Gennaro Iezzo, ex numero uno del Napoli tra i principali protagonisti della scalata azzurra dall'inferno della Serie C verso la Serie A, ha aderito a "La gente di Napoli" (pagina facebook), progetto fotografico senza scopo di lucro che mira a coinvolgere i napoletani, con i loro volti ed i loro pensieri, nel raccontare l'autentica realtà cittadina.
L'ex azzurro, intervistato dall'ideatore del progetto Vincenzo De Simone a margine di un'iniziativa legata al novantesimo anniversario del Napoli, ha dichiarato: "Una persona deve vivere a Napoli per comprenderne realmente la sua grandezza, la sua bellezza, la bellezza della gente di Napoli. Sono quelle cose che possono far restare a Napoli anche qualcuno che non è di Napoli".
Cosa ha significato difendere i pali del Napoli durante la risalita?
Da tifoso del Napoli e da piccolo tifoso della curva, è stato particolare. Guardavo le partite del Napoli in curva e poi mi sono ritrovato in campo con quella stessa curva alle spalle: ti lascio immaginare la responsabilità che uno prova nel difendere quella porta. È stata una delle cose più belle che mi sia mai capitata nella vita".
di Napoli Magazine
24/02/2024 - 10:28
Gennaro Iezzo, ex numero uno del Napoli tra i principali protagonisti della scalata azzurra dall'inferno della Serie C verso la Serie A, ha aderito a "La gente di Napoli" (pagina facebook), progetto fotografico senza scopo di lucro che mira a coinvolgere i napoletani, con i loro volti ed i loro pensieri, nel raccontare l'autentica realtà cittadina.
L'ex azzurro, intervistato dall'ideatore del progetto Vincenzo De Simone a margine di un'iniziativa legata al novantesimo anniversario del Napoli, ha dichiarato: "Una persona deve vivere a Napoli per comprenderne realmente la sua grandezza, la sua bellezza, la bellezza della gente di Napoli. Sono quelle cose che possono far restare a Napoli anche qualcuno che non è di Napoli".
Cosa ha significato difendere i pali del Napoli durante la risalita?
Da tifoso del Napoli e da piccolo tifoso della curva, è stato particolare. Guardavo le partite del Napoli in curva e poi mi sono ritrovato in campo con quella stessa curva alle spalle: ti lascio immaginare la responsabilità che uno prova nel difendere quella porta. È stata una delle cose più belle che mi sia mai capitata nella vita".