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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Dall'urlo rabbioso alla mano sul cuore, gli indizi che evidenziano la voglia di rinnovo di Dries Mertens!"
24.04.2017 22:38 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il pari col Sassuolo lascia l'amaro in bocca per tre motivi: il rigore non dato da Damato, nel primo tempo, per fallo di Dell'Orco su Mertens, per l'errore macroscopico di Hamsik che ha mandato in gol Berardi e per l'errore di Strinic prima, reo di aver concesso una punizione inutile agli avversari, e di Jorginho poi, che non ha seguito Mazzitelli, in occasione del secondo gol neroverde. Prestazione superlativa di Paolo Cannavaro, ineccepibile. Sfortuna per i pali centrati, da Mertens su calcio di punizione alla Zico, e di Insigne che ha stravolto le leggi della fisica, vedendo uscire il suo fendente dopo un clamoroso legno interno. Al di là degli episodi, la partita bisognava vincerla ad ogni costo. A dir la verità, il Napoli, con calma, stava dimostrando di saper aspettare il momento giusto per colpire. E così è stato. Il gol di Mertens di testa, su assist di Callejon, ne è la dimostrazione piena. E a tal proposito credo che sia giusto soffermarci su un'immagine: segna il belga, su assist al bacio di Callejon, ed esulta manifestando tutta la rabbia che aveva in corpo. Poi si rivolge ai tifosi del Napoli presenti in tribuna e batte la mano destra sul petto. Le parole della vigilia, di Aurelio De Laurentiis, devono aver fatto breccia nel cuore dell'attaccante numero 14. Problemi familiari a parte, io ci ho visto tutta la voglia di chi a Napoli vuole restare, dopo i 21 gol siglati, e vuole farlo da protagonista. In poche parole: c'è tanta voglia di rinnovo. I colloqui con gli avvocati dell'attaccante proseguono, indizio che lascia pensare che non sia poi così decisiva la volontà di Katrin, altrimenti non si sarebbe intavolato alcun discorso a priori. Si lavora per un quadriennale da 4 milioni a stagione più bonus ed una clausola rescissoria non troppo alta, snodo cruciale delle considerazioni delle ultime settimane tra le parti. Per un Mertens che segna, c'è un Milik che ritrova la rete. Il polacco ha fatto sapere che non esiste alcun dualismo con il falso nueve azzurro. Ben venga la concorrenza. La strada verso il secondo posto resta ardua, ma nelle prossime tre partite potrebbe succedere di tutto, con la Roma impegnata contro Lazio, Juventus e Milan. Tutto molto interessante, direbbe Rovazzi. Certamente, ma solo se il Napoli riprende a vincere e non scivola più nelle prossime 5 finali.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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24/04/2024 - 22:38

NAPOLI - Il pari col Sassuolo lascia l'amaro in bocca per tre motivi: il rigore non dato da Damato, nel primo tempo, per fallo di Dell'Orco su Mertens, per l'errore macroscopico di Hamsik che ha mandato in gol Berardi e per l'errore di Strinic prima, reo di aver concesso una punizione inutile agli avversari, e di Jorginho poi, che non ha seguito Mazzitelli, in occasione del secondo gol neroverde. Prestazione superlativa di Paolo Cannavaro, ineccepibile. Sfortuna per i pali centrati, da Mertens su calcio di punizione alla Zico, e di Insigne che ha stravolto le leggi della fisica, vedendo uscire il suo fendente dopo un clamoroso legno interno. Al di là degli episodi, la partita bisognava vincerla ad ogni costo. A dir la verità, il Napoli, con calma, stava dimostrando di saper aspettare il momento giusto per colpire. E così è stato. Il gol di Mertens di testa, su assist di Callejon, ne è la dimostrazione piena. E a tal proposito credo che sia giusto soffermarci su un'immagine: segna il belga, su assist al bacio di Callejon, ed esulta manifestando tutta la rabbia che aveva in corpo. Poi si rivolge ai tifosi del Napoli presenti in tribuna e batte la mano destra sul petto. Le parole della vigilia, di Aurelio De Laurentiis, devono aver fatto breccia nel cuore dell'attaccante numero 14. Problemi familiari a parte, io ci ho visto tutta la voglia di chi a Napoli vuole restare, dopo i 21 gol siglati, e vuole farlo da protagonista. In poche parole: c'è tanta voglia di rinnovo. I colloqui con gli avvocati dell'attaccante proseguono, indizio che lascia pensare che non sia poi così decisiva la volontà di Katrin, altrimenti non si sarebbe intavolato alcun discorso a priori. Si lavora per un quadriennale da 4 milioni a stagione più bonus ed una clausola rescissoria non troppo alta, snodo cruciale delle considerazioni delle ultime settimane tra le parti. Per un Mertens che segna, c'è un Milik che ritrova la rete. Il polacco ha fatto sapere che non esiste alcun dualismo con il falso nueve azzurro. Ben venga la concorrenza. La strada verso il secondo posto resta ardua, ma nelle prossime tre partite potrebbe succedere di tutto, con la Roma impegnata contro Lazio, Juventus e Milan. Tutto molto interessante, direbbe Rovazzi. Certamente, ma solo se il Napoli riprende a vincere e non scivola più nelle prossime 5 finali.

 

 

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