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MATCH - Sinisa e Maurizio, voglia di certezze
04.10.2015 11:32 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Eccoci al Meazza. Alla “Scala” del calcio. Eccoci in uno stadio che tradizionalmente non ha mai portato bene al Napoli. Stasera di fronte ci sarà il Milan. Quel Diavolo che l’anno scorso riuscì ad avere la meglio su una formazione azzurra che andò in campo con le mani in tasca. Fu l’unica vera emozione per Pippo Inzaghi, ma solo per demeriti dei partenopei che furono davvero indolenti. Oggi sulla panchina rossonera c’è Sinisa Mihajlovic, il tecnico che prima di tutti fu contattato da De Laurentiis per il nuovo corso. Sarebbe dovuto essere il serbo il vero erede di Benitez. Tanti contatti ed anche alcuni incontri ma poi non se ne fece più nulla. Intanto il Milan stava pensando ad una rinascita con un allenatore esperto ma sconosciuto ai grandi palcoscenici. Chi? Maurizio Sarri. Proprio così. Adriano Galliani aveva messo gli occhi sul santone dell’Empoli per resettare tutto a Milanello e ripartire. Anche in questo caso ci furono degli appuntamenti. Poi don Aurelio non curò più i rapporti con Mihajlovic e ad inizio giugno Berlusconi in persona parlò con Sinisa e si chiuse l’accordo. Nello stesso periodo De Laurentiis, dopo aver ricevuto un no da Emery del Siviglia, inserì nella sua agenda Sarri e dopo una settimana di incertezze gli fece firmare il contratto. Stasera, dunque, è anche la sfida di due allenatori che sarebbero potuti stare sulla panchina opposta se solo fossero stati più veloci le trattative iniziali. Al momento nessuno potrà dire chi ha fatto la scelta giusta ma al momento il più quotato è sicuramente Sarri. Il toscanone di Figline Valdarno vive una situazione diversa rispetto al collega serbo. Che addirittura è già stato messo in discussione dall’ambiente rossonero. Dovesse perdere contro il Napoli stasera, dopo essere caduto meritatamente col Genoa, potrebbe addirittura rischiare l’esonero. Galliani ha messo tutti in guardia, compreso il trainer, perché dopo aver speso novanta milioni sul mercato non si può fare così male. Sarri, invece, zitto zitto, ha pagato lo scotto iniziale, ma poi si è ripreso ed oggi viene addirittura glorificato per essere riuscito a cambiare il volto della sua squadra ma anche di campioni come Higuaìn e Callejon. I due ex Real sono innamorati dei metodi e dei dialoghi del proprio tecnico. E non perdono l’occasione per ribadirlo. Oggi il Napoli sta giocando il miglior calcio in Italia e la vittoria dei cosiddetti gregari a Varsavia in Europa League ha evidenziato che è il gruppo che funziona non solo i titolarissimi. Saranno, però, i titolarissimi ad affrontare il Diavolo al Meazza. Gli occhi saranno puntati senza dubbio su Higuaìn e Bacca. I due bomber sono il fiore all’occhiello dei due allenatori ma senza nulla togliere al colombiano, ma il Pipita è di un altro pianeta. È diventato il vero trascinatore del Napoli e i gol alla Juventus e al Legia l’hanno portato al settimo cielo. Benitez aveva provato a renderlo partecipe del progetto ma c’è riuscito poco. Sarri, a quanto pare, stimola di più l’argentino che adesso si sente parte integrante di tutto l’ambiente. Ha voglia di vincere così come il suo allenatore e il resto del gruppo. Si dovesse battere il Milan stasera si potrebbe parlare (finalmente) di scudetto. L’esame è importante ma guai a pensare che gli avversari sono facili da battere. Sono in difficoltà ma si stanno caricando al massimo per dare una risposta concreta alla dirigenza e a tutte le altre pretedenti al titolo. In questi match non vince sempre chi sta meglio ma se il Napoli dovesse giocare come negli ultimi incontri veramente l’umile Sarri potrebbe salire sull’olimpo dei grandi allenatori entusiasmando non poco una piazza che lo aveva accolto con scetticismo. Con i tre punti in cassaforte si chiuderebbe un primo ciclo nel migliore dei modi. E il secondo, dopo la sosta, partirà con la sfida alla Fiorentina al San Paolo...

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04/10/2024 - 11:32

Eccoci al Meazza. Alla “Scala” del calcio. Eccoci in uno stadio che tradizionalmente non ha mai portato bene al Napoli. Stasera di fronte ci sarà il Milan. Quel Diavolo che l’anno scorso riuscì ad avere la meglio su una formazione azzurra che andò in campo con le mani in tasca. Fu l’unica vera emozione per Pippo Inzaghi, ma solo per demeriti dei partenopei che furono davvero indolenti. Oggi sulla panchina rossonera c’è Sinisa Mihajlovic, il tecnico che prima di tutti fu contattato da De Laurentiis per il nuovo corso. Sarebbe dovuto essere il serbo il vero erede di Benitez. Tanti contatti ed anche alcuni incontri ma poi non se ne fece più nulla. Intanto il Milan stava pensando ad una rinascita con un allenatore esperto ma sconosciuto ai grandi palcoscenici. Chi? Maurizio Sarri. Proprio così. Adriano Galliani aveva messo gli occhi sul santone dell’Empoli per resettare tutto a Milanello e ripartire. Anche in questo caso ci furono degli appuntamenti. Poi don Aurelio non curò più i rapporti con Mihajlovic e ad inizio giugno Berlusconi in persona parlò con Sinisa e si chiuse l’accordo. Nello stesso periodo De Laurentiis, dopo aver ricevuto un no da Emery del Siviglia, inserì nella sua agenda Sarri e dopo una settimana di incertezze gli fece firmare il contratto. Stasera, dunque, è anche la sfida di due allenatori che sarebbero potuti stare sulla panchina opposta se solo fossero stati più veloci le trattative iniziali. Al momento nessuno potrà dire chi ha fatto la scelta giusta ma al momento il più quotato è sicuramente Sarri. Il toscanone di Figline Valdarno vive una situazione diversa rispetto al collega serbo. Che addirittura è già stato messo in discussione dall’ambiente rossonero. Dovesse perdere contro il Napoli stasera, dopo essere caduto meritatamente col Genoa, potrebbe addirittura rischiare l’esonero. Galliani ha messo tutti in guardia, compreso il trainer, perché dopo aver speso novanta milioni sul mercato non si può fare così male. Sarri, invece, zitto zitto, ha pagato lo scotto iniziale, ma poi si è ripreso ed oggi viene addirittura glorificato per essere riuscito a cambiare il volto della sua squadra ma anche di campioni come Higuaìn e Callejon. I due ex Real sono innamorati dei metodi e dei dialoghi del proprio tecnico. E non perdono l’occasione per ribadirlo. Oggi il Napoli sta giocando il miglior calcio in Italia e la vittoria dei cosiddetti gregari a Varsavia in Europa League ha evidenziato che è il gruppo che funziona non solo i titolarissimi. Saranno, però, i titolarissimi ad affrontare il Diavolo al Meazza. Gli occhi saranno puntati senza dubbio su Higuaìn e Bacca. I due bomber sono il fiore all’occhiello dei due allenatori ma senza nulla togliere al colombiano, ma il Pipita è di un altro pianeta. È diventato il vero trascinatore del Napoli e i gol alla Juventus e al Legia l’hanno portato al settimo cielo. Benitez aveva provato a renderlo partecipe del progetto ma c’è riuscito poco. Sarri, a quanto pare, stimola di più l’argentino che adesso si sente parte integrante di tutto l’ambiente. Ha voglia di vincere così come il suo allenatore e il resto del gruppo. Si dovesse battere il Milan stasera si potrebbe parlare (finalmente) di scudetto. L’esame è importante ma guai a pensare che gli avversari sono facili da battere. Sono in difficoltà ma si stanno caricando al massimo per dare una risposta concreta alla dirigenza e a tutte le altre pretedenti al titolo. In questi match non vince sempre chi sta meglio ma se il Napoli dovesse giocare come negli ultimi incontri veramente l’umile Sarri potrebbe salire sull’olimpo dei grandi allenatori entusiasmando non poco una piazza che lo aveva accolto con scetticismo. Con i tre punti in cassaforte si chiuderebbe un primo ciclo nel migliore dei modi. E il secondo, dopo la sosta, partirà con la sfida alla Fiorentina al San Paolo...

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma