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IL SUPER PENSIERO - Pastore su "NM": "Napoli, basta polemiche! Calma e sangue freddo, ancora tutto in gioco!"
25.04.2017 14:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vogliamo cercare, per favore, di non tentare il suicidio di massa, prendendoci tutti per mano e lanciandoci dall'alto di un burrone? Da quando è terminata Sassuolo-Napoli, ho letto di tutto. Contumelie ad Hamsik e Reina, innanzitutto; poi, insulti pesantissimi a Sarri, i soliti a De Laurentiis; professioni di pessimismo ad oltranza e così via. Siamo alle solite, insomma. Tutta la tifoseria del Napoli somiglia sempre più a quel giornalista, a me carissimo e da molti riverito col nome di maestro, che intona peana quando le cose vanno bene e fescennini (per citare un termine che era tanto caro a Gianni Brera), quando la situazione va male. Una via di mezzo no, eh? Un ragionamento pacato, fatto non nell'atmosfera di una tragedia greca ma con un po' di senno, è così difficile? Il Napoli ha sprecato una grande, grandissima occasione, ed è vero. I 3 punti a Sassuolo, sicuramente alla nostra portata,sarebbero stato una manna. Purtroppo, non sono arrivati. Ma tutti abbiamo visto come. Un clamoroso errore di Hamsik, in altre occasioni, magari una settimana fa, eroe della patria ed improvvisamente una specie di brocco che andava cacciato via dal campo, magari a pedate, dopo pochi minuti perché, come ha osservato qualche scienziato di eupalla, non era entrato in partita. Un altro strafalcione, stavolta di Reina, anch'egli oggetto degli strali più velenosi da quelli che hanno subito gettato nel dimenticatoio quelle parate che, in altre occasioni, avevano salvato la porta del Napoli. Ora, chiarisco, per non correre il rischio di essere frainteso: entrambi gli episodi sono condannabili, condannabilissimi. Ma, e mi riferisco allo sciagurato passaggio indietro del capitano, sono infortuni che possono capitare a chiunque, anche al più bravo del mondo. Vogliamo dimenticare le volte che Hamsik, con una prodezza, ha messo al sicuro il risultato? Che contro il Sassuolo non abbia giocato alla grande, sono d'accordo; che andasse sostituito dopo pochi minuti, scusatemi, non lo sono. Perchè ricordo le volte che questo giocatore mi ha fatto sacramentare per le sue non-giocate, per poi farmi vergognare delle mie... sacramentazioni, grazie ad una splendida e risolutiva invenzione. Personalmente, penso che ben altre siano le cause che hanno determinato questo mezzo (o intero, mettetela come volete)  passo falso. Ma sul serio avete dimenticato che l'arbitro, dopo pochi minuti, ha negato al Napoli un rigore evidentissimo? Ma davvero credete, come quell'anima candida (!) nata a Salerno (e che vuole insegnare ai napoletani come si vive e come si tifa, credendosi forse più importante di quello che è solo perché concittadino del presidente della Regione). creda che la traversa di Mertens e il palo di Insigne siano imputabili ad errori di questi due giocatori che tutto il mondo del calcio ci invidia? Se non ci fosse da piangere, per la povertà e l'assurdità della tesi, ci sarebbe da ridere. C'è chi, poi, per giustificare le proprie critiche, dice che nel calcio fortuna e scalogna non esistono ma sono solo modi di dire. Un'altra bella boiata. Perchè è il caso, dovuto alla buona o alla cattiva sorte, che determina le circostanze. Personalmente, ho visto un Napoli che ha letteralmente dominato il Sassuolo, che con due tiri in porta ha realizzato due gol. E' la natura delle cose, questa, o solamente una massiccia dose di sfortuna? E' vero, verissimo: troppo spesso il vantaggio di un gol è insufficiente e la formazione di Sarri si fa raggiungere. Ma è una novità assoluta o, piuttosto, non abbiamo visto verificarsi questo accadimento in tante altre occasioni? E' una pecca, una grossa pecca del Napoli e bisognerà prima o poi correre ai ripari. Magari inchiodando al muro i più distratti o quelli che maggiormente cadono in errori marchiani. Sono d'accordo con chi mostra il pollice verso. Ma poi penso che la mia squadra è al terzo posto, ha ben quattro giocatori in doppia cifra, sta lottando fino alla fine per qualificarsi in Champions e il mio atteggiamento (come quello del famoso collega-maestro) cambia. E ricordo che la mia squadra ha avuto la ventura (no, non la sfortuna, quella non esiste) di qualificarsi prima nel suo girone, guadagnandosi così nel sorteggio una squadretta debole debole, quel Real Madrid che ha il record di vittorie in coppa dei Campioni-Champions League. Per carità, può succedere, no? A qualcun altro è capitata la ventura (no, la fortuna non esiste) di "acchiappare", grazie alle fatate dita di un suo antico giocatore, la più debole del quartetto delle semifinaliste. Ah, la ventura, la ventura... M torniamo alla partita, torniamo alla impostazione tattica che un altro genio del calcio, Di Francesco, ha voluto dare alla sua formazione, che ha giocato come se si trovasse al San Paolo, con, in più, una tigneria paurosa. Ho negli occhi e nella memoria (quella non mi ha ancora tradito) lo svolgimento di Juventus-Sassuolo, con gli emilian-romagnoli, tutti a 90 gradi, a far da grazioso tappetino scendiletto agli avversari. Chissà perché, con la metà dei punti in classifica, questa era diventata invece la partita della vita, con marcature duplicate, triplicate, quadruplicate: e chi lo nega è in malafede. E' vero,  verissimo, il Napoli, di fronte a squadre che pensano quasi esclusivamente a difendersi, va in difficoltà. Per questo, Sarri e tutti i suoi uomini meriterebbero la gogna, gli insulti, magari il lancio di banane marce. Forza, corriamo tutti a fare rifornimento. Potrebbe darsi che ne avremo bisogno subito (l'Inter è un'altra squadretta da 4 soldi) e potremmo divertirci a gettare altri escrementi addosso al nostro Napoli, con la gioia del "cupi dissolvi". Chi mi legge sa che non sono stato mai tenero con la mia squadra. Ma stavolta sento il bisogno di fare il bastian contrario. Ferme restando tutte le colpe del presidente, non me la sento di lapidare giocatori che, se hanno sbagliato (e non parlo certamente di Mertens e Insigne), lo hanno fatto probabilmente per troppa foga, per la voglia di voler far bene ad ogni costo. Possiamo accusarli di essere mediocri (e non lo sono) ma non sicuramente di mancato coraggio, di relativo impegno, di malcelato desiderio di non giocare bene. No, mi dispiace, non ci sto. Amo troppo il Napoli per non apprezzarne il campionato e per dimenticare in fretta, troppo in fretta, i molti, troppi torti subiti dalla peggiore classe arbitrale del Continente, E se qualcuno mi accusa di appellarmi al solito vittimismo, bene, lo faccia pure. Solo, lo invito ad andarsi a leggere i precedenti, e non solo di quest'anno, prima di salire sul pulpito e mettersi a concionare. Grazie dell'attenzione e, checché ne pensiate, forza Napoli!  

