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L'ELOGIO - Trapattoni: "Il 4-3-3 di Sarri ed il bel gioco di Sousa stanno incantando"
10.10.2015 13:04 di Napoli Magazine

Giovanni Trapattoni ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: "Il 4-3-3 di Sarri ed il bel gioco di Sousa stanno incantando. Paulo Sousa è un ragazzo intelligente che conosco bene e la sua Fiorentina è spumeggiante, il Napoli è organizzatissimo e quasi spregiudicato, prepotente. Sousa e Sarri sanno che arriveranno momenti più difficili, a me succedeva a metà novembre e avevo 14 giocatori, non 25: staranno lavorando per mantenere il vantaggio. Ognuno conosce la “febbre” della sua squadra".

 

Uno dei fenomeni del Napoli è Insigne, ma ha lasciato la Nazionale per infortunio. Conte si sente solo…
"Eh, a volte cominciano le pressioni delle società. Non mi riferisco a questa situazione, ma al fatto che agli interessi “patriottici” non sempre corrispondono quelli dei club che stipendiano i giocatori. Mi ci sono trovato anch’io, c’era chi cercava di condizionare le rose perché magari al rientro aveva una partita scudetto. Comunque io ho imposto le visite fiscali ai giocatori a Coverciano: era il nostro medico a decidere, non i club".

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L'ELOGIO - Trapattoni: "Il 4-3-3 di Sarri ed il bel gioco di Sousa stanno incantando"

di Napoli Magazine

10/10/2024 - 13:04

Giovanni Trapattoni ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: "Il 4-3-3 di Sarri ed il bel gioco di Sousa stanno incantando. Paulo Sousa è un ragazzo intelligente che conosco bene e la sua Fiorentina è spumeggiante, il Napoli è organizzatissimo e quasi spregiudicato, prepotente. Sousa e Sarri sanno che arriveranno momenti più difficili, a me succedeva a metà novembre e avevo 14 giocatori, non 25: staranno lavorando per mantenere il vantaggio. Ognuno conosce la “febbre” della sua squadra".

 

Uno dei fenomeni del Napoli è Insigne, ma ha lasciato la Nazionale per infortunio. Conte si sente solo…
"Eh, a volte cominciano le pressioni delle società. Non mi riferisco a questa situazione, ma al fatto che agli interessi “patriottici” non sempre corrispondono quelli dei club che stipendiano i giocatori. Mi ci sono trovato anch’io, c’era chi cercava di condizionare le rose perché magari al rientro aveva una partita scudetto. Comunque io ho imposto le visite fiscali ai giocatori a Coverciano: era il nostro medico a decidere, non i club".