In Primo Piano
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, la grande bellezza è offuscata da un lieve velo di stanchezza"
13.12.2017 16:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - La grande bellezza è offuscata da un velo di stanchezza. Non si può non trascurare questo elemento. Titolarissimi sovraccarichi di corse e triangolazioni effervescenti, di rientri difensivi. S'è dovuto arrendere anche il nostro peperino per eccellenza, Lorenzo il magnifico, ad un principio di pubalgìa che è male infido. Credo che sia arrivato il momento di una turnazione necessaria che non credo possa stravolgere i connotati di una squadra che ha lineamenti ben definiti. Almeno fino a gennaio quando sarà possibile operare sul mercato, una volta identificati rinforzi autentici. I gravi infortuni di Milik e di Ghoulam hanno tarpato le ali ad un Napoli che stava volando. L'assenza del polacco ha privato Sarri della possibilità di una torre offensiva. Quella di Ghoulam ha cancellato quasi del tutto l'imprevedibilità e la possanza della preziosa catena di sinistra, la zona operativa che è stata il fulcro di squillanti successi. Privi di uomini cardine e fisicamente non brillanti ci si è arenati in zona gol e meno male che la fase difensiva s'è dimostrata sempre all'altezza. L'ultimo gol in campionato l'ha marcato Jorginho - e fortunosamente - riprendendo la goffa respinta di Buffet (in seguito a rigore tirato maluccio). Per ritrovare Mertens goleador si deve risalire addirittura al mese di ottobre, vittima il Sassuolo. Sono dati che lasciano pensare. Perfino Pavoletti avrebbe fatto comodo nel periodo della stipsi del gol. E' mia abitudine, da sempre, non pontificare, riconoscendo ai tecnici che ho visto operare da vicino il primato della conoscenza diretta. Sono loro che seguono da vicino, giorno dopo giorno, il "materiale" umano che hanno a disposizione. E però, una domanda me la pongo - anzi, vorrei porla a Sarri - ed è questa: ma sta proprio messo così male Giaccherini se non gioca neanche quando Insigne è out? Mi limito a ricordare che Conte lo considerava elemento prezioso e che scherzava con i cronisti apostrofandoli così: si chiamasse Giaccherigno lo lodereste come merita. C'è ansia di rivalsa in casa azzurra dopo il pari strappato dalla Fiorentina. E giustamente. Perché mi inducono al sorriso (amaro) i discorsi dei disfattisti che dimenticano un piccolo particolare: il Napoli, nonostante le ultime frenate, è sempre lassù ad un punto dalla primatista cinese e davanti alla Juve ed alla Roma. La trasferta in casa del Toro è l'esame del nove che ci dirà se il malanno attuale è passeggero - come credo, con convinzione - oppure sia conseguenza di un logorìo fisico e psichico. D'altra parte, una squadra sui garretti non finisce in crescendo come è accaduto sia contro la Juve che contro la Fiorentina. Due partite che hanno confermato che gli avversari di spessore hanno trovato il modo di soffocare spazi ed inventiva dei folletti azzurri. Per il futuro mi attendo anche qualche variante tattica. Per essere meno prevedibili. Ma se tornerà la grande bellezza - insieme con la leggerezza fisica - il Napoli sarà in lotta fino alla fine per quel coso lì che per rito apotropaico non nomino.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, la grande bellezza è offuscata da un lieve velo di stanchezza"

di Napoli Magazine

13/12/2024 - 16:50

NAPOLI - La grande bellezza è offuscata da un velo di stanchezza. Non si può non trascurare questo elemento. Titolarissimi sovraccarichi di corse e triangolazioni effervescenti, di rientri difensivi. S'è dovuto arrendere anche il nostro peperino per eccellenza, Lorenzo il magnifico, ad un principio di pubalgìa che è male infido. Credo che sia arrivato il momento di una turnazione necessaria che non credo possa stravolgere i connotati di una squadra che ha lineamenti ben definiti. Almeno fino a gennaio quando sarà possibile operare sul mercato, una volta identificati rinforzi autentici. I gravi infortuni di Milik e di Ghoulam hanno tarpato le ali ad un Napoli che stava volando. L'assenza del polacco ha privato Sarri della possibilità di una torre offensiva. Quella di Ghoulam ha cancellato quasi del tutto l'imprevedibilità e la possanza della preziosa catena di sinistra, la zona operativa che è stata il fulcro di squillanti successi. Privi di uomini cardine e fisicamente non brillanti ci si è arenati in zona gol e meno male che la fase difensiva s'è dimostrata sempre all'altezza. L'ultimo gol in campionato l'ha marcato Jorginho - e fortunosamente - riprendendo la goffa respinta di Buffet (in seguito a rigore tirato maluccio). Per ritrovare Mertens goleador si deve risalire addirittura al mese di ottobre, vittima il Sassuolo. Sono dati che lasciano pensare. Perfino Pavoletti avrebbe fatto comodo nel periodo della stipsi del gol. E' mia abitudine, da sempre, non pontificare, riconoscendo ai tecnici che ho visto operare da vicino il primato della conoscenza diretta. Sono loro che seguono da vicino, giorno dopo giorno, il "materiale" umano che hanno a disposizione. E però, una domanda me la pongo - anzi, vorrei porla a Sarri - ed è questa: ma sta proprio messo così male Giaccherini se non gioca neanche quando Insigne è out? Mi limito a ricordare che Conte lo considerava elemento prezioso e che scherzava con i cronisti apostrofandoli così: si chiamasse Giaccherigno lo lodereste come merita. C'è ansia di rivalsa in casa azzurra dopo il pari strappato dalla Fiorentina. E giustamente. Perché mi inducono al sorriso (amaro) i discorsi dei disfattisti che dimenticano un piccolo particolare: il Napoli, nonostante le ultime frenate, è sempre lassù ad un punto dalla primatista cinese e davanti alla Juve ed alla Roma. La trasferta in casa del Toro è l'esame del nove che ci dirà se il malanno attuale è passeggero - come credo, con convinzione - oppure sia conseguenza di un logorìo fisico e psichico. D'altra parte, una squadra sui garretti non finisce in crescendo come è accaduto sia contro la Juve che contro la Fiorentina. Due partite che hanno confermato che gli avversari di spessore hanno trovato il modo di soffocare spazi ed inventiva dei folletti azzurri. Per il futuro mi attendo anche qualche variante tattica. Per essere meno prevedibili. Ma se tornerà la grande bellezza - insieme con la leggerezza fisica - il Napoli sarà in lotta fino alla fine per quel coso lì che per rito apotropaico non nomino.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com