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IL MAGNIFICO - Insigne torna a Udine dove segnò la doppietta che gli ha cambiato la vita
24.11.2017 11:24 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Quella data se la ricorda bene Lorenzo Insigne. 19 novembre 2016 stadio Dacia Arena. Fu ad Udine che tutto ebbe inizio.Fino alla partita contro i friulani proprio non riusciva ad ingranare. Non solo non segnava ma giocava pure male. Tante le critiche che subiva l’attaccante di Frattamaggiore. In molti misero in discussione anche le sue qualità tecniche. Serviva qualcosa per poterlo vedere esplodere. E il giorno arrivò. Poco meno di un anno fa il Magnifico scese in campo con la consapevolezza di dover dare una svolta alla sua stagione ma soprattutto alla carriera. Firmò una doppietta che permise al Napoli di incassare tre punti preziosi. Da quel momento in poi non si è più fermato. È cresciuto di partita in partita fino a diventare il campione che è oggi. La perla dell’altra sera in Champions è solo la ciliegina sulla torta di una evoluzione incredibile di questo calciatore. Che dal suo allenatore è stato paragonato a Messi e Cristiano Ronaldo. Quest’ultimi due sicuramente sono di un livello molto più alto ma a livello di apporto che danno rispettivamente a Barcellona e Real Madrid si è sullo stesso livello. Sì perché Insigne ormai è il Napoli. Di sicuro Sarri ha formato un gruppo molto forte ma nelle individualità il piccoletto fa la differenza. D’altronde anche con il Milan era stato fondamentale sbloccando il risultato. Ma a prescindere dai gol, ormai ha preso in mano le redini del gioco e colleziona anche tanti assist. Quando ha il pallone tra i piedi qualcosa di buono succede. Sarri ormai non ne può più fare a meno. Sicuramente anche lui avrà beneficiato dell’infortunio di Milik perché con Mertens spostato al centro è rimasto l’unico titolarissimo della corsia sinistra. A distanza di quasi un anno il Magnifico torna alla Dacia Arena. Non si può fermare il Napoli nella corsa al primato. Anche perché venerdì prossimo ci sarà il match clou con la Juventus al San Paolo. E arrivarci con quattro punti di vantaggio è fondamentale. I friulani hanno cambiato allenatore intanto e sperano che con Oddo si possa fermare almeno la capolista dopo aver perso in casa con il Cagliari. Lo stato di grazia di Insigne, però, fa dormire sonni tranquilli ai tifosi. Naturalmente non si dovrà andare in campo con presunzione. Dopo la Champions in casa del Chievo non è andata proprio benissimo. I veronesi si sono difesi bene approfittando anche della scarsa brillantezza degli azzurri che avevano dato tutto contro il Manchester City. Con lo Shakhtar si è vinto e alcuni titolarissimi non hanno giocato. Insigne lo ha fatto e dopo la pregevole rete Sarri ha deciso di farlo riposare un po’. C’è bisogno del miglior Lorenzinho per poter stendere i bianconeri friulani per poi concentrarsi per la sfida contro i bianconeri della Juventus. È una partita molto attesa e riuscire a vincere sarebbe l’ennesimo attestato che questo è l’anno giusto per poter finalmente vincere lo scudetto.

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IL MAGNIFICO - Insigne torna a Udine dove segnò la doppietta che gli ha cambiato la vita

di Napoli Magazine

24/11/2024 - 11:24

Quella data se la ricorda bene Lorenzo Insigne. 19 novembre 2016 stadio Dacia Arena. Fu ad Udine che tutto ebbe inizio.Fino alla partita contro i friulani proprio non riusciva ad ingranare. Non solo non segnava ma giocava pure male. Tante le critiche che subiva l’attaccante di Frattamaggiore. In molti misero in discussione anche le sue qualità tecniche. Serviva qualcosa per poterlo vedere esplodere. E il giorno arrivò. Poco meno di un anno fa il Magnifico scese in campo con la consapevolezza di dover dare una svolta alla sua stagione ma soprattutto alla carriera. Firmò una doppietta che permise al Napoli di incassare tre punti preziosi. Da quel momento in poi non si è più fermato. È cresciuto di partita in partita fino a diventare il campione che è oggi. La perla dell’altra sera in Champions è solo la ciliegina sulla torta di una evoluzione incredibile di questo calciatore. Che dal suo allenatore è stato paragonato a Messi e Cristiano Ronaldo. Quest’ultimi due sicuramente sono di un livello molto più alto ma a livello di apporto che danno rispettivamente a Barcellona e Real Madrid si è sullo stesso livello. Sì perché Insigne ormai è il Napoli. Di sicuro Sarri ha formato un gruppo molto forte ma nelle individualità il piccoletto fa la differenza. D’altronde anche con il Milan era stato fondamentale sbloccando il risultato. Ma a prescindere dai gol, ormai ha preso in mano le redini del gioco e colleziona anche tanti assist. Quando ha il pallone tra i piedi qualcosa di buono succede. Sarri ormai non ne può più fare a meno. Sicuramente anche lui avrà beneficiato dell’infortunio di Milik perché con Mertens spostato al centro è rimasto l’unico titolarissimo della corsia sinistra. A distanza di quasi un anno il Magnifico torna alla Dacia Arena. Non si può fermare il Napoli nella corsa al primato. Anche perché venerdì prossimo ci sarà il match clou con la Juventus al San Paolo. E arrivarci con quattro punti di vantaggio è fondamentale. I friulani hanno cambiato allenatore intanto e sperano che con Oddo si possa fermare almeno la capolista dopo aver perso in casa con il Cagliari. Lo stato di grazia di Insigne, però, fa dormire sonni tranquilli ai tifosi. Naturalmente non si dovrà andare in campo con presunzione. Dopo la Champions in casa del Chievo non è andata proprio benissimo. I veronesi si sono difesi bene approfittando anche della scarsa brillantezza degli azzurri che avevano dato tutto contro il Manchester City. Con lo Shakhtar si è vinto e alcuni titolarissimi non hanno giocato. Insigne lo ha fatto e dopo la pregevole rete Sarri ha deciso di farlo riposare un po’. C’è bisogno del miglior Lorenzinho per poter stendere i bianconeri friulani per poi concentrarsi per la sfida contro i bianconeri della Juventus. È una partita molto attesa e riuscire a vincere sarebbe l’ennesimo attestato che questo è l’anno giusto per poter finalmente vincere lo scudetto.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma