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IL PENSIERO - Rosario Pastore: "Piango Luca"
27.11.2015 19:36 di Napoli Magazine

Rosario Pastore, giornalista, ricorda così Luca De Filippo, dopo aver appreso della sua morte: "Perdonatemi se piango Luca. Non lo conoscevo personalmente ma è come se avessi perduto un caro, carissimo amico. Mio suocero, Vittorio Fiore, era stato negli Anni Trenta il primo impresario dei fratelli De Filippo ed aveva, naturalmente, conservato una grande amicizia con loro. Mi ricordo che un giorno Eduardo disse a Vittorio: "Aggia scritt 'na commedia pe' Luca, per fa divertì nu poco 'o criaturo". La commedia era "Il figlio di Pulcinella" che io e Vanna andammo ad applaudi...re al San Ferdinando. Aveva scelto lo pseudonimo di Luca Della Porta, il giovane attore, nel timore che si dicesse in giro che era solo un raccomandato. E invece, il figlio di Eduardo, il nipote di Peppino e di Titina, il cugino di Luigino, il figlio del figlio di Eduardo Scarpetta, non poteva essere un semplice raccomandato, lui, l'arte, ce l'aveva nel sangue. Basta leggere la sua biografia per rendersene conto. Chissà perché non mi viene in mente Nennillo di "Natale in casa Cupiello", ma le interpretazioni di "Quei figuri di trent'anni fa", di "De Pretore Vincenzo" e tante altre di opere cosiddette minori che Luca nobilitava con la sua interpretazione. Era stato accusato, dai soliti noti, di essere un semplice imitatore del padre e invece aveva capito che recitare diversamente da Eduardo sarebbe stato come un tradimento. Lo ricordo ancora quando, sempre al San Ferdinando, ripeteva la cantilena :"Vicienzo m'è pate a 'mmè" e il pubblico rideva, divertito. Oggi il teatro italiano ha perduto un grandissimo interprete ed io un amico carissimo, che avevo visto da vicino solo una volta quando, un un camerino del teatro Manzoni a Milano, Vanna aveva voluto andare a salutare Eduardo che aveva avuto la bontà di riceverci. Mentre parlavamo con De Filippo, che interpretava al Manzoni 3 atti unici, ricordando Vittorio Fiore e alla presenza della sua compagna Isabella Qurarantotti, Luca sui affacciò per un attimo con la testa e disse. . Poi l'ho rivisto a teatro tante, tante volte. Non sarà più possibile. Per questo piango".

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IL PENSIERO - Rosario Pastore: "Piango Luca"

di Napoli Magazine

27/11/2024 - 19:36

Rosario Pastore, giornalista, ricorda così Luca De Filippo, dopo aver appreso della sua morte: "Perdonatemi se piango Luca. Non lo conoscevo personalmente ma è come se avessi perduto un caro, carissimo amico. Mio suocero, Vittorio Fiore, era stato negli Anni Trenta il primo impresario dei fratelli De Filippo ed aveva, naturalmente, conservato una grande amicizia con loro. Mi ricordo che un giorno Eduardo disse a Vittorio: "Aggia scritt 'na commedia pe' Luca, per fa divertì nu poco 'o criaturo". La commedia era "Il figlio di Pulcinella" che io e Vanna andammo ad applaudi...re al San Ferdinando. Aveva scelto lo pseudonimo di Luca Della Porta, il giovane attore, nel timore che si dicesse in giro che era solo un raccomandato. E invece, il figlio di Eduardo, il nipote di Peppino e di Titina, il cugino di Luigino, il figlio del figlio di Eduardo Scarpetta, non poteva essere un semplice raccomandato, lui, l'arte, ce l'aveva nel sangue. Basta leggere la sua biografia per rendersene conto. Chissà perché non mi viene in mente Nennillo di "Natale in casa Cupiello", ma le interpretazioni di "Quei figuri di trent'anni fa", di "De Pretore Vincenzo" e tante altre di opere cosiddette minori che Luca nobilitava con la sua interpretazione. Era stato accusato, dai soliti noti, di essere un semplice imitatore del padre e invece aveva capito che recitare diversamente da Eduardo sarebbe stato come un tradimento. Lo ricordo ancora quando, sempre al San Ferdinando, ripeteva la cantilena :"Vicienzo m'è pate a 'mmè" e il pubblico rideva, divertito. Oggi il teatro italiano ha perduto un grandissimo interprete ed io un amico carissimo, che avevo visto da vicino solo una volta quando, un un camerino del teatro Manzoni a Milano, Vanna aveva voluto andare a salutare Eduardo che aveva avuto la bontà di riceverci. Mentre parlavamo con De Filippo, che interpretava al Manzoni 3 atti unici, ricordando Vittorio Fiore e alla presenza della sua compagna Isabella Qurarantotti, Luca sui affacciò per un attimo con la testa e disse. . Poi l'ho rivisto a teatro tante, tante volte. Non sarà più possibile. Per questo piango".