Se non è stata una telenovela poco c’è mancato. Sarri e il rinnovo, tra clausole automatiche, presunte prove di forza e incontri mancati. Non si capiva bene cosa stava succedendo, tranne la notizia più importante: che De Laurentiis avrebbe rinnovato il contratto dell’allenatore entro il 31 maggio sfruttando l’apposita clausola. Ma ieri è arrivata la notizia che tutti i tifosi si aspettavano: Sarri e De Laurentiis si sono incontrati a Roma e insieme hanno rivisto ogni aspetto del contratto. Cospicuo aumento dell’ingaggio, prolungamento del contratto ed eliminazione delle clausole che tanto hanno fatto discutere.

IN PRATICA OGNI RICHIESTA dell’allenatore è stata accontentata. Da capire i dettagli, che non sono stati comunicati: ma si dovrebbe trattare di un contratto di ben quattro anni, con ingaggio praticamente raddoppiato (da 700mila a 1,5 milioni, forse 1,6, l’allenatore ha chiesto due milioni) senza alcuna clausola. In più Sarri ha ottenuto garanzie sul mercato e unità d’intenti per la prossima campagna acquisti, che è già cominciata con l’arrivo di Tonelli. «Sono alla Filmauro con il presidente che ha fatto un gesto importante e mi ha fatto sentire parte della famiglia Napoli». Sono queste le parole di Maurizio Sarri dopo l'incontro con il numero 1 del club azzurro che sancisce la prosecuzione di un rapporto iniziato l’anno scorso e che ha portato a ottimi risultati. «De Laurentiis mi ha sottoposto un contratto di livello, soddisfacente sotto tutti i punti di vista, un grande gesto di generosità da parte sua, un gesto che ho apprezzato e che mi onora sotto tutti i punti di vista, anche da quello umano - ha proseguito Sarri -. Il presidente non era tenuto a farlo, se sono arrivato ad allenare a questi livelli è grazie a lui: non era tenuto a fare un gesto di questo tipo. La generosità di De Laurentiis mi fa sentire parte di una famiglia», ha affermato Maurizio Sarri alla radio ufficiale dopo l'incontro con De Laurentiis per il rinnovo del contratto.