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LA PROVOCAZIONE - ADL: "Il Napoli a Bari"
12.09.2018 10:38 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

L’estate del De Laurentiis scatenato non è ancora finita. Si è cominciato col ritiro di Dimaro a inizio luglio, e due mesi dopo le parole del presidente del Napoli fanno ancora discutere. Abilissimo nel sollevare gli animi e generare dibattito, De Laurentiis ha “spaventato” i tifosi con l’ennesima provocazione, figlia eloquente della diatriba col Comune di Napoli sullo stadio San Paolo. A metà strada tra l’annuncio e la provocazione: al “Corriere dello Sport”, il presidente del Napoli fa capire che la squadra di Ancelotti potrebbe giocare le gare interne europee al San Nicola. «Per me il San Paolo è un incubo, un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Per questo dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Non si può andare avanti così. Quanto servirà? Due anni. Nel frattempo ho chiesto alla Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia mille pullman di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola».

 

EVIDENTE che le parole del presidente hanno lo scopo di lanciare frecciate al sindaco de Magistris, ma è altrettanto vero che l’ipotesi della Champions a Bari non può far altro che indisporre ulteriormente i tifosi del Napoli, che in questi mesi hanno fatto i conti con tante provocazioni “aureliane”. Se la gran parte comprende la natura “futile” della Champions a Bari, in molti hanno finito con l’offendersi. Già dispiaciuti (e forse un po’ gelosi) di ritrovarsi con una squadra un po’ “cugina”, acquistata nel giorno del compleanno del Napoli, il 1 agosto.

 

IN REALTÀ le parole di De Laurentiis sulla Champions a Bari lasciano il tempo che trovano. Pur di lanciare le sue solite provocazioni il presidente del Napoli annuncia qualcosa di assolutamente impossibile. A parte che non c’è stata alcuna richiesta all’Uefa (come lo stesso De Laurentis ha poi spiegato), ma pur volendo, i termini sono ampiamente scaduti. Come campo alternativo è stato indicato il “solito” Barbera Palermo, cosa che accade ogni anno a causa dell’agibilità del San Paolo, che arriva sempre all’ultimo momento. Infine, evidentemente De Laurentiis non sapeva che il suo “amato” San Nicola le partite di Champions League non potrebbe ospitarle. Infatti, a dispetto degli elogi per l’impianto barese, manca la licenza Uefa e l’agibilità europea per il San Nicola, che pur volendo (almeno per questa stagione) non potrebbe disputare né la Champions né l’Europa League. Anzi, ammesso che De Laurentiis faccia sul serio, l'iter burocratico sarebbe lungo, e dalla Puglia fanno sapere che le condizioni dello stadio attuali sono ben lontane dall'essere compatibili con la licenza Uefa. Insomma, l'ennesima "sparata" che invece di far innervosire dovrebbe far riflettere su come il presidente stia fremendo. Di sicuro ha qualcosa in mente, e si spera che davvero la sua frenesia possa portarlo a costruire altrove uno stadio degno dei tifosi del Napoli.

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LA PROVOCAZIONE - ADL: "Il Napoli a Bari"

di Napoli Magazine

12/09/2024 - 10:38

L’estate del De Laurentiis scatenato non è ancora finita. Si è cominciato col ritiro di Dimaro a inizio luglio, e due mesi dopo le parole del presidente del Napoli fanno ancora discutere. Abilissimo nel sollevare gli animi e generare dibattito, De Laurentiis ha “spaventato” i tifosi con l’ennesima provocazione, figlia eloquente della diatriba col Comune di Napoli sullo stadio San Paolo. A metà strada tra l’annuncio e la provocazione: al “Corriere dello Sport”, il presidente del Napoli fa capire che la squadra di Ancelotti potrebbe giocare le gare interne europee al San Nicola. «Per me il San Paolo è un incubo, un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Per questo dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Non si può andare avanti così. Quanto servirà? Due anni. Nel frattempo ho chiesto alla Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia mille pullman di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola».

 

EVIDENTE che le parole del presidente hanno lo scopo di lanciare frecciate al sindaco de Magistris, ma è altrettanto vero che l’ipotesi della Champions a Bari non può far altro che indisporre ulteriormente i tifosi del Napoli, che in questi mesi hanno fatto i conti con tante provocazioni “aureliane”. Se la gran parte comprende la natura “futile” della Champions a Bari, in molti hanno finito con l’offendersi. Già dispiaciuti (e forse un po’ gelosi) di ritrovarsi con una squadra un po’ “cugina”, acquistata nel giorno del compleanno del Napoli, il 1 agosto.

 

IN REALTÀ le parole di De Laurentiis sulla Champions a Bari lasciano il tempo che trovano. Pur di lanciare le sue solite provocazioni il presidente del Napoli annuncia qualcosa di assolutamente impossibile. A parte che non c’è stata alcuna richiesta all’Uefa (come lo stesso De Laurentis ha poi spiegato), ma pur volendo, i termini sono ampiamente scaduti. Come campo alternativo è stato indicato il “solito” Barbera Palermo, cosa che accade ogni anno a causa dell’agibilità del San Paolo, che arriva sempre all’ultimo momento. Infine, evidentemente De Laurentiis non sapeva che il suo “amato” San Nicola le partite di Champions League non potrebbe ospitarle. Infatti, a dispetto degli elogi per l’impianto barese, manca la licenza Uefa e l’agibilità europea per il San Nicola, che pur volendo (almeno per questa stagione) non potrebbe disputare né la Champions né l’Europa League. Anzi, ammesso che De Laurentiis faccia sul serio, l'iter burocratico sarebbe lungo, e dalla Puglia fanno sapere che le condizioni dello stadio attuali sono ben lontane dall'essere compatibili con la licenza Uefa. Insomma, l'ennesima "sparata" che invece di far innervosire dovrebbe far riflettere su come il presidente stia fremendo. Di sicuro ha qualcosa in mente, e si spera che davvero la sua frenesia possa portarlo a costruire altrove uno stadio degno dei tifosi del Napoli.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma