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MR Z - Napoli, Zuniga è il miglior esterno a disposizione, Soriano sarebbe servito a poco
01.09.2015 14:07 di Napoli Magazine

NAPOLI - Occorre una premessa. La notizia dell'ingaggio di Soriano mi aveva lasciato a dir poco perplesso. Non avrei capito la logica di questo acquisto, visto che il sampdoriano è un trequartista ed il Napoli in questo finale di calciomercato avrebbe avuto la necessità di rinforzarsi in ben altri settori. Il ruolo di Soriano è già abbondantemente coperto da Insigne ed El Kaddouri e si sarebbe trattato di 12 milioni di euro spesi inutilmente (senza contare il prestito di Zuniga che sarebbe stato ceduto, immagino, per puntiglio visto che, sul piano tecnico, è sicuramente il miglior esterno di difesa disponibile, superiore di gran lunga a Maggio, Hysaj, Ghoulam e Strinic). Il disegno del Napoli è saltato clamorosamente nei minuti finali del mercato e temo fortemente che la società azzurra esca da questa vicenda con un crollo verticale della sua credibilità. Come sia possibile per una società di primo livello del calcio nazionale ed internazionale arrivare all'ultimo secondo di mercato con il cuore in gola ed il fiato corto e non riuscire a mettere a posto le carte in tempo utile è un mistero che sarà difficile da svelare. Il mercato si è chiuso ieri sera ma era cominciato ancor prima che finisse il campionato della scorsa stagione. Ci sarebbe stato tutto il tempo di programmare e di chiudere qualsiasi trattativa senza dover arrivare all'ultimo minuto dell'ultimo giorno. Purtroppo, però, il Napoli ogni volta che si deve fare un contratto con questa stucchevole e noiosa storia dei diritti d'immagine fa perdere la pazienza anche ai diretti interessati, vale a dire a calciatori, procuratori e società. Insomma non se ne può più e la vicenda del mancato arrivo di Soriano (che a mio giudizio potrebbe essere in assoluto più un bene che un male) in queste ore sta facendo ricadere sulla società commenti caustici ed ironie di cui non avremmo avuto alcun bisogno. Ma il Napoli delle meraviglie non finisce qui. Dico Napoli delle meraviglie non nel senso che si tratti di una squadra irresistibile, fantasmagorica, insuperabile, quanto, piuttosto, per il fatto che oltre alle brutte figure fatte dalla società in sede di campagna acquisti, c'è anche un altro fattore che riguarda la squadra e che desta un grande stupore. L' elemento di sorpresa non è tanto la sconfitta con il Sassuolo o il pareggio interno con la Sampdoria, quanto piuttosto il fatto che la squadra abbia dimostrato di essere in grandi difficoltà sul piano atletico. Mi domando: è mai possibile che in un'epoca in cui nel calcio professionistico e in particolare quello di serie A nulla viene lasciato al caso, una squadra come il Napoli arrivi, dopo un mese e mezzo di preparazione, in condizioni quasi pietose all'appuntamento con il campionato e con le competizioni ufficiali? Come mai il preparatore atletico e l'allenatore non hanno calcolato tutto ciò e non sono stati in grado di far presentare la squadra ai nastri di partenza della stagione agonistica nelle migliori condizioni possibili? Nella prima giornata di campionato con il Sassuolo il Napoli è durato un quarto d'ora abbondante. L'altro ieri, al San Paolo con la Sampdoria, la tenuta della squadra è migliorata, arrivando a 45 minuti. Nell'intervallo si è spenta la luce e, sul piano atletico, gli azzurri sono nuovamente crollati. Se tutto ciò non dipendesse dal caso ma fosse frutto di un calcolo e si trattasse dell'esito di uno studio approfondito, la meraviglia sarebbe ancora maggiore. Esistono infatti nel calcio moderno tantissime squadre che, grazie ad una preparazione atletica mirata, cominciano la stagione in condizioni di forma smagliante e la concludono alla stessa maniera. Il Napoli, invece, arranca, sbuffa, cerca di evitare per quanto possibile di essere messo sotto dall'avversario, ma ancora non ci siamo, come dimostra chiaramente il secondo tempo della partita con la Sampdoria. Un altro motivo di meraviglia deriva dal calcio mercato. Il Napoli, non scopriamo nulla di nuovo, da due stagioni almeno ha grossi problemi difensivi e la debolezza di questo reparto ha contribuito in maniera decisiva a provocare sotto la gestione di Benitez la mancata qualificazione alla Champions League. Anche a centrocampo si erano manifestate negli ultimi tempi delle situazioni critiche alle quali andava sicuramente posto rimedio. Ebbene il Napoli in questa campagna di compravendita ha fatto tutto tranne che rafforzarsi nel punto di debolezza principale, vale a dire in difesa. L'unico movimento che e stato attuato ha riguardato la cessione di Britos e l'ingaggio di Chiriches. Stando a quello che si è visto nelle prime uscite stagionali, non mi sembra che il bilancio sia estremamente favorevole. Il valore del rumeno, grosso modo, è lo stesso di quello dell'uruguaiano trasferitosi in Premier League. Fino all'ultimo momento del calciomercato, conclusosi alle 23 di ieri, mi sarei aspettato che il Napoli facesse carte false per rinforzarsi in difesa. Invece tutte le energie di Giuntoli si sono concentrate per l'acquisto di Soriano, poi svanito sul filo di lana, un calciatore che sicuramente è bravissimo ma che sarebbe andato ad occupare un ruolo nel quale il Napoli è già coperto. Non sarebbe stato meglio impiegare i 12 che si volevano spendere per il doriano per trattare un difensore centrale di prima fascia che avrebbe potuto cambiare, con la sua presenza, i connotati della retroguardia azzurra? Insomma non mi è chiara la logica che ha ispirato il calciomercato del Napoli. Spendere poco lo posso anche capire, ma spendere male mi lascia francamente perplesso. Spendere poco e male come ha fatto il Napoli ha addirittura in sé qualcosa di diabolico. E allora non ci resta che affidarci alla fede. Speriamo bene.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MR Z - Napoli, Zuniga è il miglior esterno a disposizione, Soriano sarebbe servito a poco

