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TORINO - Ventura: "Ora il Napoli, vogliamo riportare la squadra in Europa"
30.04.2016 21:56 di Napoli Magazine Fonte: Tuttosport

Giampiero Ventura ha parlato dopo la straripante vittoria del Torino in casa dell'Udinese. Un 5-1 firmato da Martinez, Belotti, Jansson e Acquah, tutti giocatori giovani, scommesse che stanno ripagando: «La voglia è quella di riportare il Torino dove merita di stare, alle porte dell’Europa. O fai investimenti di denaro, o investi nel futuro: noi abbiamo scelto la seconda via: serve però tempo e pazienza. La gara dell’andata è stata l’inizio del rammarico, tante cose potevano essere diverse e tutto è partito dalla sfida con l’Udinese. Dovevamo dare l’immagine di una squadra che si diverte e può divertire giocando a calcio. L’Udinese, dopo i due gol di svantaggio, è andata in crisi: ci ha reso tutto più facile. Fa parte del discorso fatto più volte: programmazione e investimento nei giovani. Martinez lo abbiamo aspettato tanto e sta prendendo coscienza per emergere nel campionato italiano. Serve lavorare per migliorarsi e volerlo fare, oggi ha fatto un altro passo avanti. C’è chi impiega più tempo. Oggi 9 giocatori su 11 erano giovanissimi, è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta».

 

BELOTTI - «È in doppia cifra, record assoluto dei suoi gol. Quando dicevo, ad inizio stagione, che entro 12 mesi sarebbe arrivato in Nazionale, in molti sorridevano, come sorridevano con Darmian, Cerci e gli altri. Ora sorridono meno».

 

I TIFOSI - «Dipende cosa significa lo striscione "arrivederci". Se rappresenta il 5%, ha un valore diverso rispetto al 95%. Quello che conta è il Cuore Toro che vivi ogni giorno. Non conta Ventura, non conta Martinez, quel che conta è il Torino e cosa si deve fare per riportarlo dove deve stare ovvero ai confini o dentro l’Europa».

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TORINO - Ventura: "Ora il Napoli, vogliamo riportare la squadra in Europa"

di Napoli Magazine

30/04/2024 - 21:56

Giampiero Ventura ha parlato dopo la straripante vittoria del Torino in casa dell'Udinese. Un 5-1 firmato da Martinez, Belotti, Jansson e Acquah, tutti giocatori giovani, scommesse che stanno ripagando: «La voglia è quella di riportare il Torino dove merita di stare, alle porte dell’Europa. O fai investimenti di denaro, o investi nel futuro: noi abbiamo scelto la seconda via: serve però tempo e pazienza. La gara dell’andata è stata l’inizio del rammarico, tante cose potevano essere diverse e tutto è partito dalla sfida con l’Udinese. Dovevamo dare l’immagine di una squadra che si diverte e può divertire giocando a calcio. L’Udinese, dopo i due gol di svantaggio, è andata in crisi: ci ha reso tutto più facile. Fa parte del discorso fatto più volte: programmazione e investimento nei giovani. Martinez lo abbiamo aspettato tanto e sta prendendo coscienza per emergere nel campionato italiano. Serve lavorare per migliorarsi e volerlo fare, oggi ha fatto un altro passo avanti. C’è chi impiega più tempo. Oggi 9 giocatori su 11 erano giovanissimi, è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta».

 

BELOTTI - «È in doppia cifra, record assoluto dei suoi gol. Quando dicevo, ad inizio stagione, che entro 12 mesi sarebbe arrivato in Nazionale, in molti sorridevano, come sorridevano con Darmian, Cerci e gli altri. Ora sorridono meno».

 

I TIFOSI - «Dipende cosa significa lo striscione "arrivederci". Se rappresenta il 5%, ha un valore diverso rispetto al 95%. Quello che conta è il Cuore Toro che vivi ogni giorno. Non conta Ventura, non conta Martinez, quel che conta è il Torino e cosa si deve fare per riportarlo dove deve stare ovvero ai confini o dentro l’Europa».

Fonte: Tuttosport