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SUPER DRIES - Mertens show, che tripletta contro l'Empoli al San Paolo: "Voglio il Psg"
03.11.2018 19:00 di Napoli Magazine Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma

"Ciro, Ciro, Ciro!". Le urla del San Paolo, all'unisono, al fischio finale di Napoli-Empoli sono tutte per lui. Più per lui che per il 5-1 finale. E pure quelle dei compagni di squadra, che lo celebrano per la doppia gioia della sua serata. Anzitutto la tripletta, una cosa a cui Dries Mertens è abtiuato. "E' da due anni che sto facendo l'attaccando e sono sempre riuscito a portare il pallone a casa almeno una volta a stagione, volevo farcela anche quest'anno". Scherza così il belga, i cui numeri che crescono sempre più, tanto da superare due miti come Careca e Altafini nella classifica dei migliori bomber della storia del club. 98 in totale, 75 in Serie A, già sette in questo campionato e uno in Champions League. Un belga di nome Ciro difficilmente lo si trova, ma a Napoli c'è lui, che ormai è diventato un partenopeo acquisito, scugnizzo dentro e fuori dal campo.

 

NIENTE RABBIA. Pure sul terreno di gioco ha il portamento del ragazzino dei vicoli: intraprendente, tagliente, a volte anche presuntuoso. "Mi sento molto bene e anche la squadra - prosegue l'ex PSV - sta giocando sullo stesso livello. Siamo cresciuti tanto a livello individuale. Approfittiamo del periodo ottimo di forma di qualche giocatore". Non si prende tutti i meriti, nonostante abbia messo lo zampino praticamente in tutti i cinque gol rifilati all'Empoli. Il sorriso è di quelli smaglianti, i lineamenti distesi completamente mutati rispetto a quelli di sei giorni fa, nell'intervista post-Roma. "Non dico di dover giocare sempre, ma volevo farlo contro la Roma perché mi sentivo bene ed era una partita importante. Ma credo che sia normale, tutti vogliono giocare. Io dico sempre che è meglio non parlare dopo la partita, ero arrabbiato, ma il giorno dopo ho parlato col mister ed è andato subito molto meglio". Impossibile adesso tenerlo fuori. Ci scherza su lo stesso Dries, che a chi gli chiede se s'aspetta d'essere titolare nel match determinante col PSG risponde tra il serio e il faceto: "Sicuro!".

 

RINATO. Un altro forte candidato ad una maglia dal primo minuto contro il PSG è Nikola Maksimovic, un giocatore che in tanti avrebbero impacchettato e spedito volentieri altrove in estate ma che Ancelotti s'è tenuto stretto, fino a farlo rinascere. Con Sarri aveva collezionato, in Champions League ha già contrastato Mané e Di Maria e nel 3-5-2 europeo del Napoli s'esalta. "In Champions - dichiara nel post-partita il centrale serbo - giochiamo in un altro modo: in fase iniziale siamo 3 difensori, però poi difendiamo a 4. Per me non è difficile, non ho giocato tanto ma ho capito subito cosa devo fare, ora cerco di fare sempre bene". E' carico a pallettoni l'ex Torino, che non vede l'ora di sfidare i fuoriclasse del PSG, conosce il valore della partita: "E' determinante, ma dopo ci sono altre due partite. Però se facciamo un buon risultato abbiamo più possibilità di passare il turno, dobbiamo migliorare le cose che abbiamo sbagliato a Parigi, i gol presi negli ultimi minuti alla fine li paghi sempre, nel finale dobbiamo restare concentrati". Fino al 95', se serve, contro un colosso europeo come quello parigino. Il countdown è già partito.

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SUPER DRIES - Mertens show, che tripletta contro l'Empoli al San Paolo: "Voglio il Psg"

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03/11/2024 - 19:00

"Ciro, Ciro, Ciro!". Le urla del San Paolo, all'unisono, al fischio finale di Napoli-Empoli sono tutte per lui. Più per lui che per il 5-1 finale. E pure quelle dei compagni di squadra, che lo celebrano per la doppia gioia della sua serata. Anzitutto la tripletta, una cosa a cui Dries Mertens è abtiuato. "E' da due anni che sto facendo l'attaccando e sono sempre riuscito a portare il pallone a casa almeno una volta a stagione, volevo farcela anche quest'anno". Scherza così il belga, i cui numeri che crescono sempre più, tanto da superare due miti come Careca e Altafini nella classifica dei migliori bomber della storia del club. 98 in totale, 75 in Serie A, già sette in questo campionato e uno in Champions League. Un belga di nome Ciro difficilmente lo si trova, ma a Napoli c'è lui, che ormai è diventato un partenopeo acquisito, scugnizzo dentro e fuori dal campo.

 

NIENTE RABBIA. Pure sul terreno di gioco ha il portamento del ragazzino dei vicoli: intraprendente, tagliente, a volte anche presuntuoso. "Mi sento molto bene e anche la squadra - prosegue l'ex PSV - sta giocando sullo stesso livello. Siamo cresciuti tanto a livello individuale. Approfittiamo del periodo ottimo di forma di qualche giocatore". Non si prende tutti i meriti, nonostante abbia messo lo zampino praticamente in tutti i cinque gol rifilati all'Empoli. Il sorriso è di quelli smaglianti, i lineamenti distesi completamente mutati rispetto a quelli di sei giorni fa, nell'intervista post-Roma. "Non dico di dover giocare sempre, ma volevo farlo contro la Roma perché mi sentivo bene ed era una partita importante. Ma credo che sia normale, tutti vogliono giocare. Io dico sempre che è meglio non parlare dopo la partita, ero arrabbiato, ma il giorno dopo ho parlato col mister ed è andato subito molto meglio". Impossibile adesso tenerlo fuori. Ci scherza su lo stesso Dries, che a chi gli chiede se s'aspetta d'essere titolare nel match determinante col PSG risponde tra il serio e il faceto: "Sicuro!".

 

RINATO. Un altro forte candidato ad una maglia dal primo minuto contro il PSG è Nikola Maksimovic, un giocatore che in tanti avrebbero impacchettato e spedito volentieri altrove in estate ma che Ancelotti s'è tenuto stretto, fino a farlo rinascere. Con Sarri aveva collezionato, in Champions League ha già contrastato Mané e Di Maria e nel 3-5-2 europeo del Napoli s'esalta. "In Champions - dichiara nel post-partita il centrale serbo - giochiamo in un altro modo: in fase iniziale siamo 3 difensori, però poi difendiamo a 4. Per me non è difficile, non ho giocato tanto ma ho capito subito cosa devo fare, ora cerco di fare sempre bene". E' carico a pallettoni l'ex Torino, che non vede l'ora di sfidare i fuoriclasse del PSG, conosce il valore della partita: "E' determinante, ma dopo ci sono altre due partite. Però se facciamo un buon risultato abbiamo più possibilità di passare il turno, dobbiamo migliorare le cose che abbiamo sbagliato a Parigi, i gol presi negli ultimi minuti alla fine li paghi sempre, nel finale dobbiamo restare concentrati". Fino al 95', se serve, contro un colosso europeo come quello parigino. Il countdown è già partito.

Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma