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VERSO IL BIG MATCH - Napoli, segnali molto positivi per sfidare il Pipita Higuain
27.10.2016 10:35 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Adesso sì che si può pensare a Juventus- Napoli. La vittoria contro l’Empoli, la seconda consecutiva dopo quella di Crotone, permette agli azzurri di arrivare allo scontro di sabato da terzi in classifica e a -4. dalla capolista. Si sono visti segnali positivi rispetto al match di domenica in Calabria. È migliorato il gioco di Sarri anche se si è rischiato nuovamente di subire gol. Fortunatamente ci ha pensato anche stavolta Reina a non far rientrare in gara i toscani con una parata d’istinto che ha fatto dannare non poco Maccarone. Ma sarebbe stato troppo non vincere iersera. Nel primo tempo, finito 0-0, ci sono state ben sette occasioni da gol. E se non fosse stato per il portiere Shorupski, sicuramente la pratica sarebbe stata chiusa prima. Nella ripresa, poi, Mertens ha sbloccato il risultato e Chiriches l’ha chiuso mezzora dopo. Facendo tirare un sospiro di sollievo all’allenatore partenopeo. Che non si spiegava il perché non si riuscisse a segnare nonostante una mole di gioco impressionante. Praticamente l’Empoli non ha mai passato metà campo nella prima frazione e solo dopo che ha subito la rete del belga ci ha creduto un po’. Poi quando il difensore romeno ha raddoppiato allora la gara è finita ufficialmente anche se mancavano ancora alcuni minuti al triplice fischio. Sta guarendo giorno dopo giorno, dunque, il Napoli. Si è lasciato alle spalle un periodo negativo il team partenopeo. Certo, l’Empoli è arrivata al San Paolo in un momento delicatissimo. Che ha confermato. Ma se non si fosse entrati in campo con la giusta concentrazione si sarebbe rischiato di frenare nuovamente. Invece, gli azzurri, caricati da Sarri, hanno subito preso in mano il gioco e l’hanno comandato dall’inizio alla fine. Giusto dieci minuti gli uomini di Martusciello hanno avuto un po’ di respiro. Colpendo anche una traversa. Sulla respinta sui piedi di Maccarone, però, Reina si è ricordato di essere un campione e con il manone ha evitato di subire nuovamente gol. Sarebbe stato veramente troppo. Ha voluto fare un po’ di turn over Sarri. Ha lasciato per la prima volta fuori Hamsik mentre non se l’è sentita di affidarsi nuovamente a Diawara. Ha voluto l’esperienza di Jorginho in campo per dimostrare che le sue scelte non sono dettate dalle richieste esterne ma da gerarchie e modi di intepretare il calcio. L’italobrasiliano non è andato male. Un po’ di riposo gli ha fatto bene. E se non si fosse trovato un grande portiere di fronte avrebbe anche brindato al primo gol in maglia azzurra. Molto probabilmente, in vista di sabato, è uscito per fare spazio nuovamente a Diawara. Che non ha deluso neanche stavolta. Ormai è diventato una garanzia e sarebbe bello se dovesse essere schierato pure con la capolista bianconera. Ha inciso nuovamente Dries Mertens. Praticamente in stagione lo ha fatto per il 42%. Si è preso lui la scena il belga. Ha segnato già sei gol in stagione e ha fatto cinque assist per i compagni. Da “falso nueve” convince più che mai e si è confermato l’anima di un gruppo che vuole stupire ancora. «Adesso non possiamo sbagliare sabato altrimenti così non va bene. Higuaìn? Sono pronto a dargli uno “schiaffo”», ha detto Mertens. Certo è che il Napoli ci arriva bene a questa partita. Rispetto all’anno scorso ha la mente più sgombra perché non c’è niente in palio. Si è solo alla decima partita di campionato. Certo, vincere questo match sarebbe veramente il massimo per un Napoli che si scrollerebbe definitivamente di dosso una “malattia” che ha messo il progetto in discussione dopo le sconfitte con Atalanta, Roma e Besiktas. Sicuramente non sarà facile far fuori questa Juventus che ieri ha chiuso i conti con la Sampdoria nei primi otto minuti. Ma arrivare lì già battuti non è il caso. Le qualità il Napoli ce l’ha e le deve mettere in mostra. Cercando di far piangere quel Pipita traditore che non segna da quattro gare. Speriamo non si svegli proprio contro di noi.

