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LA SITUAZIONE - De Laurentiis-Benitez, l'obiettivo è comune: la Champions
18.04.2015 12:33 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Pazzo pazzo Napoli. Fino a prima della sfida con la Fiorentina sembrava che dovesse andare tutto a rotoli. La stagione era più che compromessa anche in virtù della forza dell’avversaria di Europa League. Perdendo terreno dal secondo e dal terzo posto, l’unico modo per poter salvare la barca era vincere la Coppa uefa in modo tale da poter entrare di diritto in Champions. Le possibilità sembravano minime perché si andava ad affrontare quel Wolfsburg secondo in Bundesliga capace di travolgere l’Inter e di dare quattro gol al Bayern Monaco. Era tutto da buttare, dunque, all’indomani del ko con la Roma e dall’uscita di scena dalla Coppa Italia. Il de profundis per Benitez era bello che pronto. Si doveva solo attendere la Fiorentina e poi la trasferta in Germania. Ebbene, nel giro di quattro giorni il pazzo pazzo Napoli ha cambiato nuovamente le carte in tavola così come era successo un altro paio di volte nel corso del torneo. Ha battuto la Viola e dilaniato il Wolfsburg blindando l’accesso alla semifinale di Europa League. In campo è scesa un’altra squadra, diversa da quella vista all’opera a Verona ma ancora prima a Torino e Palermo. Higuaìn e compagni hanno invertito la rotta togliendo sicurezze a due signore formazioni. Una italiana, l’altra tedesca. Risultato? Due grandi vittorie, sette gol fatti e uno solo subito. Roba grossa. Paragonabile a big come Barcellona e Real Madrid

 

LE CONDIZIONI. Benitez avrebbe potuto gongolare dopo il 4-1 dell’altra sera in casa del Wolfsburg ed, invece, è apparso cupo in volto come se avesse perso. In sala stampa Rafa ha mandato dei messaggi forti e chiari per il suo futuro. Difendendo i suoi, che erano stati accusati di poca professionalità, e avvisando De Laurentiis che senza progetti seri è inutile sedersi attorno ad un tavolo. Ha parlato di business plan, di un programma ben preciso che non riguarda solo l’organico ma la crescita di tutto. Dalle strutture, compreso lo stadio, al settore giovanile. Lo spagnolo ha voluto lanciare il guanto di sfida pur sapendo che don Aurelio potrà accontentarlo molto poco. Il Napoli non può investire chissà che cosa e se deve badare al San Paolo non può permettersi di acquistare campioni. Dunque, le percentuali di una permanenza di Rafa in riva al Golfo sono molto basse. Per forza di cose ci sarà il divorzio. Prima di dividersi, però, sarebbe opportuno raggiungere l’obiettivo comune. Quale? La Champions League naturalmente.

 

UN POSTO AL SOLE. Poter tornare nell’Europa che conta sarebbe il massimo per tutti. Il presidente se ne gioverebbe per quanto riguarda gli introiti e potrebbe così convincere qualche top player a vestire la maglia azzurra. E qualche altro a non andare via. Benitez, dal canto suo, saluterebbe tutti da campione con tre trofei e una qualificazione in Champions League. Praticamente in due stagioni avrebbe fatto il possibile con quello che passava il convento. Ecco, quindi, che adesso il Napoli non deve per niente mollare. Deve continuare su questa strada mettendoci sempre lo stesso orgoglio visto in Germania, naturalmente con annessi il bel gioco, la massima intensità e l’ottima vena realizzativa. Se in cinque gara prima della Fiorentina si era siglata una sola rete, nelle ultime due ci si è scatenati con sette gol. Premesso che nella sfida di ritorno con il Wolfsburg al San Paolo non ci dovrebbe essere alcun motivo di preoccupazione, sarebbe il caso di mostrare la propria grandezza anche in campionato. Cominciando a battere il Cagliari domenica alle 18 con la speranza poi di sfruttare qualche calo di Roma e Lazio per potersi riprendere almeno il terzo posto. Non è impossibile l’ambizione, basta fare il Napoli delle ultime due partite e il gioco è fatto. È naturale che gli stimoli sono diversi ma il Cagliari deve essere considerato come il Barcellona, solo così si cresce.

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LA SITUAZIONE - De Laurentiis-Benitez, l'obiettivo è comune: la Champions

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18/04/2024 - 12:33

Pazzo pazzo Napoli. Fino a prima della sfida con la Fiorentina sembrava che dovesse andare tutto a rotoli. La stagione era più che compromessa anche in virtù della forza dell’avversaria di Europa League. Perdendo terreno dal secondo e dal terzo posto, l’unico modo per poter salvare la barca era vincere la Coppa uefa in modo tale da poter entrare di diritto in Champions. Le possibilità sembravano minime perché si andava ad affrontare quel Wolfsburg secondo in Bundesliga capace di travolgere l’Inter e di dare quattro gol al Bayern Monaco. Era tutto da buttare, dunque, all’indomani del ko con la Roma e dall’uscita di scena dalla Coppa Italia. Il de profundis per Benitez era bello che pronto. Si doveva solo attendere la Fiorentina e poi la trasferta in Germania. Ebbene, nel giro di quattro giorni il pazzo pazzo Napoli ha cambiato nuovamente le carte in tavola così come era successo un altro paio di volte nel corso del torneo. Ha battuto la Viola e dilaniato il Wolfsburg blindando l’accesso alla semifinale di Europa League. In campo è scesa un’altra squadra, diversa da quella vista all’opera a Verona ma ancora prima a Torino e Palermo. Higuaìn e compagni hanno invertito la rotta togliendo sicurezze a due signore formazioni. Una italiana, l’altra tedesca. Risultato? Due grandi vittorie, sette gol fatti e uno solo subito. Roba grossa. Paragonabile a big come Barcellona e Real Madrid

 

LE CONDIZIONI. Benitez avrebbe potuto gongolare dopo il 4-1 dell’altra sera in casa del Wolfsburg ed, invece, è apparso cupo in volto come se avesse perso. In sala stampa Rafa ha mandato dei messaggi forti e chiari per il suo futuro. Difendendo i suoi, che erano stati accusati di poca professionalità, e avvisando De Laurentiis che senza progetti seri è inutile sedersi attorno ad un tavolo. Ha parlato di business plan, di un programma ben preciso che non riguarda solo l’organico ma la crescita di tutto. Dalle strutture, compreso lo stadio, al settore giovanile. Lo spagnolo ha voluto lanciare il guanto di sfida pur sapendo che don Aurelio potrà accontentarlo molto poco. Il Napoli non può investire chissà che cosa e se deve badare al San Paolo non può permettersi di acquistare campioni. Dunque, le percentuali di una permanenza di Rafa in riva al Golfo sono molto basse. Per forza di cose ci sarà il divorzio. Prima di dividersi, però, sarebbe opportuno raggiungere l’obiettivo comune. Quale? La Champions League naturalmente.

 

UN POSTO AL SOLE. Poter tornare nell’Europa che conta sarebbe il massimo per tutti. Il presidente se ne gioverebbe per quanto riguarda gli introiti e potrebbe così convincere qualche top player a vestire la maglia azzurra. E qualche altro a non andare via. Benitez, dal canto suo, saluterebbe tutti da campione con tre trofei e una qualificazione in Champions League. Praticamente in due stagioni avrebbe fatto il possibile con quello che passava il convento. Ecco, quindi, che adesso il Napoli non deve per niente mollare. Deve continuare su questa strada mettendoci sempre lo stesso orgoglio visto in Germania, naturalmente con annessi il bel gioco, la massima intensità e l’ottima vena realizzativa. Se in cinque gara prima della Fiorentina si era siglata una sola rete, nelle ultime due ci si è scatenati con sette gol. Premesso che nella sfida di ritorno con il Wolfsburg al San Paolo non ci dovrebbe essere alcun motivo di preoccupazione, sarebbe il caso di mostrare la propria grandezza anche in campionato. Cominciando a battere il Cagliari domenica alle 18 con la speranza poi di sfruttare qualche calo di Roma e Lazio per potersi riprendere almeno il terzo posto. Non è impossibile l’ambizione, basta fare il Napoli delle ultime due partite e il gioco è fatto. È naturale che gli stimoli sono diversi ma il Cagliari deve essere considerato come il Barcellona, solo così si cresce.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma