In Evidenza
IL GRAFFIO - Corbo: "Napoli, svanito il vittimismo, si può finalmente riflettere"
28.03.2015 14:41 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica

Eccomi, banali problemi tecnici mi hanno bloccato. Ma senza le mie poche righe, spesso inquinate da odiosi refusi, “Il Graffio” non si è mai fermato. Vi ho letto, e non mi sono certo annoiato. Ho condiviso molti interventi dopo il pareggio con l'Atalanta.
Sono contrario al vittimismo. Se ci guardiamo intorno, tutto sembra cambiato: non sento parlare di arbitraggio ostile e complotti. Si dimostra quindi che i termini “vergogna” e “campionato falsato” lanciati dal Napoli sul suo sito erano eccessivi. Non sopporto il vittimismo, mi dispiace che in tv ci sia cascato qualche collega. Ho preso le distanze con Fulvio Collovati e qualche altro, restituendo la trasmissione di Gianluca Vigliotti al suo naturale equilibrio.
Rilancio un tema che grazie a De Laurentiis e Benitez è sempre attuale. Che sarà del Napoli?
Comincio da Benitez. Se proprio decide di rimanere, deve uscire da una contraddizione che penalizza la sua avventura italiana.
Non può essere inflessibile sul modulo se egli stesso diventa flessibile durante il mercato. Chi non cambia modulo fino all'autolesionismo, deve ottenere dalla società i giocatori funzionali a quel sistema di gioco.
Al contrario, chi come lui accetta qualsiasi acquisto deve poi modellare formazione e gioco in rapporto ai giocatori di cui dispone.
Termino con De Laurentiis. Niente ipocrisia. Non c'è da stupirsi se vuol fare del Napoli il suo primo business, i tifosi glielo concedono. A patto però che faccia coincidere incassi e risultati. Questo non accade. Diminuiscono ricavi, abbonati e spettatori. Gli sponsor sono preoccupati, almeno perplessi. Nessun giocatore è stato quest'anno valorizzato, al punto da diventare uomo-mercato.
Scadenti gli acquisti, scadenti i risultati.
L'ideale è investire bene sui giovani facendone lievitare le quotazioni, essere pazienti e lungimiranti, attrezzati e tempisti, competenti e ben collegati. Quest'anno il Napoli ha comprato male e venduto peggio. In alcuni casi, per fortuna, non è riuscito neanche a svendere.
La sosta può aiutare la squadra a ritrovare energie. La società a riorganizzarsi.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL GRAFFIO - Corbo: "Napoli, svanito il vittimismo, si può finalmente riflettere"

di Napoli Magazine

28/03/2024 - 14:41

Eccomi, banali problemi tecnici mi hanno bloccato. Ma senza le mie poche righe, spesso inquinate da odiosi refusi, “Il Graffio” non si è mai fermato. Vi ho letto, e non mi sono certo annoiato. Ho condiviso molti interventi dopo il pareggio con l'Atalanta.
Sono contrario al vittimismo. Se ci guardiamo intorno, tutto sembra cambiato: non sento parlare di arbitraggio ostile e complotti. Si dimostra quindi che i termini “vergogna” e “campionato falsato” lanciati dal Napoli sul suo sito erano eccessivi. Non sopporto il vittimismo, mi dispiace che in tv ci sia cascato qualche collega. Ho preso le distanze con Fulvio Collovati e qualche altro, restituendo la trasmissione di Gianluca Vigliotti al suo naturale equilibrio.
Rilancio un tema che grazie a De Laurentiis e Benitez è sempre attuale. Che sarà del Napoli?
Comincio da Benitez. Se proprio decide di rimanere, deve uscire da una contraddizione che penalizza la sua avventura italiana.
Non può essere inflessibile sul modulo se egli stesso diventa flessibile durante il mercato. Chi non cambia modulo fino all'autolesionismo, deve ottenere dalla società i giocatori funzionali a quel sistema di gioco.
Al contrario, chi come lui accetta qualsiasi acquisto deve poi modellare formazione e gioco in rapporto ai giocatori di cui dispone.
Termino con De Laurentiis. Niente ipocrisia. Non c'è da stupirsi se vuol fare del Napoli il suo primo business, i tifosi glielo concedono. A patto però che faccia coincidere incassi e risultati. Questo non accade. Diminuiscono ricavi, abbonati e spettatori. Gli sponsor sono preoccupati, almeno perplessi. Nessun giocatore è stato quest'anno valorizzato, al punto da diventare uomo-mercato.
Scadenti gli acquisti, scadenti i risultati.
L'ideale è investire bene sui giovani facendone lievitare le quotazioni, essere pazienti e lungimiranti, attrezzati e tempisti, competenti e ben collegati. Quest'anno il Napoli ha comprato male e venduto peggio. In alcuni casi, per fortuna, non è riuscito neanche a svendere.
La sosta può aiutare la squadra a ritrovare energie. La società a riorganizzarsi.

Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica