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MR Z - Napoli, puntiamo al bersaglio grosso senza timore!
09.02.2016 16:33 di Napoli Magazine

NAPOLI - Perfetto il titolo della Gazzetta dello Sport di lunedì: "Adesso a voi due". E' vero. Siamo rimasti da soli, Napoli e Juventus, a guardarci in tralice, di sottecchi, nella speranza, ciascuno, di cogliere nello sguardo dell'altro un piccolo segno di cedimento. Ed invece, niente. Continuiamo entrambi, imperterriti a macinare vittorie e punti in classifica, gol ed azioni, giocate spettacolari e grandi emozioni. E non c'è spazio per nessun altro che non abbia addosso una maglia azzurra o una a righe verticali bianconere. Se analizziamo la partita di sabato prossimo allo Juventus Stadium, facendo il conto della serva, risulta evidente che il Napoli non può che uscirne sereno e tranquillo. I due punti di vantaggio sono una dote importante, se non fondamentale, che non può che mettere in soggezione, direi in difficoltà, i nostri avversari. Il discorso è semplice: il Napoli può giocare per due risultati, pareggio o vittoria, mentre alla Juventus servono solo i tre punti, racimolarne uno soltanto sarebbe comunque una disfatta. Tuttavia a mano a mano che si avvicina il grande giorno mi rendo sempre più conto che l'atteggiamento che gli azzurri devono tenere sabato sera deve assolutamente essere quello di una squadra che non fa conti di alcun genere, che scende in campo per imporre il proprio gioco, per vincere, senza tentennamenti, senza se e senza ma. E ciò vale per diversi ordini di motivi. Innanzitutto perché il Napoli è una squadra forte, addirittura irresistibile, quando ha in mano il pallino del gioco. Se lascia l'iniziativa in mano all'avversario diventa 'normale', in certi casi può perfino rivelarsi debole. Dunque è necessaria allo Juventus Stadium quella sfrontatezza, quella faccia tosta, quell'atteggiamento sfacciato, spudorato, irriverente, che d'altronde è tipico della nostra cultura e che tante volte ci ha tirato fuori dai guai e che in tante occasioni ci ha fatto perfino eroi. E c'è un altra questione da tenere in conto. La partita non è decisiva per il campionato si affanno a dire un po' tutti. Ma questo è vero soltanto in caso di affermazione della Juventus o di pareggio. Invece se il Napoli agguantasse la vittoria a Torino si metterebbe a cinque punti di distanza dall'avversaria che, in realtà, sarebbero sei perché la Juventus tanti ne dovrebbe recuperare per vincere lo scudetto in quanto in caso di parità a fine torneo il Napoli prevarrebbe per la classifica degli scontri diretti. Ed allora, perché non tentarci fino in fondo? Perché non pensare di dare lo scossone decisivo al campionato? Il ruolino di marcia impressionante della Juventus conta, ma solo fino ad un certo punto. I bianconeri ne hanno vinte 14 di seguito, è vero, ma non hanno mai avuto di fronte un avversario come il Napoli che nella gara d'andata dimostrò di poter dominare e di non far fare ai bianconeri il gioco che preferiscono. Dunque, vada come vada, puntiamo al bersaglio grosso. E se le cose dovessero andare male non ci porteremo dentro il rimorso per non averci neppure tentato.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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09/02/2024 - 16:33

NAPOLI - Perfetto il titolo della Gazzetta dello Sport di lunedì: "Adesso a voi due". E' vero. Siamo rimasti da soli, Napoli e Juventus, a guardarci in tralice, di sottecchi, nella speranza, ciascuno, di cogliere nello sguardo dell'altro un piccolo segno di cedimento. Ed invece, niente. Continuiamo entrambi, imperterriti a macinare vittorie e punti in classifica, gol ed azioni, giocate spettacolari e grandi emozioni. E non c'è spazio per nessun altro che non abbia addosso una maglia azzurra o una a righe verticali bianconere. Se analizziamo la partita di sabato prossimo allo Juventus Stadium, facendo il conto della serva, risulta evidente che il Napoli non può che uscirne sereno e tranquillo. I due punti di vantaggio sono una dote importante, se non fondamentale, che non può che mettere in soggezione, direi in difficoltà, i nostri avversari. Il discorso è semplice: il Napoli può giocare per due risultati, pareggio o vittoria, mentre alla Juventus servono solo i tre punti, racimolarne uno soltanto sarebbe comunque una disfatta. Tuttavia a mano a mano che si avvicina il grande giorno mi rendo sempre più conto che l'atteggiamento che gli azzurri devono tenere sabato sera deve assolutamente essere quello di una squadra che non fa conti di alcun genere, che scende in campo per imporre il proprio gioco, per vincere, senza tentennamenti, senza se e senza ma. E ciò vale per diversi ordini di motivi. Innanzitutto perché il Napoli è una squadra forte, addirittura irresistibile, quando ha in mano il pallino del gioco. Se lascia l'iniziativa in mano all'avversario diventa 'normale', in certi casi può perfino rivelarsi debole. Dunque è necessaria allo Juventus Stadium quella sfrontatezza, quella faccia tosta, quell'atteggiamento sfacciato, spudorato, irriverente, che d'altronde è tipico della nostra cultura e che tante volte ci ha tirato fuori dai guai e che in tante occasioni ci ha fatto perfino eroi. E c'è un altra questione da tenere in conto. La partita non è decisiva per il campionato si affanno a dire un po' tutti. Ma questo è vero soltanto in caso di affermazione della Juventus o di pareggio. Invece se il Napoli agguantasse la vittoria a Torino si metterebbe a cinque punti di distanza dall'avversaria che, in realtà, sarebbero sei perché la Juventus tanti ne dovrebbe recuperare per vincere lo scudetto in quanto in caso di parità a fine torneo il Napoli prevarrebbe per la classifica degli scontri diretti. Ed allora, perché non tentarci fino in fondo? Perché non pensare di dare lo scossone decisivo al campionato? Il ruolino di marcia impressionante della Juventus conta, ma solo fino ad un certo punto. I bianconeri ne hanno vinte 14 di seguito, è vero, ma non hanno mai avuto di fronte un avversario come il Napoli che nella gara d'andata dimostrò di poter dominare e di non far fare ai bianconeri il gioco che preferiscono. Dunque, vada come vada, puntiamo al bersaglio grosso. E se le cose dovessero andare male non ci porteremo dentro il rimorso per non averci neppure tentato.

 

 

Mario Zaccaria

 

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