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BUONI & CATTIVI - L'analisi di Paolo Prestisimone: "Napoli, atteggiamento antico e di basso profilo"
05.07.2015 10:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non capisco a chi convenga l'atteggiamento che ha avuto il Napoli Calcio nel fare discriminazione tra le testate per la diffusione delle prime parole di Sarri da tecnico azzurro: sì a Corriere dello Sport, Mattino, Repubblica, Rai, Mediaset, Kiss Kiss e Sky, no alle testate della RCS (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport), a Cronache di Napoli e al Roma per esempio; oltre al niet per le testate online, le radio e le tv locali. Una scelta di basso profilo, che va aldilà del maggiore o minore ‘peso’ delle testate, del fatto che esse siano su carta o sul web. Atteggiamento di basso profilo che sa di antico -  e lo scrive uno che sulle testate ‘antiche’ ha costruito storia e carriera – perché ora come ora escludere tout court dal lotto delle elette le testate via internet è, comunque la si voglia vedere, una discriminazione con una visione che sa di ‘antico’ appunto. In soldoni un pò come la favola della volpe che ‘schifa’ l’uva perché non la sa raggiungere.

Sappiamo che in tutto questo il povero Maurizio Sarri non c’entra niente. Non ha fatto lui le scelte, lui, poverino, finirà per subirne solo le conseguenze. Corriere della Sera e Gazzetta non l’hanno presa bene, ovvio, come non l'hanno presa bene tutte le altre testate escluse senza un motivo. E, garantito, una volta accertato di chi è la responsabilità, faranno pagare lo sgarro più al Napoli che a Sarri. Come? Facile: pubblicando una notizia o un pezzo con taglio favorevole in meno, una negativa o un pezzo con taglio negativo in più.

Il club si sarà fatto questo calcolo, peraltro anche facile; per questo è almeno strano che sia il responsabile delle Relazioni Esterne, sia l’addetto stampa - peraltro ottimi professionisti, avveduti e di bell’esperienza - ci siano cascati. Oppure, e sarebbe peggio se nascondesse un dietro le quinte, la contestata decisione è stata presa consapevolmente, mirata a colpire gli esclusi o a farli sentire giornalisti di un dio minore. Sono equilibri interni e delicati, come li tocchi ti fai male, gli spigoli sono infiniti e taglienti. Sarri non c’entra, ripetiamo. Il Grande Manovratore è stato De Laurentiis in persona. Lui è il padrone, per carità può comportarsi, fare o dire le cose che vuole. La nostra speranza è che si sia fatto bene i conti e che a pagarne le conseguenze non siano la squadra e i tifosi.

 

 

Paolo Prestisimone


 

Napoli Magazine


 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - L'analisi di Paolo Prestisimone: "Napoli, atteggiamento antico e di basso profilo"

di Napoli Magazine

05/07/2024 - 10:41

NAPOLI - Non capisco a chi convenga l'atteggiamento che ha avuto il Napoli Calcio nel fare discriminazione tra le testate per la diffusione delle prime parole di Sarri da tecnico azzurro: sì a Corriere dello Sport, Mattino, Repubblica, Rai, Mediaset, Kiss Kiss e Sky, no alle testate della RCS (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport), a Cronache di Napoli e al Roma per esempio; oltre al niet per le testate online, le radio e le tv locali. Una scelta di basso profilo, che va aldilà del maggiore o minore ‘peso’ delle testate, del fatto che esse siano su carta o sul web. Atteggiamento di basso profilo che sa di antico -  e lo scrive uno che sulle testate ‘antiche’ ha costruito storia e carriera – perché ora come ora escludere tout court dal lotto delle elette le testate via internet è, comunque la si voglia vedere, una discriminazione con una visione che sa di ‘antico’ appunto. In soldoni un pò come la favola della volpe che ‘schifa’ l’uva perché non la sa raggiungere.

Sappiamo che in tutto questo il povero Maurizio Sarri non c’entra niente. Non ha fatto lui le scelte, lui, poverino, finirà per subirne solo le conseguenze. Corriere della Sera e Gazzetta non l’hanno presa bene, ovvio, come non l'hanno presa bene tutte le altre testate escluse senza un motivo. E, garantito, una volta accertato di chi è la responsabilità, faranno pagare lo sgarro più al Napoli che a Sarri. Come? Facile: pubblicando una notizia o un pezzo con taglio favorevole in meno, una negativa o un pezzo con taglio negativo in più.

Il club si sarà fatto questo calcolo, peraltro anche facile; per questo è almeno strano che sia il responsabile delle Relazioni Esterne, sia l’addetto stampa - peraltro ottimi professionisti, avveduti e di bell’esperienza - ci siano cascati. Oppure, e sarebbe peggio se nascondesse un dietro le quinte, la contestata decisione è stata presa consapevolmente, mirata a colpire gli esclusi o a farli sentire giornalisti di un dio minore. Sono equilibri interni e delicati, come li tocchi ti fai male, gli spigoli sono infiniti e taglienti. Sarri non c’entra, ripetiamo. Il Grande Manovratore è stato De Laurentiis in persona. Lui è il padrone, per carità può comportarsi, fare o dire le cose che vuole. La nostra speranza è che si sia fatto bene i conti e che a pagarne le conseguenze non siano la squadra e i tifosi.

 

 

Paolo Prestisimone


 

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