 

 

Rosario Pastore

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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25/04/2024 - 14:30

NAPOLI - Vogliamo cercare, per favore, di non tentare il suicidio di massa, prendendoci tutti per mano e lanciandoci dall'alto di un burrone? Da quando è terminata Sassuolo-Napoli, ho letto di tutto. Contumelie ad Hamsik e Reina, innanzitutto; poi, insulti pesantissimi a Sarri, i soliti a De Laurentiis; professioni di pessimismo ad oltranza e così via. Siamo alle solite, insomma. Tutta la tifoseria del Napoli somiglia sempre più a quel giornalista, a me carissimo e da molti riverito col nome di maestro, che intona peana quando le cose vanno bene e fescennini (per citare un termine che era tanto caro a Gianni Brera), quando la situazione va male. Una via di mezzo no, eh? Un ragionamento pacato, fatto non nell'atmosfera di una tragedia greca ma con un po' di senno, è così difficile? Il Napoli ha sprecato una grande, grandissima occasione, ed è vero. I 3 punti a Sassuolo, sicuramente alla nostra portata,sarebbero stato una manna. Purtroppo, non sono arrivati. Ma tutti abbiamo visto come. Un clamoroso errore di Hamsik, in altre occasioni, magari una settimana fa, eroe della patria ed improvvisamente una specie di brocco che andava cacciato via dal campo, magari a pedate, dopo pochi minuti perché, come ha osservato qualche scienziato di eupalla, non era entrato in partita. Un altro strafalcione, stavolta di Reina, anch'egli oggetto degli strali più velenosi da quelli che hanno subito gettato nel dimenticatoio quelle parate che, in altre occasioni, avevano salvato la porta del Napoli. Ora, chiarisco, per non correre il rischio di essere frainteso: entrambi gli episodi sono condannabili, condannabilissimi. Ma, e mi riferisco allo sciagurato passaggio indietro del capitano, sono infortuni che possono capitare a chiunque, anche al più bravo del mondo. Vogliamo dimenticare le volte che Hamsik, con una prodezza, ha messo al sicuro il risultato? Che contro il Sassuolo non abbia giocato alla grande, sono d'accordo; che andasse sostituito dopo pochi minuti, scusatemi, non lo sono. Perchè ricordo le volte che questo giocatore mi ha fatto sacramentare per le sue non-giocate, per poi farmi vergognare delle mie... sacramentazioni, grazie ad una splendida e risolutiva invenzione. Personalmente, penso che ben altre siano le cause che hanno determinato questo mezzo (o intero, mettetela come volete)  passo falso. Ma sul serio avete dimenticato che l'arbitro, dopo pochi minuti, ha negato al Napoli un rigore evidentissimo? Ma davvero credete, come quell'anima candida (!) nata a Salerno (e che vuole insegnare ai napoletani come si vive e come si tifa, credendosi forse più importante di quello che è solo perché concittadino del presidente della Regione). creda che la traversa di Mertens e il palo di Insigne siano imputabili ad errori di questi due giocatori che tutto il mondo del calcio ci invidia? Se non ci fosse da piangere, per la povertà e l'assurdità della tesi, ci sarebbe da ridere. C'è chi, poi, per giustificare le proprie critiche, dice che nel calcio fortuna e scalogna non esistono ma sono solo modi di dire. Un'altra bella boiata. Perchè è il caso, dovuto alla buona o alla cattiva sorte, che determina le circostanze. Personalmente, ho visto un Napoli che ha letteralmente dominato il Sassuolo, che con due tiri in porta ha realizzato due gol. E' la natura delle cose, questa, o solamente una massiccia dose di sfortuna? E' vero, verissimo: troppo spesso il vantaggio di un gol è insufficiente e la formazione di Sarri si fa raggiungere. Ma è una novità assoluta o, piuttosto, non abbiamo visto verificarsi questo accadimento in tante altre occasioni? E' una pecca, una grossa pecca del Napoli e bisognerà prima o poi correre ai ripari. Magari inchiodando al muro i più distratti o quelli che maggiormente cadono in errori marchiani. Sono d'accordo con chi mostra il pollice verso. Ma poi penso che la mia squadra è al terzo posto, ha ben quattro giocatori in doppia cifra, sta lottando fino alla fine per qualificarsi in Champions e il mio atteggiamento (come quello del famoso collega-maestro) cambia. E ricordo che la mia squadra ha avuto la ventura (no, non la sfortuna, quella non esiste) di qualificarsi prima nel suo girone, guadagnandosi così nel sorteggio una squadretta debole debole, quel Real Madrid che ha il record di vittorie in coppa dei Campioni-Champions League. Per carità, può succedere, no? A qualcun altro è capitata la ventura (no, la fortuna non esiste) di "acchiappare", grazie alle fatate dita di un suo antico giocatore, la più debole del quartetto delle semifinaliste. Ah, la ventura, la ventura... M torniamo alla partita, torniamo alla impostazione tattica che un altro genio del calcio, Di Francesco, ha voluto dare alla sua formazione, che ha giocato come se si trovasse al San Paolo, con, in più, una tigneria paurosa. Ho negli occhi e nella memoria (quella non mi ha ancora tradito) lo svolgimento di Juventus-Sassuolo, con gli emilian-romagnoli, tutti a 90 gradi, a far da grazioso tappetino scendiletto agli avversari. Chissà perché, con la metà dei punti in classifica, questa era diventata invece la partita della vita, con marcature duplicate, triplicate, quadruplicate: e chi lo nega è in malafede. E' vero,  verissimo, il Napoli, di fronte a squadre che pensano quasi esclusivamente a difendersi, va in difficoltà. Per questo, Sarri e tutti i suoi uomini meriterebbero la gogna, gli insulti, magari il lancio di banane marce. Forza, corriamo tutti a fare rifornimento. Potrebbe darsi che ne avremo bisogno subito (l'Inter è un'altra squadretta da 4 soldi) e potremmo divertirci a gettare altri escrementi addosso al nostro Napoli, con la gioia del "cupi dissolvi". Chi mi legge sa che non sono stato mai tenero con la mia squadra. Ma stavolta sento il bisogno di fare il bastian contrario. Ferme restando tutte le colpe del presidente, non me la sento di lapidare giocatori che, se hanno sbagliato (e non parlo certamente di Mertens e Insigne), lo hanno fatto probabilmente per troppa foga, per la voglia di voler far bene ad ogni costo. Possiamo accusarli di essere mediocri (e non lo sono) ma non sicuramente di mancato coraggio, di relativo impegno, di malcelato desiderio di non giocare bene. No, mi dispiace, non ci sto. Amo troppo il Napoli per non apprezzarne il campionato e per dimenticare in fretta, troppo in fretta, i molti, troppi torti subiti dalla peggiore classe arbitrale del Continente, E se qualcuno mi accusa di appellarmi al solito vittimismo, bene, lo faccia pure. Solo, lo invito ad andarsi a leggere i precedenti, e non solo di quest'anno, prima di salire sul pulpito e mettersi a concionare. Grazie dell'attenzione e, checché ne pensiate, forza Napoli!  

 

 

Rosario Pastore

 

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