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GRAFFIO - Corbo: Vittoria dell'altro De Laurentiis
28.05.2016 17:14 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica

Un incubo è finito. Quel Napoli che sembrava sfasciarsi nel braccio di ferro tra De Laurentiis e Sarri si ricompone in un trionfo di pace, amicizia, collaborazione vincente. De Laurentiis ha dato a Sarri più di quanto sperasse l'allenatore, ed ha voluto che fosse lui a dirlo ai microfoni di una radio amica del club. Ho scritto un articolo che volentieri giro agli amici del Graffio. Alla favola triste del tiranno avaro mancavano le ultime pagine. Un giorno all'improvviso, come cantano i tifosi sono le vittorie, Aurelio De Laurentiis si è innamorato dell'altra parte di se stesso. Ha buttato via la leggenda che ormai avanzava: solo lui sa vincere senza essere tifoso, solo amministra risparmiando fino all'ultimo euro, solo lui antepone i bilanci ai sentimenti. Un giorno all'improvviso, ieri mattina, Aurelio De Laurentiis si è rivisto negli articoli più critici. Con la stizza di chi sfila in un lunapark davanti agli specchi deformanti, ha reagito. Ma questo non sono io, si sarà ribellato; questo non è il mio Napoli che sembra sfasciarsi nell'odio, avrà borbottando pensando a quei pochi giornalisti che lo osservano senza fargli mai sconti. Si sarà detto: ora spiego io a tutti chi veramente sono, anzi lo spiegherà per me proprio Sarri. Non il presidente del Napoli, ma il consumato uomo di cinema ha scritto le ultime pagine del copione: dal bianco e nero di una trama neorealista è passato ad un kolossal che fa urlare il geniale ma tenebroso Maurizio Sarri: . Dall'esasperata immagine di cinico imprenditore De Laurentiis riappare come i tifosi speravano. Il magnate generoso e grato che premia l'artigiano di solenne umiltà, quel Sarri che riscatta il deludente biennio del professor Benitez riportando il Napoli in Champions, la squadra ad una quotazione superiore di cento milioni, Higuain sulla stella più alta d'Europa, il fatturato a livelli quasi pari al fascino di un club con sei milioni di tifosi nel mondo. Nella svolta improvvisa di Aurelio De Laurentiis, neanche il tempo di richiamare il capo della comunicazione in sede, c'è la geniale del personaggio. Sembrava strano non si trovasse qualcuno che sapesse mediare tra il presidente attendista ed il tecnico vincente che bolliva nell'ira dell'attesa. Molto avrà influito Cristiano Giuntoli, manager sanguigno diverso dai suoi pallidi colleghi. Moltissimo, lo stesso De Laurentiis, guidato dalla buona luna nei suoi chiaroscuri d'umore. Il Napoli torna a splendere nel suo azzurro. Che legga subito la cronaca delle ultime ore Gonzalo Higuain. Tranquilo. La sua festa è ancora qui, e non è mai finita.

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GRAFFIO - Corbo: Vittoria dell'altro De Laurentiis

di Napoli Magazine

28/05/2024 - 17:14

Un incubo è finito. Quel Napoli che sembrava sfasciarsi nel braccio di ferro tra De Laurentiis e Sarri si ricompone in un trionfo di pace, amicizia, collaborazione vincente. De Laurentiis ha dato a Sarri più di quanto sperasse l'allenatore, ed ha voluto che fosse lui a dirlo ai microfoni di una radio amica del club. Ho scritto un articolo che volentieri giro agli amici del Graffio. Alla favola triste del tiranno avaro mancavano le ultime pagine. Un giorno all'improvviso, come cantano i tifosi sono le vittorie, Aurelio De Laurentiis si è innamorato dell'altra parte di se stesso. Ha buttato via la leggenda che ormai avanzava: solo lui sa vincere senza essere tifoso, solo amministra risparmiando fino all'ultimo euro, solo lui antepone i bilanci ai sentimenti. Un giorno all'improvviso, ieri mattina, Aurelio De Laurentiis si è rivisto negli articoli più critici. Con la stizza di chi sfila in un lunapark davanti agli specchi deformanti, ha reagito. Ma questo non sono io, si sarà ribellato; questo non è il mio Napoli che sembra sfasciarsi nell'odio, avrà borbottando pensando a quei pochi giornalisti che lo osservano senza fargli mai sconti. Si sarà detto: ora spiego io a tutti chi veramente sono, anzi lo spiegherà per me proprio Sarri. Non il presidente del Napoli, ma il consumato uomo di cinema ha scritto le ultime pagine del copione: dal bianco e nero di una trama neorealista è passato ad un kolossal che fa urlare il geniale ma tenebroso Maurizio Sarri: . Dall'esasperata immagine di cinico imprenditore De Laurentiis riappare come i tifosi speravano. Il magnate generoso e grato che premia l'artigiano di solenne umiltà, quel Sarri che riscatta il deludente biennio del professor Benitez riportando il Napoli in Champions, la squadra ad una quotazione superiore di cento milioni, Higuain sulla stella più alta d'Europa, il fatturato a livelli quasi pari al fascino di un club con sei milioni di tifosi nel mondo. Nella svolta improvvisa di Aurelio De Laurentiis, neanche il tempo di richiamare il capo della comunicazione in sede, c'è la geniale del personaggio. Sembrava strano non si trovasse qualcuno che sapesse mediare tra il presidente attendista ed il tecnico vincente che bolliva nell'ira dell'attesa. Molto avrà influito Cristiano Giuntoli, manager sanguigno diverso dai suoi pallidi colleghi. Moltissimo, lo stesso De Laurentiis, guidato dalla buona luna nei suoi chiaroscuri d'umore. Il Napoli torna a splendere nel suo azzurro. Che legga subito la cronaca delle ultime ore Gonzalo Higuain. Tranquilo. La sua festa è ancora qui, e non è mai finita.

Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica