, divenuto improvvisamente infido per gli azzurri, bravi ad ostacolarsi praticamente da soli e ora distanti cinque punti dalla Lazio (terza e reduce da sei vittorie consecutive) e sei dalla Roma (seconda, nonostante tutto). Rimpianti senza fine e opportunità per ricucire lo strappo, per provare a salvare la stagione, rendendola indimenticabile. Tutto passa dall’ Europa league (obiettivo primario) e dal prossimo impegno in campionato, all’Olimpico di sabato santo. Solo un successo riaprirebbe ogni discorso, evitando premature archiviazioni. Il tecnico, dal canto suo, ha ammesso di non sapersi concentrare su una sola competizione, che farà di tutto per recuperare lo svantaggio accumulato nelle ultime settimane. Chissà se i giocatori saranno dello stesso avviso, se non si lasceranno trascinare dal fascino europeo, “tradendo” il campionato. Un trionfo a Varsavia farebbe la storia e garantirebbe al club una nuova partecipazione alla Champions. Gloria per tutti, con buona pace dei piazzamenti che oramai non soddisfano più la piazza, assetata di vittorie. E gli stessi pensieri potrebbero attraversare giocatori come Higuain, Callejon e Albiol, abituati a lottare per grandi traguardi, forse poco attratti dalla prospettiva di dover disputare un nuovo turno preliminare ad agosto, qualora dovessero restare in riva al golfo. Certo, con una Roma in disarmo, il passaggio diretto nell’Europa che conta era tutt’altro che utopico ma il Napoli non ha saputo approfittarne, per debolezze tecniche e strutturali. Nella testa la coppa Uefa che restituirebbe al club il prestigio e ai giocatori il desiderio di restare. In caso contrario, appena dietro l’angolo, l’addio. E’ difficile pensare che campioni del calibro del Pipita, possano decidere di restare anche senza Champions, col rischio di ritrovarsi nuovamente “a mani vuote”. E lo stesso discorso può essere affrontato per Albiol e Callejon. Gli ex Real, dopo appena due anni, potrebbero congedarsi e a quel punto la società sarebbe chiamata a rifondare il parco giocatori, a dare nuova linfa al progetto tecnico, a promuovere una sorta di rivoluzione. Sarà l’Europa, ancora tutta da guadagnare, a dettare l’agenda.

Fonte: Dario Marotta per il Roma