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L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Napoli, mai una gioia, un'altra stecca, Osimhen vola ma la differenza la fa Cannavaro che non sbaglia i cambi"
07.05.2024 23:57 di Napoli Magazine

NAPOLI - Niente da fare. Ad Udine un altro punto che non serva a nulla e continua ad inchiodare il Napoli all'ottavo posto, con 5 punti di ritardo dalla Lazio settima. Una stagione a dir poco fallimentare, inutile girarci intorno. Ciò che dispiace, a tre giornate dal termine del campionato, è assistere ad un clima di quasi totale indifferenza, soprattutto quando si prende gol. Riavvolgiamo però il nastro. Nel primo tempo, a reti bianche, i nuovi innesti Cajuste e Lindstrom, unitamente all'immobilismo di Anguissa, hanno mandato la fase offensiva totalmente alle ortiche, con Osimhen totalmente isolato (senza un pallone toccato) e Lobotka a predicare nel buio. Nella ripresa, dopo la fiammata di Osimhen, spiccato letteralmente in volo poco prima di indirizzare di testa la palla in rete su perfetto assist di Politano (azione innescata da Di Lorenzo con intelligenza), si era avuta quasi la sensazione che la partita si stesse incanalando nel verso giusto. Tant'è che il raddoppio di Osimhen, annullato per lieve posizione di fuorigioco dal VAR (peccato per il piccolo ritardo nell'assist di Lobotka), aveva quasi illuso tutti. Ed invece? L'apatia. I cambi errati di Calzona, Cajuste tolto nel momento in cui stava lievemente migliorando per dare spazio ad un non pervenuto Traorè, gli ingressi in extremis (e pertanto inconcludenti) di Simeone e Ngonge, e soprattutto una fase difensiva horror, con Olivera scalato malissimo su Kristensen e Ostigard a vuoto su Success hanno completato il quadro della rimonta friulana. Bravo Cannavaro con gli innesti di Davis e per l'appunto di Success a smuovere le acque, ed a questo punto mi chiedo se Fabio non avesse potuto dare qualcosa in più rispetto ai tre allenatori che si sono succeduti senza sussulti negli ultimi mesi. Mai una gioia, comunque, nemmeno un pizzico di fortuna. Quest'anno calcistico va mandato presto in archivio, e per fortuna restano soltanto tre "friendly match" in calendario, poi via al nuovo corso, senza badare al risparmio (me lo auguro). Urge una scossa di un certo livello! Ben venga Conte, o anche Sarri, mentre non entusiasmano (per empatia) Pioli, Italiano e Gasperini. Ma una telefonata a De Zerbi, no? Meglio concentrarsi sul futuro!

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Napoli, mai una gioia, un'altra stecca, Osimhen vola ma la differenza la fa Cannavaro che non sbaglia i cambi"

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07/05/2024 - 23:57

NAPOLI - Niente da fare. Ad Udine un altro punto che non serva a nulla e continua ad inchiodare il Napoli all'ottavo posto, con 5 punti di ritardo dalla Lazio settima. Una stagione a dir poco fallimentare, inutile girarci intorno. Ciò che dispiace, a tre giornate dal termine del campionato, è assistere ad un clima di quasi totale indifferenza, soprattutto quando si prende gol. Riavvolgiamo però il nastro. Nel primo tempo, a reti bianche, i nuovi innesti Cajuste e Lindstrom, unitamente all'immobilismo di Anguissa, hanno mandato la fase offensiva totalmente alle ortiche, con Osimhen totalmente isolato (senza un pallone toccato) e Lobotka a predicare nel buio. Nella ripresa, dopo la fiammata di Osimhen, spiccato letteralmente in volo poco prima di indirizzare di testa la palla in rete su perfetto assist di Politano (azione innescata da Di Lorenzo con intelligenza), si era avuta quasi la sensazione che la partita si stesse incanalando nel verso giusto. Tant'è che il raddoppio di Osimhen, annullato per lieve posizione di fuorigioco dal VAR (peccato per il piccolo ritardo nell'assist di Lobotka), aveva quasi illuso tutti. Ed invece? L'apatia. I cambi errati di Calzona, Cajuste tolto nel momento in cui stava lievemente migliorando per dare spazio ad un non pervenuto Traorè, gli ingressi in extremis (e pertanto inconcludenti) di Simeone e Ngonge, e soprattutto una fase difensiva horror, con Olivera scalato malissimo su Kristensen e Ostigard a vuoto su Success hanno completato il quadro della rimonta friulana. Bravo Cannavaro con gli innesti di Davis e per l'appunto di Success a smuovere le acque, ed a questo punto mi chiedo se Fabio non avesse potuto dare qualcosa in più rispetto ai tre allenatori che si sono succeduti senza sussulti negli ultimi mesi. Mai una gioia, comunque, nemmeno un pizzico di fortuna. Quest'anno calcistico va mandato presto in archivio, e per fortuna restano soltanto tre "friendly match" in calendario, poi via al nuovo corso, senza badare al risparmio (me lo auguro). Urge una scossa di un certo livello! Ben venga Conte, o anche Sarri, mentre non entusiasmano (per empatia) Pioli, Italiano e Gasperini. Ma una telefonata a De Zerbi, no? Meglio concentrarsi sul futuro!

Antonio Petrazzuolo

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