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LA TESTA NEL PALLONE - Mimmo Liguoro su "NM": "Il Napoli va avanti nel suo bel campionato, affiorano ricordi d'altri tempi"
22.02.2018 17:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli va avanti nel suo bel campionato. E le speranze dei tifosi si inoltrano verso la conclusione di un'annata che si vede tra le migliori assolute. Oltre all'emozione legata alla squadra di quest'anno, come un ricordo luminoso tornano alla memoria le vicende di quel Napoli di altri tempi. Un Napoli che fu in grado di lasciare bei ricordi: per i risultati e per un gruppo di forti calciatori che dettero alla squadra una caratura importante, anche se per lo scudetto fu necessario attendere ancora. Fu il quarto posto l'obiettivo preso di mira e a volte raggiunto. Tra i calciatori che lasciarono un pregnante ricordo ci furono attaccanti e difensori, portieri compresi. Ala ambidestra, proveniente dalla Roma, Naim Krieziu, nato in Albania, fu nel Napoli dal 1947 al '51, applaudito dai tifosi per la sagacia nel difendere e nel mobilitare l'attacco. Krieziu spiazzava i difensori con le sue spettacolari ''finte''. Centravanti incisivo, di casacca romanista, Amedeo Amadei fu azzurro dal '50 al '56, lasciando un forte ricordo. Nel ' 60 -61 fu allenatore azzurro, fino al 1959. Memorabile ll suo gol ''a palombella'' che sconfisse la Juventus.  Nel 1952 vestì d'azzurro Bruno Pesaola, argentino che fu prima ala sinistra, poi mezz'ala. Nel Napoli ebbe al fianco, al centro dell'attacco, Hans Jeppson. Pesaola, detto ''Il petisso'', fu poi allenatore del Napoli, a piu' riprese. Da calciatore azzurro, era ''famoso'' per i lanci da fondo campo: fermo dopo lo slancio, dalla linea del ''fondo'' portava la mano sulla fronte, si approntava ''a bilancino'' per lanciare il pallone e poi tirava, con precisione, verso il punto scelto da Jeppson per aspettare il lancio. Sul fronte della ''difesa'' fu terzino ambidestro, dal '52 al '60, Luciano Comaschi, vigoroso difensore. Ebbe una ''bestia nera'': lo svedese Selmosson. Ma la classe e la ''grinta'' di Comaschi ebbero sempre grande rilievo. Non a caso i tifosi gli dettero un soprannome di gran significato: ...'O LIONE! In difesa, tra gli altri, il Napoli contava su un calciatore nato in Campania e soprannominato, per la sua bravura, ''Palo ' e fierro'': Beppe Bruscolotti. Esordì in maglia azzurra nel 1972 e per molti anni difese con forza e stile la porta del Napoli. Un altro napoletano si fece luce nel 1964, fino al 1969: Antonio Juliano nato a San Giovanni a Teduccio. Sapeva organizzare il gioco e segnare i gol. Un'altra dimostrazione del risultato positivo che sempre sgorga dalle attenzioni che le squadre di calcio sanno dare ai giovani.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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LA TESTA NEL PALLONE - Mimmo Liguoro su "NM": "Il Napoli va avanti nel suo bel campionato, affiorano ricordi d'altri tempi"

di Napoli Magazine

22/02/2024 - 17:00

NAPOLI - Il Napoli va avanti nel suo bel campionato. E le speranze dei tifosi si inoltrano verso la conclusione di un'annata che si vede tra le migliori assolute. Oltre all'emozione legata alla squadra di quest'anno, come un ricordo luminoso tornano alla memoria le vicende di quel Napoli di altri tempi. Un Napoli che fu in grado di lasciare bei ricordi: per i risultati e per un gruppo di forti calciatori che dettero alla squadra una caratura importante, anche se per lo scudetto fu necessario attendere ancora. Fu il quarto posto l'obiettivo preso di mira e a volte raggiunto. Tra i calciatori che lasciarono un pregnante ricordo ci furono attaccanti e difensori, portieri compresi. Ala ambidestra, proveniente dalla Roma, Naim Krieziu, nato in Albania, fu nel Napoli dal 1947 al '51, applaudito dai tifosi per la sagacia nel difendere e nel mobilitare l'attacco. Krieziu spiazzava i difensori con le sue spettacolari ''finte''. Centravanti incisivo, di casacca romanista, Amedeo Amadei fu azzurro dal '50 al '56, lasciando un forte ricordo. Nel ' 60 -61 fu allenatore azzurro, fino al 1959. Memorabile ll suo gol ''a palombella'' che sconfisse la Juventus.  Nel 1952 vestì d'azzurro Bruno Pesaola, argentino che fu prima ala sinistra, poi mezz'ala. Nel Napoli ebbe al fianco, al centro dell'attacco, Hans Jeppson. Pesaola, detto ''Il petisso'', fu poi allenatore del Napoli, a piu' riprese. Da calciatore azzurro, era ''famoso'' per i lanci da fondo campo: fermo dopo lo slancio, dalla linea del ''fondo'' portava la mano sulla fronte, si approntava ''a bilancino'' per lanciare il pallone e poi tirava, con precisione, verso il punto scelto da Jeppson per aspettare il lancio. Sul fronte della ''difesa'' fu terzino ambidestro, dal '52 al '60, Luciano Comaschi, vigoroso difensore. Ebbe una ''bestia nera'': lo svedese Selmosson. Ma la classe e la ''grinta'' di Comaschi ebbero sempre grande rilievo. Non a caso i tifosi gli dettero un soprannome di gran significato: ...'O LIONE! In difesa, tra gli altri, il Napoli contava su un calciatore nato in Campania e soprannominato, per la sua bravura, ''Palo ' e fierro'': Beppe Bruscolotti. Esordì in maglia azzurra nel 1972 e per molti anni difese con forza e stile la porta del Napoli. Un altro napoletano si fece luce nel 1964, fino al 1969: Antonio Juliano nato a San Giovanni a Teduccio. Sapeva organizzare il gioco e segnare i gol. Un'altra dimostrazione del risultato positivo che sempre sgorga dalle attenzioni che le squadre di calcio sanno dare ai giovani.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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