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IL PARERE - Melania Gabbiadini: "La tifoseria veronese sbaglia a gridare quei cori spiacevoli, se non è razzismo poco ci manca"
25.11.2015 12:00 di Napoli Magazine

Melania Gabbiadini, attaccante del Verona calcio femminile e sorella dell'attaccante azzurro Manolo Gabbiadini, ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, soffermandosi sui cori di discriminazione territoriale durante la gara Verona-Napoli.


Melania, è razzismo? 
"L’odio profondo c’è e si avverte ma da tempo. Se non è razzismo poco ci manca. E’ una questione antica quanto il mondo quella tra veronesi e napoletani. Non bisogna esagerare però. La tifoseria veronese è grande, appassionata ma sbaglia ad avere questo atteggiamento e a gridare questi cori. Fatti spiacevoli che peggiorano una situazione già difficile". 


Come guarire queste ferite? 
"Comportandosi serenamente sugli spalti, non esasperando l’odio che ha raggiunto livelli di fanatismo assoluto. Magari mettendo in moto le diplomazie, cercando di creare delle iniziative, degli incontri che conducano al dialogo. Gli sfottò ci possono stare ma bisogna restare nei ranghi della correttezza. I rapporti tribolati tra Verona e Napoli credo esistessero già dai tempi di Maradona. Nulla è cambiato". 


Insigne etichettato dai media di Verona come maleducato. 
"Era stato già puntato dalla tifoseria veronese quando giocava con il Pescara. E’ chiaro che anche un giocatore in situazioni così difficili deve avere equilibrio. Noi possiano fare molto in questo senso anche quando rilasciamo dichiarazioni cercando di trovare le parole giuste per conciliare gli animi già irritati". 

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IL PARERE - Melania Gabbiadini: "La tifoseria veronese sbaglia a gridare quei cori spiacevoli, se non è razzismo poco ci manca"

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25/11/2024 - 12:00

Melania Gabbiadini, attaccante del Verona calcio femminile e sorella dell'attaccante azzurro Manolo Gabbiadini, ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, soffermandosi sui cori di discriminazione territoriale durante la gara Verona-Napoli.


Melania, è razzismo? 
"L’odio profondo c’è e si avverte ma da tempo. Se non è razzismo poco ci manca. E’ una questione antica quanto il mondo quella tra veronesi e napoletani. Non bisogna esagerare però. La tifoseria veronese è grande, appassionata ma sbaglia ad avere questo atteggiamento e a gridare questi cori. Fatti spiacevoli che peggiorano una situazione già difficile". 


Come guarire queste ferite? 
"Comportandosi serenamente sugli spalti, non esasperando l’odio che ha raggiunto livelli di fanatismo assoluto. Magari mettendo in moto le diplomazie, cercando di creare delle iniziative, degli incontri che conducano al dialogo. Gli sfottò ci possono stare ma bisogna restare nei ranghi della correttezza. I rapporti tribolati tra Verona e Napoli credo esistessero già dai tempi di Maradona. Nulla è cambiato". 


Insigne etichettato dai media di Verona come maleducato. 
"Era stato già puntato dalla tifoseria veronese quando giocava con il Pescara. E’ chiaro che anche un giocatore in situazioni così difficili deve avere equilibrio. Noi possiano fare molto in questo senso anche quando rilasciamo dichiarazioni cercando di trovare le parole giuste per conciliare gli animi già irritati".