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L'ANALISI - Ciro Venerato a "NM": "Sarri? Nessun fallimento! Un mio consiglio e le sensazioni sul futuro..."
16.03.2018 12:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Scudetto piu’ lontano dopo gli ultimi nefasti 2 turni. Il calendario proponeva curve per Sarri (Roma e Inter) e scontati rettilinei per il conte Max (Udinese e Atalanta all’Allianz Stadium). La variabile impazzita resta quindi il goal di Dybala all’Olimpico. Molto probabilmente quando si cerchera’ l’immagine copertina dell’ennesimo scudetto bianconero, l’acuto del gaucho restera’ negli annali. Il resto e’ noto. Il Napoli non meritava di perdere con la Roma e non ha fatto nulla per vincere a Milano. Possesso palla e dominio del gioco, ma assolutamente sterile nei 16 metri meneghini. Spalletti ha rinunciato alla contesa pur avendo una squadra niente male. A fine gara la beneamata ha festeggiato il pari strappato al ciuccio: e’ il segno dei tempi. Fino a pochi lustri fa sarebbe accaduto il contrario. Mi sembra corretto rimarcarlo. C’e’ amarezza per la classifica, ma non va dimenticato il rendimento partenopeo e la graduale crescita della truppa azzurra. Il dopo gara di Sarri, e l’infelice battuta rifilata alla bravissima Titti Improta, hanno fatto passare in secondo piano le dichiarazioni del signor Spalletti. Ha affermato che la squadra ha poca qualita’. Nota a margine: basta scorrere l’elenco dei giocatori schierati per rendersi conto che tutto cio’ non risponde ai fatti. Il signor Sarri non ha molto di piu’: ma in 3 anni ha fatto crescere singoli e collettivo in modo esponenziale. Diversi titolarissimi schierati dal compagno Maurizio funzionano grazie all’impianto di gioco che esalta ogni specifica caratteristica. A Sarri rompono le tasche quando afferma una solare verita’: la rosa della Juve e’ piu’ forte di quella napoletana. Mentre Spalletti puo’ tranquillamente affermare che l’Inter ha giocatori di medio livello. Cosi’ va il mondo. Vorrei poi dire la mia sul caso Sarri-Improta. Il mister ha sbagliato l’uscita, andando in fuorigioco con le parole. Lo avra’ capito: chiedendo quasi subito scusa alla collega. Titti e’ brava, colta, preparata, molto piu’ di tanti maschi. Non e’ l’unica. Sono tante le donne che sanno di calcio e sono brave a raccontarlo. Suppongo lo pensi anche Maurizio, per nulla sessista o omofobo. In futuro pero’ misuri meglio le parole. Un grande allenatore deve saper districarsi anche in sala conferenze: lo impone il calcio del nuovo millennio. Altro discorso e’ quello che si e’ scritto e detto dopo. Sarri e’ stato massacrato dai soliti noti. Da gente che pur di giustificare il loro errato pronostico (l’ex Empoli fu accolto come un carneade da esonerare dopo 3 gare) attacca il toscano senza criterio. Piove? Non governo ladro. La colpa e’ sempre e solo di Sarri. Il Napoli, molto probabilmente, chiudera’ al secondo posto la stagione. Ovviamente gia’ si avverte l’odore dei nemici che senza vergogna ci diranno che questo team ha fallito la stagione. Spetta ai tifosi intelligenti non cadere in questo turpe tranello. La rosa ha fatto cio’ che poteva, poi non sempre la sorte ti premia. Della Juve si sa tutto. E’ forte, potente e ricca. Una corazzata. Non si passa alla storia senza motivo. Sei scudetti consecutivi non si vincono per caso. Il Napoli ci ha provato, e ci riprovera’ fino alla fine, ma ditemi voi perche’ avrebbe dovuto per forza vincerlo questo tricolore. La scorsa stagione e’ arrivato terzo con Ghoulam, ed ora lotta per il primato senza l’algerino. Il mercato non ha dato molto. In compenso ad Allegri hanno affidato panchinari da 140 milioni o giu’ di li’. La proprieta’ tiene ai conti piu’ che alla classifica. Investe, non scommette. Puntare sui giovani genera plusvalenze, quasi mai scudetti. Basta studiare l’eta’ media delle squadre prime in classifica nei campionati piu’ prestigiosi, associando anche il loro fatturato. Noterete che spesso e volentieri i 2 dati vanno a braccetto. Solo il Napoli sconfessa la regola. E’ secondo pur avendo il quinto monte stipendi. Il futuro e’ gia’ alle porte. Dopo l’addio di Reina e i rinnovi di Allan e Chiriches tutti aspettano notizie certe sul futuro di Sarri, demiurgo azzurro. Tante sensazioni, molti spifferi e poche certezze. La somma porta ad un possibile tragitto comune. Primo punto per l’ennesima ripartenza. Scudetto? Nulla e’ perduto ma sara’ dura strapparlo ai bianconeri. Provarci pero’ e un dovere e, soprattutto, non costa nulla.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

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L'ANALISI - Ciro Venerato a "NM": "Sarri? Nessun fallimento! Un mio consiglio e le sensazioni sul futuro..."

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16/03/2024 - 12:43

NAPOLI - Scudetto piu’ lontano dopo gli ultimi nefasti 2 turni. Il calendario proponeva curve per Sarri (Roma e Inter) e scontati rettilinei per il conte Max (Udinese e Atalanta all’Allianz Stadium). La variabile impazzita resta quindi il goal di Dybala all’Olimpico. Molto probabilmente quando si cerchera’ l’immagine copertina dell’ennesimo scudetto bianconero, l’acuto del gaucho restera’ negli annali. Il resto e’ noto. Il Napoli non meritava di perdere con la Roma e non ha fatto nulla per vincere a Milano. Possesso palla e dominio del gioco, ma assolutamente sterile nei 16 metri meneghini. Spalletti ha rinunciato alla contesa pur avendo una squadra niente male. A fine gara la beneamata ha festeggiato il pari strappato al ciuccio: e’ il segno dei tempi. Fino a pochi lustri fa sarebbe accaduto il contrario. Mi sembra corretto rimarcarlo. C’e’ amarezza per la classifica, ma non va dimenticato il rendimento partenopeo e la graduale crescita della truppa azzurra. Il dopo gara di Sarri, e l’infelice battuta rifilata alla bravissima Titti Improta, hanno fatto passare in secondo piano le dichiarazioni del signor Spalletti. Ha affermato che la squadra ha poca qualita’. Nota a margine: basta scorrere l’elenco dei giocatori schierati per rendersi conto che tutto cio’ non risponde ai fatti. Il signor Sarri non ha molto di piu’: ma in 3 anni ha fatto crescere singoli e collettivo in modo esponenziale. Diversi titolarissimi schierati dal compagno Maurizio funzionano grazie all’impianto di gioco che esalta ogni specifica caratteristica. A Sarri rompono le tasche quando afferma una solare verita’: la rosa della Juve e’ piu’ forte di quella napoletana. Mentre Spalletti puo’ tranquillamente affermare che l’Inter ha giocatori di medio livello. Cosi’ va il mondo. Vorrei poi dire la mia sul caso Sarri-Improta. Il mister ha sbagliato l’uscita, andando in fuorigioco con le parole. Lo avra’ capito: chiedendo quasi subito scusa alla collega. Titti e’ brava, colta, preparata, molto piu’ di tanti maschi. Non e’ l’unica. Sono tante le donne che sanno di calcio e sono brave a raccontarlo. Suppongo lo pensi anche Maurizio, per nulla sessista o omofobo. In futuro pero’ misuri meglio le parole. Un grande allenatore deve saper districarsi anche in sala conferenze: lo impone il calcio del nuovo millennio. Altro discorso e’ quello che si e’ scritto e detto dopo. Sarri e’ stato massacrato dai soliti noti. Da gente che pur di giustificare il loro errato pronostico (l’ex Empoli fu accolto come un carneade da esonerare dopo 3 gare) attacca il toscano senza criterio. Piove? Non governo ladro. La colpa e’ sempre e solo di Sarri. Il Napoli, molto probabilmente, chiudera’ al secondo posto la stagione. Ovviamente gia’ si avverte l’odore dei nemici che senza vergogna ci diranno che questo team ha fallito la stagione. Spetta ai tifosi intelligenti non cadere in questo turpe tranello. La rosa ha fatto cio’ che poteva, poi non sempre la sorte ti premia. Della Juve si sa tutto. E’ forte, potente e ricca. Una corazzata. Non si passa alla storia senza motivo. Sei scudetti consecutivi non si vincono per caso. Il Napoli ci ha provato, e ci riprovera’ fino alla fine, ma ditemi voi perche’ avrebbe dovuto per forza vincerlo questo tricolore. La scorsa stagione e’ arrivato terzo con Ghoulam, ed ora lotta per il primato senza l’algerino. Il mercato non ha dato molto. In compenso ad Allegri hanno affidato panchinari da 140 milioni o giu’ di li’. La proprieta’ tiene ai conti piu’ che alla classifica. Investe, non scommette. Puntare sui giovani genera plusvalenze, quasi mai scudetti. Basta studiare l’eta’ media delle squadre prime in classifica nei campionati piu’ prestigiosi, associando anche il loro fatturato. Noterete che spesso e volentieri i 2 dati vanno a braccetto. Solo il Napoli sconfessa la regola. E’ secondo pur avendo il quinto monte stipendi. Il futuro e’ gia’ alle porte. Dopo l’addio di Reina e i rinnovi di Allan e Chiriches tutti aspettano notizie certe sul futuro di Sarri, demiurgo azzurro. Tante sensazioni, molti spifferi e poche certezze. La somma porta ad un possibile tragitto comune. Primo punto per l’ennesima ripartenza. Scudetto? Nulla e’ perduto ma sara’ dura strapparlo ai bianconeri. Provarci pero’ e un dovere e, soprattutto, non costa nulla.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

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