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BUONI & CATTIVI - Napoli-Sampdoria, voto 7 a Higuain, 4.5 a Raul Albiol
01.09.2015 12:42 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quando le ore passate non guariscono il piccolo male. Non passa, per ora non passa, c’è poco da fare. Ma se per trovar conforto dobbiamo pensare che la Juve è a zero, dietro di noi, allora siamo messi male: il mal comune mezzo gaudio più aiutare, ma solo a sentire meno dolore. Proviamo allora a consolarci pensando che il paratone di Reina su Muriel (quello della traversa) ha evitato la beffa vera; e ci aggrappiamo forte alla prima splendente ora di gioco, sperando che le gambe imbolsite del secondo tempo tornino a posto una volta smaltito il carico di tossine nei muscoli. Purtroppo anche stavolta più Cattivi che Buoni, assai di più, accidenti. Adda passa’ ‘a nuttata…

 

BUONI

 

Reina 7 – Ah, come si vive meglio senza il cuore in gola quando l’avversario si fa minaccioso, prepara il cross o tira. Per carità, sbaglierà anche lui, becca i gol pure lui, ma la coramina quest anno può essere dimenticata nel cassetto. La paratona su Muriel che ha evitato il 2-3 per come è stata strepitosa e difficile è passata un po’ sotto silenzio. Non rimarrà sotto silenzio qui, però. Merita celebrazione, anche postuma. Da quanto non se ne vedevano così al San Paolo?

 

Higuain 7 -  Due tiri due gol, punto di riferimento senza eguali, muove da solo le difese, le apre, ispira giocate per i compagni (che stavolta per fortuna lo ‘vedono’) e per se stesso. Peso specifico mille. Lunga vita, Pipita. 

 

Insigne 6,5 – Il simbolo della squadra finché volava è lui. Aveva voglia, era ispirato, segno che sta cominciando ad entrare nel ruolo di playmaker d’attacco con licenza di uccidere. Quando la sua verve si spegne, si spegne quella del Napoli, sarà un caso?  Deve frenare la voglia di coprire due ruoli e restare ispiratore, uomo dell’ultimo passaggio, senza troppo finalizzare. Ora è a Coverciano, dubitiamo che Conte gli chieda le stesse cose di Sarri, ma il cittì crede in lui; ne tragga fiducia e allegria, poi la porti qui: abbiamo voglia di divertirci anche noi.

 

CATTIVI

 

Albiol 4,5 – Eder si è fatto troppo beffa di lui per credere che lo spagnolo sia tutto qui. Evidente che alla sua non più tenerissima età senta il peso della preparazione più degli altri. Però da lui, che è pur sempre campione d’Europa 2008 e campione del mondo 2010, è lecito aspettarsi di più. In occasione del secondo gol Eder gli ha fatto “Marameo, acchiappami se sei capace!”. Lui, e Koulibaly con lui, con la testa nella cassetta, con le orecchie d’asino in testa; ‘sti giovani d’oggi, ma l’educazione niente, eh?

 

Callejon 5 – Non pervenuto. Ma si può andare avanti col vorrei ma non posso?

 

Sarri 5 – Due voti come i due volti del suo Napoli. Avrebbe meritato 8 per quel che la squadra aveva fatto vedere per un’ora circa, sembrava di rivedere l’Empoli dell’anno passato. Calcio allegro, semplice, spigliato, un tocco e via, eravamo lì che ci chiedevamo quanti ne farà alla fine con questa Samp inerme? Poi il colpo di bacchetta magica e… puff, si invertivano i ruoli. E il voto finale è la media tra le due versioni di Napoli. Che era successo? Dice che ci vogliono almeno 6/7 giornate per vedere la “sarrizzazione“ completata. In bozzo il Napoli è una crisalide. In bozzo, appunto…

 

Maggio 5 – Prego, signor Eder, passi pure di qui: lui è uomo di buona educazione, e che cacchio. Peccato, perché si lascia trascinare nel solito sfascio difensivo che rispetto agli sfasci di Benitez è dei singoli e non di reparto. Quando riparte poi spinge come ai bei tempi azzurri lasciando intravedere l’antica potenzialità. Già, antica… Il guaio è che il Napoli è ‘adesso’.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Sampdoria, voto 7 a Higuain, 4.5 a Raul Albiol

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01/09/2024 - 12:42

NAPOLI - Quando le ore passate non guariscono il piccolo male. Non passa, per ora non passa, c’è poco da fare. Ma se per trovar conforto dobbiamo pensare che la Juve è a zero, dietro di noi, allora siamo messi male: il mal comune mezzo gaudio più aiutare, ma solo a sentire meno dolore. Proviamo allora a consolarci pensando che il paratone di Reina su Muriel (quello della traversa) ha evitato la beffa vera; e ci aggrappiamo forte alla prima splendente ora di gioco, sperando che le gambe imbolsite del secondo tempo tornino a posto una volta smaltito il carico di tossine nei muscoli. Purtroppo anche stavolta più Cattivi che Buoni, assai di più, accidenti. Adda passa’ ‘a nuttata…

 

BUONI

 

Reina 7 – Ah, come si vive meglio senza il cuore in gola quando l’avversario si fa minaccioso, prepara il cross o tira. Per carità, sbaglierà anche lui, becca i gol pure lui, ma la coramina quest anno può essere dimenticata nel cassetto. La paratona su Muriel che ha evitato il 2-3 per come è stata strepitosa e difficile è passata un po’ sotto silenzio. Non rimarrà sotto silenzio qui, però. Merita celebrazione, anche postuma. Da quanto non se ne vedevano così al San Paolo?

 

Higuain 7 -  Due tiri due gol, punto di riferimento senza eguali, muove da solo le difese, le apre, ispira giocate per i compagni (che stavolta per fortuna lo ‘vedono’) e per se stesso. Peso specifico mille. Lunga vita, Pipita. 

 

Insigne 6,5 – Il simbolo della squadra finché volava è lui. Aveva voglia, era ispirato, segno che sta cominciando ad entrare nel ruolo di playmaker d’attacco con licenza di uccidere. Quando la sua verve si spegne, si spegne quella del Napoli, sarà un caso?  Deve frenare la voglia di coprire due ruoli e restare ispiratore, uomo dell’ultimo passaggio, senza troppo finalizzare. Ora è a Coverciano, dubitiamo che Conte gli chieda le stesse cose di Sarri, ma il cittì crede in lui; ne tragga fiducia e allegria, poi la porti qui: abbiamo voglia di divertirci anche noi.

 

CATTIVI

 

Albiol 4,5 – Eder si è fatto troppo beffa di lui per credere che lo spagnolo sia tutto qui. Evidente che alla sua non più tenerissima età senta il peso della preparazione più degli altri. Però da lui, che è pur sempre campione d’Europa 2008 e campione del mondo 2010, è lecito aspettarsi di più. In occasione del secondo gol Eder gli ha fatto “Marameo, acchiappami se sei capace!”. Lui, e Koulibaly con lui, con la testa nella cassetta, con le orecchie d’asino in testa; ‘sti giovani d’oggi, ma l’educazione niente, eh?

 

Callejon 5 – Non pervenuto. Ma si può andare avanti col vorrei ma non posso?

 

Sarri 5 – Due voti come i due volti del suo Napoli. Avrebbe meritato 8 per quel che la squadra aveva fatto vedere per un’ora circa, sembrava di rivedere l’Empoli dell’anno passato. Calcio allegro, semplice, spigliato, un tocco e via, eravamo lì che ci chiedevamo quanti ne farà alla fine con questa Samp inerme? Poi il colpo di bacchetta magica e… puff, si invertivano i ruoli. E il voto finale è la media tra le due versioni di Napoli. Che era successo? Dice che ci vogliono almeno 6/7 giornate per vedere la “sarrizzazione“ completata. In bozzo il Napoli è una crisalide. In bozzo, appunto…

 

Maggio 5 – Prego, signor Eder, passi pure di qui: lui è uomo di buona educazione, e che cacchio. Peccato, perché si lascia trascinare nel solito sfascio difensivo che rispetto agli sfasci di Benitez è dei singoli e non di reparto. Quando riparte poi spinge come ai bei tempi azzurri lasciando intravedere l’antica potenzialità. Già, antica… Il guaio è che il Napoli è ‘adesso’.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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