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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, due gol con la testa già a Torino dove andrà cordialmente ignorato "El Traditor"
27.10.2016 19:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un primo tempo quasi da sonno, con qualche guizzo sporadico di Mertens, Insigne, Callejon e Allan, un secondo tempo più concreto, con le reti del folletto belga e di Chiriches, autore quest'ultimo di una prestazione notevole anche in difesa. Non il solito Napoli entusiasmante e spumeggiante, ma un gruppo cinico che fa il giusto indispensabile. Proprio come non piace a Sarri, che nel post partita ha rimarcato il rischio di gestire il risultato senza chiudere prima la partita. Di fronte un Empoli ordinato, ma che non fa gol e fatica a tirarsi fuori dal digiuno ad oltranza sotto porta. Mi ha colpito Martusciello, che ha detto di "vergognarsi" per il dato relativo ai gol fatti: soltanto due. Bisognava vincere e il Napoli l'ha fatto, riguadagnando il terzo posto e scavalcando così il Milan, spietato contro la Juventus, spompato contro il Genoa. Non è stata una bellissima partita, la sensazione che ho avuto è che perfino le esultanze per i due gol fossero un preludio inconscio alla sfida dello Juventus Stadium di sabato sera. Di fronte, per la prima volta, "El Traditor", proprio quello lì, che l'anno scorso ha segnato 36 reti per poi passare all'altra sponda. Scelte, per carità. Personalmente l'ho attaccato non per aver lasciato il club, ma per come ha tradito ed ha abbandonato i tifosi che lo avevano idolatrato, senza una parola, senza un saluto. In silenzio, di nascosto, per poi comparire magicamente il giorno della presentazione a Torino, tutto sudato e senza argomenti, chiedendo scusa a Sarri per non aver proferito nemmeno una parola. E proprio il tecnico, in Press Conference, lo ha ribadito: è come un figlio che ha sbagliato e ci ha fatto arrabbiare molto. Però ora basta, ignoriamolo cordialmente. Come ha detto Mertens, in campo non ci sono amici. Senza Gabbiadini e Milik, in questo momento l'uomo in più è proprio il belga che, con l'aiuto di Insigne e Callejon, sta provando a fare il "bomber" con discreti risultati. La Juve ha dimostrato di non essere invincibile contro le milanesi, al Napoli il compito di timbrare il cartellino. Con un Pepe Reina in più, autore di due parate super contro i toscani. E poi, come si dice in questi casi, la sfera è rotonda. Può succedere di tutto, non c'è nulla da perdere.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, due gol con la testa già a Torino dove andrà cordialmente ignorato "El Traditor"

di Napoli Magazine

27/10/2024 - 19:45

NAPOLI - Un primo tempo quasi da sonno, con qualche guizzo sporadico di Mertens, Insigne, Callejon e Allan, un secondo tempo più concreto, con le reti del folletto belga e di Chiriches, autore quest'ultimo di una prestazione notevole anche in difesa. Non il solito Napoli entusiasmante e spumeggiante, ma un gruppo cinico che fa il giusto indispensabile. Proprio come non piace a Sarri, che nel post partita ha rimarcato il rischio di gestire il risultato senza chiudere prima la partita. Di fronte un Empoli ordinato, ma che non fa gol e fatica a tirarsi fuori dal digiuno ad oltranza sotto porta. Mi ha colpito Martusciello, che ha detto di "vergognarsi" per il dato relativo ai gol fatti: soltanto due. Bisognava vincere e il Napoli l'ha fatto, riguadagnando il terzo posto e scavalcando così il Milan, spietato contro la Juventus, spompato contro il Genoa. Non è stata una bellissima partita, la sensazione che ho avuto è che perfino le esultanze per i due gol fossero un preludio inconscio alla sfida dello Juventus Stadium di sabato sera. Di fronte, per la prima volta, "El Traditor", proprio quello lì, che l'anno scorso ha segnato 36 reti per poi passare all'altra sponda. Scelte, per carità. Personalmente l'ho attaccato non per aver lasciato il club, ma per come ha tradito ed ha abbandonato i tifosi che lo avevano idolatrato, senza una parola, senza un saluto. In silenzio, di nascosto, per poi comparire magicamente il giorno della presentazione a Torino, tutto sudato e senza argomenti, chiedendo scusa a Sarri per non aver proferito nemmeno una parola. E proprio il tecnico, in Press Conference, lo ha ribadito: è come un figlio che ha sbagliato e ci ha fatto arrabbiare molto. Però ora basta, ignoriamolo cordialmente. Come ha detto Mertens, in campo non ci sono amici. Senza Gabbiadini e Milik, in questo momento l'uomo in più è proprio il belga che, con l'aiuto di Insigne e Callejon, sta provando a fare il "bomber" con discreti risultati. La Juve ha dimostrato di non essere invincibile contro le milanesi, al Napoli il compito di timbrare il cartellino. Con un Pepe Reina in più, autore di due parate super contro i toscani. E poi, come si dice in questi casi, la sfera è rotonda. Può succedere di tutto, non c'è nulla da perdere.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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