Tra le luci della ribalta e l'anonimato c’è il presente di Amadou Diawara, classe ’97, il talento che fatica ad emergere, il gioiello ancora distante dalla sua stessa consacrazione. Con 483 minuti raccolti in quattro mesi, il centrocampista guineano è diciassettesimo nella classifica dei più presenti in stagione. Non è il primo ma neppure l'ultimo. Ancelotti lo alterna con buona continuità con tutti gli altri, gli ha offerto diverse chance in campionato contro avversari di minor prestigio. Ecco perché, a ridosso del mercato, le voci si rincorrono ed è lecita la sua volontà di giocare di più. La Fiorentina, che cerca un giocatore dalle sue caratteristiche, s'è già informata registrando diverse difficoltà nel concludere l'affare. Altre società inglesi monitorano Diawara da giorni. Tutto potrà accadere, fino al 31 gennaio, ma la certezza è che il Napoli non ha alcuna intenzione di privarsi del giocatore che, per questo motivo, ha una valutazione molto alta data anche la giovanissima età e i margini di crescita.

IL MERCATO E GLI SCENARI. L'entourage di Diawara si guarda attorno, lo fa con discrezione, magari anche per semplice curiosità. La volontà del giovane Amadou è chiara: giocare di più. La priorità è riuscirci con la maglia del Napoli, l'alternativa è farlo altrove. Per Ancelotti resta un calciatore importante, il vero alter ego di Hamsik seppur con caratteristiche differenti. La Fiorentina cerca uno come lui dopo aver perso Badelj in estate. Vorrebbe un regista difensivo per liberare Veretout (che piace al Napoli) permettendogli di giocare più a ridosso degli attaccanti. Ma la società azzurra, al momento, resiste. Lo fa anche coi club inglesi e lo farà con tutti quelli che tenteranno di far leva sulla sua volontà per strappare un prestito o formule differenti dalla cessione a titolo definitivo.

LA STAGIONE DI DIAWARA. Il mercato è appena cominciato, la stagione riprenderà il 13 gennaio con la sfida di Coppa Italia contro il Sassuolo. In questa seconda parte, Diawara proverà a sfruttare ogni occasione per conquistare ancor di più la fiducia e la stima del suo allenatore. In totale, per lui, dieci presenze in campionato e nessuna in Champions, un controsenso rispetto al recente passato: lo scorso anno Diawara segnò su rigore al Manchester City all'Etihad, due anni fa debuttò al Bernabeu col Real Madrid nell'andata degli ottavi di finale. Mostrò grande personalità ma quel carattere, oggi, è meno evidente. Ancelotti potrebbe riproporlo in Europa League, continuerà a farlo in campionato ma si augura di ricevere indizi positivi e non prestazioni al di sotto dei suoi standard. Il talento di Diawara è talmente spiccato che non basta la sufficienza per attirare nuovi consensi.