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VIDEO - Borriello: "Stadio S.Paolo, in evoluzione"
30.05.2015 13:06 di Napoli Magazine

NAPOLI - In questi giorni si sta decidendo il futuro prossimo del calcio Napoli. Dopo una stagione a tratti esaltante, ma anche ricca di delusioni, e in attesa della partita di domenica per sapere se la compagine azzurra andrà ai preliminari di Champions, la vera sfida  per costruire un futuro competitivo si sta giocando su altri tavoli. Mi riferisco alla questione stadio. Per competere a certi livelli e vincere è necessario dotarsi di strutture all’altezza - lo stadio, un centro sportivo, struttura organizzativa societaria, impianti per le giovanili, etc. - altrimenti difficilmente si riesce a fare il salto di qualità.

 

Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a un confronto scontro tra il Comune e la società rispetto alla questione San Paolo, ma negli ultimi mesi sembra ci sia stato un riavvicinamento delle parti anche grazie alla nomina di Ciro Borriello ad Assessore allo Sport del Comune di Napoli.

 

Durante la conferenza stampa di presentazione del MundiaNapoli 2015, torneo di calcio per i giovani della città promosso dalla Fondazione Cannavaro Ferrara Onlus e la Scuola Calcio Arci Scampia in collaborazione con il Comune di Napoli e la FGIC, Marco Rossano ha incontrato e intervistato l’assessore Borriello.

 

Qual è la situazione attuale sullo stadio San Paolo?

 

È una situazione in evoluzione, la settimana prossima il presidente De Laurentiis ha garantito la sua presenza in città e soprattutto ci porterà i progetti che riguardano l’adeguamento dello stadio San Paolo.

 

Quali sono le esigenze del Comune di Napoli e quindi della città stessa in merito alla situazione?

 

Innanzitutto c’è da osservare una legge che dà tempi e detta delle regole che sono ben precise e che sono anche note al presidente De Laurentiis. È chiaro che esistono una serie di lavori che dovranno essere sviluppati subito, altri che possono essere programmati, altri che possono essere eseguiti anche durante il corso del campionato. Insomma, ci appresteremo ad avere uno stadio nuovo, ma non a brevissimo, credo nel giro di un paio d’anni.

 

Quindi non ci sono frizioni tra Comune e società.

 

Assolutamente no. Non c’è alcuna frizione, stiamo lavorando in sinergia, il Comune di Napoli ha messo in campo le migliori risorse che abbiamo sia tecniche che legali perché insieme stiamo facendo e abbiamo iniziato un lavoro importante.

 

Nei momenti di crisi economica è ancora più importante creare sinergie e collaborazioni tra il pubblico e il privato, ma stando sempre attenti alle esigenze e ai diritti dei cittadini. La volontà di investire tempi e risorse da entrambe le parti c’è ed è un primo passo importante. Ne sapremo di più la settimana prossima sperando che si possa finalmente dare avvio a un progetto serio per dotare la squadra e la tifoseria di un impianto moderno alla stessa stregua dei più importanti stadi europei e soprattutto impegnarsi affinché i lavori di ristrutturazione del San Paolo e dell’area circostante siano anche un volano di sviluppo economico e sociale e di lavoro per l’intera Napoli in modo da restituire alla cittadinanza una parte della città riqualificata, più vivibile ed efficiente. 

 

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VIDEO - Borriello: "Stadio S.Paolo, in evoluzione"

di Napoli Magazine

30/05/2024 - 13:06

NAPOLI - In questi giorni si sta decidendo il futuro prossimo del calcio Napoli. Dopo una stagione a tratti esaltante, ma anche ricca di delusioni, e in attesa della partita di domenica per sapere se la compagine azzurra andrà ai preliminari di Champions, la vera sfida  per costruire un futuro competitivo si sta giocando su altri tavoli. Mi riferisco alla questione stadio. Per competere a certi livelli e vincere è necessario dotarsi di strutture all’altezza - lo stadio, un centro sportivo, struttura organizzativa societaria, impianti per le giovanili, etc. - altrimenti difficilmente si riesce a fare il salto di qualità.

 

Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a un confronto scontro tra il Comune e la società rispetto alla questione San Paolo, ma negli ultimi mesi sembra ci sia stato un riavvicinamento delle parti anche grazie alla nomina di Ciro Borriello ad Assessore allo Sport del Comune di Napoli.

 

Durante la conferenza stampa di presentazione del MundiaNapoli 2015, torneo di calcio per i giovani della città promosso dalla Fondazione Cannavaro Ferrara Onlus e la Scuola Calcio Arci Scampia in collaborazione con il Comune di Napoli e la FGIC, Marco Rossano ha incontrato e intervistato l’assessore Borriello.

 

Qual è la situazione attuale sullo stadio San Paolo?

 

È una situazione in evoluzione, la settimana prossima il presidente De Laurentiis ha garantito la sua presenza in città e soprattutto ci porterà i progetti che riguardano l’adeguamento dello stadio San Paolo.

 

Quali sono le esigenze del Comune di Napoli e quindi della città stessa in merito alla situazione?

 

Innanzitutto c’è da osservare una legge che dà tempi e detta delle regole che sono ben precise e che sono anche note al presidente De Laurentiis. È chiaro che esistono una serie di lavori che dovranno essere sviluppati subito, altri che possono essere programmati, altri che possono essere eseguiti anche durante il corso del campionato. Insomma, ci appresteremo ad avere uno stadio nuovo, ma non a brevissimo, credo nel giro di un paio d’anni.

 

Quindi non ci sono frizioni tra Comune e società.

 

Assolutamente no. Non c’è alcuna frizione, stiamo lavorando in sinergia, il Comune di Napoli ha messo in campo le migliori risorse che abbiamo sia tecniche che legali perché insieme stiamo facendo e abbiamo iniziato un lavoro importante.

 

Nei momenti di crisi economica è ancora più importante creare sinergie e collaborazioni tra il pubblico e il privato, ma stando sempre attenti alle esigenze e ai diritti dei cittadini. La volontà di investire tempi e risorse da entrambe le parti c’è ed è un primo passo importante. Ne sapremo di più la settimana prossima sperando che si possa finalmente dare avvio a un progetto serio per dotare la squadra e la tifoseria di un impianto moderno alla stessa stregua dei più importanti stadi europei e soprattutto impegnarsi affinché i lavori di ristrutturazione del San Paolo e dell’area circostante siano anche un volano di sviluppo economico e sociale e di lavoro per l’intera Napoli in modo da restituire alla cittadinanza una parte della città riqualificata, più vivibile ed efficiente.