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MERCATO - Ciro Venerato scrive su "NM": "ADL blocchi Sarri, il suo Maradona: le strade non sono poi così lontane: tutti i retroscena"
10.05.2018 10:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Perso lo scudetto De Laurentiis non puo’ smarrire anche il tiki taka di Sarri. Svanito il tricolore sarebbe esiziale cedere i migliori. Tutto in pochi giorni. Napoli e il Napoli si giocano nel presente l’immediato futuro. Il patron faccia 2 passi avanti, forse il tecnico ne fara’ uno indietro, mutando idee e strategie. Il toscano vorrebbe chiudere il 20 maggio il suo ciclo. E’ un’idea, non una certezza. Spetta al maggior azionista insinuarsi tra le pieghe dei suoi dubbi per cercare di arrestare un divorzio ancora evitabile. Certo, la strada e’ piena di curve, ma va cercato il rettilineo. Sarri e’ prigioniero di una clausola onerosa che non rende semplice il suo mercato. Il Chelsea non e’ un chiacchiericcio. I suoi uomini (agente e intermediari) hanno visto piu’ volte i dirigenti inglesi. Ma Sarri non e’ solo nella lista dei blues. Luis Enrique e’ un candidato autorevole, senza resettare l’oneroso stipendio di Conte e la relativa buonuscita (40 milioni di euro lordi). Zenith, Monaco e Totthenam altre tentazioni. Ma siamo ancora ai sussurri: arriveranno le grida? Proprio per questi motivi De Laurentiis ha il diritto-dovere di sondare l’umore del compagno Maurizio. Rimuovere alcuni equivoci e solleticarlo con stipendio e strategie. Partiamo dalla vil pecunia. Sarri negli ultimi 2 anni ha guadagnato quasi un terzo di Spalletti e 100mila euro in meno di Mihajlovic (sulla parte fissa, bonus esclusi). Intende recuperare in parte quanto perso. De Laurentiis vorrebbe raddoppiargli lo stipendio (arrivando a 2.8, piu’ o meno) irrorando di bonus il resto del contratto. Suppongo che Maurizio si aspetti una base economica ben piu’ alta (almeno 4) oltre i soliti incentivi relativi ai successi stagionali e alla qualificazione in Champions. C’e’ poi il discorso tecnico. Il toscano chiede la riconferma dei migliori. Puo’ rassegnarsi a perderne due (uno gia’ e’ andato via: Reina) non certo 6 o 7. Anche in questo caso spetta alla proprieta’ rassicurarlo, guarendo i possibili mal di pancia dei big, allettati da stipendi piu’ importanti. Sarri parte da un presupposto. Non puoi sognare lo scudetto se resti con il quinto monte ingaggi della serie A. Basta equiparare gli stipendi di tesserati che hanno reso molto meno dei giocatori azzurri. Inoltre pretende panchinari all’altezza. Giocatori esperti, non ragazzini di belle speranze. Adatti anche al suo calcio. Bello, ma non per tutti. Se tutto cio’ non fosse possibile per limiti di bilancio, o per una precisa strategia aziendale, ci sarebbe un’ultima possibilita’. Ripartire da zero ma con concetti chiari da esporre alla tifoseria. Bandita la parola scudetto, inutile vendere fumo e chiedere la luna. Questa ipotesi e’ molto piu’ remota ma non va del tutto resettata. Sarri e’ legato alla citta’. Sa di meritare il rispetto dei suoi tifosi e potrebbe anche concedere spazio ai sentimenti. Un percorso quindi tortuoso ma che De Laurentiis ha il dovere di percorrere per il bene suo e del Napoli. Scommettere su un nuovo tecnico non darebbe certezze. E non sempre tutte le ciambelle riescono col buco. E comunque quasi nessuno potrebbe garantire il calcio spettacolo proposto dal vate toscano. Io ho amato la sua idea di gioco, lontana anni luce dalla nostra storia calcistica che non sento mia e non mi appartiene. Sacchi, Wenger, Guardiola, pezzi del mio pantheon pallonaro. De Laurentiis difenda questa idea. Non so se il Napoli potra’ mai vincere uno scudetto, ma puo’ divertire dominando. Il ciclo non va azzerrato, solo migliorato. Faccia uno sforzo, sia piu’ elastico, elimini alcune zavorre che impediscono al club di crescere e blocchi Sarri, il suo Maradona.  Non illudo nessuno. La situazione non e’ delle migliori. Sarri vorrebbe andare via ma non e’ ancora all’uscio di porta. Aurelio se si ci sei: batti un colpo.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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MERCATO - Ciro Venerato scrive su "NM": "ADL blocchi Sarri, il suo Maradona: le strade non sono poi così lontane: tutti i retroscena"

di Napoli Magazine

10/05/2024 - 10:52

NAPOLI - Perso lo scudetto De Laurentiis non puo’ smarrire anche il tiki taka di Sarri. Svanito il tricolore sarebbe esiziale cedere i migliori. Tutto in pochi giorni. Napoli e il Napoli si giocano nel presente l’immediato futuro. Il patron faccia 2 passi avanti, forse il tecnico ne fara’ uno indietro, mutando idee e strategie. Il toscano vorrebbe chiudere il 20 maggio il suo ciclo. E’ un’idea, non una certezza. Spetta al maggior azionista insinuarsi tra le pieghe dei suoi dubbi per cercare di arrestare un divorzio ancora evitabile. Certo, la strada e’ piena di curve, ma va cercato il rettilineo. Sarri e’ prigioniero di una clausola onerosa che non rende semplice il suo mercato. Il Chelsea non e’ un chiacchiericcio. I suoi uomini (agente e intermediari) hanno visto piu’ volte i dirigenti inglesi. Ma Sarri non e’ solo nella lista dei blues. Luis Enrique e’ un candidato autorevole, senza resettare l’oneroso stipendio di Conte e la relativa buonuscita (40 milioni di euro lordi). Zenith, Monaco e Totthenam altre tentazioni. Ma siamo ancora ai sussurri: arriveranno le grida? Proprio per questi motivi De Laurentiis ha il diritto-dovere di sondare l’umore del compagno Maurizio. Rimuovere alcuni equivoci e solleticarlo con stipendio e strategie. Partiamo dalla vil pecunia. Sarri negli ultimi 2 anni ha guadagnato quasi un terzo di Spalletti e 100mila euro in meno di Mihajlovic (sulla parte fissa, bonus esclusi). Intende recuperare in parte quanto perso. De Laurentiis vorrebbe raddoppiargli lo stipendio (arrivando a 2.8, piu’ o meno) irrorando di bonus il resto del contratto. Suppongo che Maurizio si aspetti una base economica ben piu’ alta (almeno 4) oltre i soliti incentivi relativi ai successi stagionali e alla qualificazione in Champions. C’e’ poi il discorso tecnico. Il toscano chiede la riconferma dei migliori. Puo’ rassegnarsi a perderne due (uno gia’ e’ andato via: Reina) non certo 6 o 7. Anche in questo caso spetta alla proprieta’ rassicurarlo, guarendo i possibili mal di pancia dei big, allettati da stipendi piu’ importanti. Sarri parte da un presupposto. Non puoi sognare lo scudetto se resti con il quinto monte ingaggi della serie A. Basta equiparare gli stipendi di tesserati che hanno reso molto meno dei giocatori azzurri. Inoltre pretende panchinari all’altezza. Giocatori esperti, non ragazzini di belle speranze. Adatti anche al suo calcio. Bello, ma non per tutti. Se tutto cio’ non fosse possibile per limiti di bilancio, o per una precisa strategia aziendale, ci sarebbe un’ultima possibilita’. Ripartire da zero ma con concetti chiari da esporre alla tifoseria. Bandita la parola scudetto, inutile vendere fumo e chiedere la luna. Questa ipotesi e’ molto piu’ remota ma non va del tutto resettata. Sarri e’ legato alla citta’. Sa di meritare il rispetto dei suoi tifosi e potrebbe anche concedere spazio ai sentimenti. Un percorso quindi tortuoso ma che De Laurentiis ha il dovere di percorrere per il bene suo e del Napoli. Scommettere su un nuovo tecnico non darebbe certezze. E non sempre tutte le ciambelle riescono col buco. E comunque quasi nessuno potrebbe garantire il calcio spettacolo proposto dal vate toscano. Io ho amato la sua idea di gioco, lontana anni luce dalla nostra storia calcistica che non sento mia e non mi appartiene. Sacchi, Wenger, Guardiola, pezzi del mio pantheon pallonaro. De Laurentiis difenda questa idea. Non so se il Napoli potra’ mai vincere uno scudetto, ma puo’ divertire dominando. Il ciclo non va azzerrato, solo migliorato. Faccia uno sforzo, sia piu’ elastico, elimini alcune zavorre che impediscono al club di crescere e blocchi Sarri, il suo Maradona.  Non illudo nessuno. La situazione non e’ delle migliori. Sarri vorrebbe andare via ma non e’ ancora all’uscio di porta. Aurelio se si ci sei: batti un colpo.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

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