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MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Napoli, le trattative in corso sono due: Berardi e Vrsaljko, per il resto occhio alla "sindrome Zinchenko"
25.11.2017 17:46 di Napoli Magazine

NAPOLI - La sfida che attende il Napoli a Udine si scrive trasferta da tre punti ma si legge crocevia che di punti ne vale sei. Dopo la bella prestazione contro lo Shakhtar che tiene ancora in vita gli azzurri in Champions, c'è da portare a casa la vittoria contro i friulani per arrivare poi venerdì prossimo alla "madre" di tutte le battaglie nelle migliori condizioni possibili. Il mercato invernale già impazza ma il Napoli adesso è chiamato a stringere i denti e dare tutto da qui a fine dicembre per provare a imprimere il primo strappo. Poi pure Juventus e Inter avranno lo scontro diretto e qualcuno dovrà pagare dazio a vantaggio degli azzurri. A Udine aspettiamoci la solita accoglienza con i bianconeri che giocheranno contro il Napoli come fosse per loro una finale. Gennaio incombe e in questi giorni ho la sensazione che quando si parla delle operazioni che farà il Napoli stia prendendo piede la "sindrome di Zinchenko". E' la sindrome di quelli che in estate avevano dato per fatto il passaggio in maglia azzurra di gente come l'ucraino del Manchester City o prima ancora di Neto che non erano nemmeno nei radar della società partenopea, non venivano trattati da Giuntoli e meno che mai piacevano a Sarri. I vari Jo, Masuako, Aaron, e altri ancora sono nomi proposti o sponsorizzati da agenti e intermediari mentre Giuntoli sta lavorando su obiettivi ben differenti. Le trattative in corso sono due: Vrsaljko e Berardi: il resto è contorno mediatico. Con il croato c'è l'accordo per un quinquennale ma si tratta di convincere l'Atletico ad abbassare le pretese. Gli spagnoli chiedono 20 milioni, cifra spropositata, Adl invece non vuole andare oltre i 15/16 milioni. L'esterno è fuori dai piani tecnici del club iberico. La novità che mi risulta è che Simeone ha dato l'ok alla cessione di Vrsaljko. C'è ottimismo per la stretta finale, la sensazione è che nei prossimi giorni i due club si verranno incontro a metà strada sul costo del cartellino. In attacco Giuntoli vuole subito Mimmo Berardi, e lo aveva praticamente già preso in estate quando - lo avevamo detto - il giocatore era d'accordo per il passaggio al Napoli ma venne stoppato dalle pretese sconsiderate di Squinzi che valutava la punta 45 milioni. In quel frangente a far saltare la trattativa contribuì anche la scelta di Zapata che ha preferito la Sampdoria al Sassuolo e allora è venuta a mancare una contropartita di livello per convincere gli emiliani ad abbassare il prezzo. Ora la musica è cambiata e il Sassuolo non può più chiedere la luna, lo stesso Berardi è entrato nell'ordine di idee che il suo ciclo con gli emiliani è arrivato al capolinea. Sarri ha dato il placet all'operazione perché considera Berardi l'ideale vice Mertens e può fare anche l'esterno. Alla fine lo scenario ideale è quello dell'arrivo di Berardi con il recupero graduale di Milik, che Sarri vuole comunque tenere in squadra. Il Napoli mette sul tavolo delle trattative con il Sassuolo soldi più Giaccherini e Tonelli. La verità esatta va oltre le smentite di rito di queste ore, che fanno parte del gioco: c'è accordo totale tra il Napoli e Berardi mentre non è stata ancora presentata l'offerta definitiva a Squinzi. Non è nemmeno da escludere che nell'affare possa rientrare Inglese, sul quale Sarri ha emesso la sentenza: può restare al Chievo sino a giugno, altrimenti a Napoli farà sei mesi di panchina come Pavoletti anche perché è del tutto evidente a chiunque come il Napoli che gioca alla playstation non possa reinventarsi un gioco a febbraio, in piena lotta scudetto, e passare dalla sera alla mattina al vecchio lancio lungo e palla alta. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Napoli, le trattative in corso sono due: Berardi e Vrsaljko, per il resto occhio alla "sindrome Zinchenko"

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NAPOLI - La sfida che attende il Napoli a Udine si scrive trasferta da tre punti ma si legge crocevia che di punti ne vale sei. Dopo la bella prestazione contro lo Shakhtar che tiene ancora in vita gli azzurri in Champions, c'è da portare a casa la vittoria contro i friulani per arrivare poi venerdì prossimo alla "madre" di tutte le battaglie nelle migliori condizioni possibili. Il mercato invernale già impazza ma il Napoli adesso è chiamato a stringere i denti e dare tutto da qui a fine dicembre per provare a imprimere il primo strappo. Poi pure Juventus e Inter avranno lo scontro diretto e qualcuno dovrà pagare dazio a vantaggio degli azzurri. A Udine aspettiamoci la solita accoglienza con i bianconeri che giocheranno contro il Napoli come fosse per loro una finale. Gennaio incombe e in questi giorni ho la sensazione che quando si parla delle operazioni che farà il Napoli stia prendendo piede la "sindrome di Zinchenko". E' la sindrome di quelli che in estate avevano dato per fatto il passaggio in maglia azzurra di gente come l'ucraino del Manchester City o prima ancora di Neto che non erano nemmeno nei radar della società partenopea, non venivano trattati da Giuntoli e meno che mai piacevano a Sarri. I vari Jo, Masuako, Aaron, e altri ancora sono nomi proposti o sponsorizzati da agenti e intermediari mentre Giuntoli sta lavorando su obiettivi ben differenti. Le trattative in corso sono due: Vrsaljko e Berardi: il resto è contorno mediatico. Con il croato c'è l'accordo per un quinquennale ma si tratta di convincere l'Atletico ad abbassare le pretese. Gli spagnoli chiedono 20 milioni, cifra spropositata, Adl invece non vuole andare oltre i 15/16 milioni. L'esterno è fuori dai piani tecnici del club iberico. La novità che mi risulta è che Simeone ha dato l'ok alla cessione di Vrsaljko. C'è ottimismo per la stretta finale, la sensazione è che nei prossimi giorni i due club si verranno incontro a metà strada sul costo del cartellino. In attacco Giuntoli vuole subito Mimmo Berardi, e lo aveva praticamente già preso in estate quando - lo avevamo detto - il giocatore era d'accordo per il passaggio al Napoli ma venne stoppato dalle pretese sconsiderate di Squinzi che valutava la punta 45 milioni. In quel frangente a far saltare la trattativa contribuì anche la scelta di Zapata che ha preferito la Sampdoria al Sassuolo e allora è venuta a mancare una contropartita di livello per convincere gli emiliani ad abbassare il prezzo. Ora la musica è cambiata e il Sassuolo non può più chiedere la luna, lo stesso Berardi è entrato nell'ordine di idee che il suo ciclo con gli emiliani è arrivato al capolinea. Sarri ha dato il placet all'operazione perché considera Berardi l'ideale vice Mertens e può fare anche l'esterno. Alla fine lo scenario ideale è quello dell'arrivo di Berardi con il recupero graduale di Milik, che Sarri vuole comunque tenere in squadra. Il Napoli mette sul tavolo delle trattative con il Sassuolo soldi più Giaccherini e Tonelli. La verità esatta va oltre le smentite di rito di queste ore, che fanno parte del gioco: c'è accordo totale tra il Napoli e Berardi mentre non è stata ancora presentata l'offerta definitiva a Squinzi. Non è nemmeno da escludere che nell'affare possa rientrare Inglese, sul quale Sarri ha emesso la sentenza: può restare al Chievo sino a giugno, altrimenti a Napoli farà sei mesi di panchina come Pavoletti anche perché è del tutto evidente a chiunque come il Napoli che gioca alla playstation non possa reinventarsi un gioco a febbraio, in piena lotta scudetto, e passare dalla sera alla mattina al vecchio lancio lungo e palla alta. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

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