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27/10/2024 - 10:35

Adesso sì che si può pensare a Juventus- Napoli. La vittoria contro l’Empoli, la seconda consecutiva dopo quella di Crotone, permette agli azzurri di arrivare allo scontro di sabato da terzi in classifica e a -4. dalla capolista. Si sono visti segnali positivi rispetto al match di domenica in Calabria. È migliorato il gioco di Sarri anche se si è rischiato nuovamente di subire gol. Fortunatamente ci ha pensato anche stavolta Reina a non far rientrare in gara i toscani con una parata d’istinto che ha fatto dannare non poco Maccarone. Ma sarebbe stato troppo non vincere iersera. Nel primo tempo, finito 0-0, ci sono state ben sette occasioni da gol. E se non fosse stato per il portiere Shorupski, sicuramente la pratica sarebbe stata chiusa prima. Nella ripresa, poi, Mertens ha sbloccato il risultato e Chiriches l’ha chiuso mezzora dopo. Facendo tirare un sospiro di sollievo all’allenatore partenopeo. Che non si spiegava il perché non si riuscisse a segnare nonostante una mole di gioco impressionante. Praticamente l’Empoli non ha mai passato metà campo nella prima frazione e solo dopo che ha subito la rete del belga ci ha creduto un po’. Poi quando il difensore romeno ha raddoppiato allora la gara è finita ufficialmente anche se mancavano ancora alcuni minuti al triplice fischio. Sta guarendo giorno dopo giorno, dunque, il Napoli. Si è lasciato alle spalle un periodo negativo il team partenopeo. Certo, l’Empoli è arrivata al San Paolo in un momento delicatissimo. Che ha confermato. Ma se non si fosse entrati in campo con la giusta concentrazione si sarebbe rischiato di frenare nuovamente. Invece, gli azzurri, caricati da Sarri, hanno subito preso in mano il gioco e l’hanno comandato dall’inizio alla fine. Giusto dieci minuti gli uomini di Martusciello hanno avuto un po’ di respiro. Colpendo anche una traversa. Sulla respinta sui piedi di Maccarone, però, Reina si è ricordato di essere un campione e con il manone ha evitato di subire nuovamente gol. Sarebbe stato veramente troppo. Ha voluto fare un po’ di turn over Sarri. Ha lasciato per la prima volta fuori Hamsik mentre non se l’è sentita di affidarsi nuovamente a Diawara. Ha voluto l’esperienza di Jorginho in campo per dimostrare che le sue scelte non sono dettate dalle richieste esterne ma da gerarchie e modi di intepretare il calcio. L’italobrasiliano non è andato male. Un po’ di riposo gli ha fatto bene. E se non si fosse trovato un grande portiere di fronte avrebbe anche brindato al primo gol in maglia azzurra. Molto probabilmente, in vista di sabato, è uscito per fare spazio nuovamente a Diawara. Che non ha deluso neanche stavolta. Ormai è diventato una garanzia e sarebbe bello se dovesse essere schierato pure con la capolista bianconera. Ha inciso nuovamente Dries Mertens. Praticamente in stagione lo ha fatto per il 42%. Si è preso lui la scena il belga. Ha segnato già sei gol in stagione e ha fatto cinque assist per i compagni. Da “falso nueve” convince più che mai e si è confermato l’anima di un gruppo che vuole stupire ancora. «Adesso non possiamo sbagliare sabato altrimenti così non va bene. Higuaìn? Sono pronto a dargli uno “schiaffo”», ha detto Mertens. Certo è che il Napoli ci arriva bene a questa partita. Rispetto all’anno scorso ha la mente più sgombra perché non c’è niente in palio. Si è solo alla decima partita di campionato. Certo, vincere questo match sarebbe veramente il massimo per un Napoli che si scrollerebbe definitivamente di dosso una “malattia” che ha messo il progetto in discussione dopo le sconfitte con Atalanta, Roma e Besiktas. Sicuramente non sarà facile far fuori questa Juventus che ieri ha chiuso i conti con la Sampdoria nei primi otto minuti. Ma arrivare lì già battuti non è il caso. Le qualità il Napoli ce l’ha e le deve mettere in mostra. Cercando di far piangere quel Pipita traditore che non segna da quattro gare. Speriamo non si svegli proprio contro di noi.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma