In Primo Piano
IL SALUTO - Rafael Cabral: "A Napoli cinque anni eccezionali, qui mi sentirò sempre a casa, vado via felice, questa tifoseria merita lo scudetto"
16.05.2018 14:21 di Napoli Magazine

Il portiere azzurro Rafael Cabral ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Per me sono stati 5 anni eccezionali qui a Napoli. Ho imparato tantissimo sia con Benitez che con Sarri. Vado via con una figlia nata a Napoli e per questo mi sentirò sempre a casa in questa città. I rigori di Doha? A pensarci mi viene la pelle d’oca. Parai i rigori che non avevo studiato. È stata una serata indimenticabile che porterò nel cuore per tutta la vita. A inizio stagione ci siamo messi d’accordo per restare e provare a vincere lo Scudetto. Non abbiamo rammarichi perché abbiamo dato tutto. Spero ci riescano nella prossima stagione perché sono sicuro al 100% che ce la possano fare. Quanto ha pesato l’infortunio con lo Swansea? E’ stato un infortunio delicato, per il recupero che ci vuole un po’ di tempo, normale che quando rientri non rientri nel tuo livello, dovevo guadagnare più forza e sicurezza nel ginocchio. Nella Supercoppa ho giocato bene, poi ho sbagliato una partita, il ister ha deciso di cambiare portiere e ci può stare, non ho avuto la possibilità più di dimostrare che sto bene e ora lo farò dove andrò. Mi sono ripreso al 100% e sto veramente bene, Benitez ha fatto bene a cambiare portiere, non riuscivo a fare quello che sapevo, mi dispiace non aver avuto la possibilità di dimostrare che mi ero ripreso. Supercoppa? Era dopo l’infortunio, mi stavo sentendo bene, è una cosa che resta per tutta la vita, resta nella storia del club, vado via ma questo nessuno potrà toglierlo. Anche io ho vissuto questo sogno, ci sono possibilità di restare in Italia ma anche altre possibilità in Europa. E’ normale che se sto in Italia voglio vincere dove sto io, ma avrò sempre un amore per questa città, per questa società e per questi tifosi che in vita mia non avevo mai visto così, la città vive il calcio, sono persone che non hai mai visto ma quando li incontri gli occhi gli brillano e ti fanno sentire a casa. Se il Napoli riuscisse a vincere lo scudetto non so cosa potrebbe succedere. Vittoria contro la Juve a Torino? Siamo atterrati a Napoli e sono arrivato a casa dopo ore, ero felice, non riuscivo a dormire perché ero ancora agitato, questa città e questa tifoseria meritano lo scudetto dopo tanti anni. Proseguire con Sarri? Secondo me Sarri oggi è l’allenatore ideale per qualsiasi squadra, di tutti quelli che ho conosciuto, con cui ho lavorato, è uno che vive il calcio, ne capisce molto, ha il dono della parola, sa accendere nel tuo cuore qualcosa di diverso, è veramente bravissimo, è l’ideale per qualsiasi squadra, anche a Napoli. Brasile favorito ai mondiali? Sì, abbiamo una squadra con giovani di qualità, ci sono giocatori importanti abituati a vincere che giocano in squadre importanti, un grandissimo allenatore, il Brasile ha tutto per fare bene, ma nelle partite secche può succedere di tutto. E’ stato un piacere ogni partita che ho potuto giocare, tengo questa avventura a Napoli come un dono di Dio, ho cercato di dare il mio meglio al 100%, anche in panchina ho cercato di dare il mio meglio per la società e compagni, vado via sodisfatto, gioioso, ho conosciuto persone eccezionali che mi sembra di conoscere da una vita, porto tanti amici nel cuore. Vado via felice. Io gioca a calcio perché amo il calcio, ma la nostra vita è molto di più ho cercato di non sprecare un giorno né un allenamento, ho cercato di fare amicizia, di dare il mio meglio, vado via soddisfatto, ogni volta che guarderò indietro non avrò rimpianti. Volevo giocare di più ma anche gli altri portieri vogliono giocare, è una scelta del mister ed è lui che decide. Ho cercato di non perdere mai la gioia. Se non gioco non è che devo cambiare il mio modo di essere. Grazie di cuore e tiferò per il Napoli, mi auguro che questa tifoseria in pochi anni possa vincere lo scudetto”.

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL SALUTO - Rafael Cabral: "A Napoli cinque anni eccezionali, qui mi sentirò sempre a casa, vado via felice, questa tifoseria merita lo scudetto"

di Napoli Magazine

16/05/2024 - 14:21

Il portiere azzurro Rafael Cabral ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Per me sono stati 5 anni eccezionali qui a Napoli. Ho imparato tantissimo sia con Benitez che con Sarri. Vado via con una figlia nata a Napoli e per questo mi sentirò sempre a casa in questa città. I rigori di Doha? A pensarci mi viene la pelle d’oca. Parai i rigori che non avevo studiato. È stata una serata indimenticabile che porterò nel cuore per tutta la vita. A inizio stagione ci siamo messi d’accordo per restare e provare a vincere lo Scudetto. Non abbiamo rammarichi perché abbiamo dato tutto. Spero ci riescano nella prossima stagione perché sono sicuro al 100% che ce la possano fare. Quanto ha pesato l’infortunio con lo Swansea? E’ stato un infortunio delicato, per il recupero che ci vuole un po’ di tempo, normale che quando rientri non rientri nel tuo livello, dovevo guadagnare più forza e sicurezza nel ginocchio. Nella Supercoppa ho giocato bene, poi ho sbagliato una partita, il ister ha deciso di cambiare portiere e ci può stare, non ho avuto la possibilità più di dimostrare che sto bene e ora lo farò dove andrò. Mi sono ripreso al 100% e sto veramente bene, Benitez ha fatto bene a cambiare portiere, non riuscivo a fare quello che sapevo, mi dispiace non aver avuto la possibilità di dimostrare che mi ero ripreso. Supercoppa? Era dopo l’infortunio, mi stavo sentendo bene, è una cosa che resta per tutta la vita, resta nella storia del club, vado via ma questo nessuno potrà toglierlo. Anche io ho vissuto questo sogno, ci sono possibilità di restare in Italia ma anche altre possibilità in Europa. E’ normale che se sto in Italia voglio vincere dove sto io, ma avrò sempre un amore per questa città, per questa società e per questi tifosi che in vita mia non avevo mai visto così, la città vive il calcio, sono persone che non hai mai visto ma quando li incontri gli occhi gli brillano e ti fanno sentire a casa. Se il Napoli riuscisse a vincere lo scudetto non so cosa potrebbe succedere. Vittoria contro la Juve a Torino? Siamo atterrati a Napoli e sono arrivato a casa dopo ore, ero felice, non riuscivo a dormire perché ero ancora agitato, questa città e questa tifoseria meritano lo scudetto dopo tanti anni. Proseguire con Sarri? Secondo me Sarri oggi è l’allenatore ideale per qualsiasi squadra, di tutti quelli che ho conosciuto, con cui ho lavorato, è uno che vive il calcio, ne capisce molto, ha il dono della parola, sa accendere nel tuo cuore qualcosa di diverso, è veramente bravissimo, è l’ideale per qualsiasi squadra, anche a Napoli. Brasile favorito ai mondiali? Sì, abbiamo una squadra con giovani di qualità, ci sono giocatori importanti abituati a vincere che giocano in squadre importanti, un grandissimo allenatore, il Brasile ha tutto per fare bene, ma nelle partite secche può succedere di tutto. E’ stato un piacere ogni partita che ho potuto giocare, tengo questa avventura a Napoli come un dono di Dio, ho cercato di dare il mio meglio al 100%, anche in panchina ho cercato di dare il mio meglio per la società e compagni, vado via sodisfatto, gioioso, ho conosciuto persone eccezionali che mi sembra di conoscere da una vita, porto tanti amici nel cuore. Vado via felice. Io gioca a calcio perché amo il calcio, ma la nostra vita è molto di più ho cercato di non sprecare un giorno né un allenamento, ho cercato di fare amicizia, di dare il mio meglio, vado via soddisfatto, ogni volta che guarderò indietro non avrò rimpianti. Volevo giocare di più ma anche gli altri portieri vogliono giocare, è una scelta del mister ed è lui che decide. Ho cercato di non perdere mai la gioia. Se non gioco non è che devo cambiare il mio modo di essere. Grazie di cuore e tiferò per il Napoli, mi auguro che questa tifoseria in pochi anni possa vincere lo scudetto”.