Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Sapevamo che a Sassuolo sarebbe stata una partita difficile, siamo dispiaciuti per il pareggio ma ora dobbiamo pensare all'Inter, vogliamo i tre punti. Dobbiamo prendere meno gol e dobbiamo cominciare a farlo da domenica. Vogliamo vincere le ultime cinque partite. Arrivare secondi è un obiettivo molto importante per noi e anche per la città. Vogliamo la Champions diretta. L'Inter è una squadra pericolosa. Hanno ottime individualità nonostante vivano un momento difficile. Non sarà facile ma vogliamo vincere. Abbiamo bisogno di punti, di vincere, di fare gol, tutta la squadra è pronta per questo. Sfida con Icardi? E' un attaccante molto importante in Italia, ha sempre fatto gol, sarà una partita difficile, loro avanti hanno giocatori che fanno la differenza, noi dobbiamo essere attenti e non farli segnare. Com'è lavorare con Sarri? Bellissimo, mi piace molto lavorare con questa squadra, ogni giorno imparo. A Napoli mi sento benissimo, penso si veda sul campo, quando vinciamo sono io il primo a festeggiare coi compagni, per me giocare qui è un sogno, mi fa piacere vedere esutlare mio figlio allo stadio ai nostri gol. Mi rende molto felice stare a Napoli, anche la mia famiglia che viene spesso a trovarmi è contenta di essere qua, c'è tutto per vincere e avere una bella vita, speriamo di vincere tra poco per la città e per i tifosi, sarebbe bellissimo vincere a Napoli, sarebbe fantastico, tutti l'aspettano da molti anni, speriamo di regalare questa gioia a tuttti, la meritano. Vedere tutti i tifosi allo stadio è bellissimo, per me è molto important eregalare questa gioia. Se ho parlato a Keita di Napoli? E' un giocatore ottimo, in Nazionale abbiamo trascorso un mese e mezzo insieme, parlavamo di tutto, lui mi ha chiesto di Napoli come io della Lazio, è vero che si è parlato di Napoli città, dell'allenatore, ma sono domande fatte da giocatore a giocatore. Se lo convinco a venire a Napoli? Quello che può convincerlo è più il mister di me, penso".