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01/09/2024 - 14:07

NAPOLI - Occorre una premessa. La notizia dell'ingaggio di Soriano mi aveva lasciato a dir poco perplesso. Non avrei capito la logica di questo acquisto, visto che il sampdoriano è un trequartista ed il Napoli in questo finale di calciomercato avrebbe avuto la necessità di rinforzarsi in ben altri settori. Il ruolo di Soriano è già abbondantemente coperto da Insigne ed El Kaddouri e si sarebbe trattato di 12 milioni di euro spesi inutilmente (senza contare il prestito di Zuniga che sarebbe stato ceduto, immagino, per puntiglio visto che, sul piano tecnico, è sicuramente il miglior esterno di difesa disponibile, superiore di gran lunga a Maggio, Hysaj, Ghoulam e Strinic). Il disegno del Napoli è saltato clamorosamente nei minuti finali del mercato e temo fortemente che la società azzurra esca da questa vicenda con un crollo verticale della sua credibilità. Come sia possibile per una società di primo livello del calcio nazionale ed internazionale arrivare all'ultimo secondo di mercato con il cuore in gola ed il fiato corto e non riuscire a mettere a posto le carte in tempo utile è un mistero che sarà difficile da svelare. Il mercato si è chiuso ieri sera ma era cominciato ancor prima che finisse il campionato della scorsa stagione. Ci sarebbe stato tutto il tempo di programmare e di chiudere qualsiasi trattativa senza dover arrivare all'ultimo minuto dell'ultimo giorno. Purtroppo, però, il Napoli ogni volta che si deve fare un contratto con questa stucchevole e noiosa storia dei diritti d'immagine fa perdere la pazienza anche ai diretti interessati, vale a dire a calciatori, procuratori e società. Insomma non se ne può più e la vicenda del mancato arrivo di Soriano (che a mio giudizio potrebbe essere in assoluto più un bene che un male) in queste ore sta facendo ricadere sulla società commenti caustici ed ironie di cui non avremmo avuto alcun bisogno. Ma il Napoli delle meraviglie non finisce qui. Dico Napoli delle meraviglie non nel senso che si tratti di una squadra irresistibile, fantasmagorica, insuperabile, quanto, piuttosto, per il fatto che oltre alle brutte figure fatte dalla società in sede di campagna acquisti, c'è anche un altro fattore che riguarda la squadra e che desta un grande stupore. L' elemento di sorpresa non è tanto la sconfitta con il Sassuolo o il pareggio interno con la Sampdoria, quanto piuttosto il fatto che la squadra abbia dimostrato di essere in grandi difficoltà sul piano atletico. Mi domando: è mai possibile che in un'epoca in cui nel calcio professionistico e in particolare quello di serie A nulla viene lasciato al caso, una squadra come il Napoli arrivi, dopo un mese e mezzo di preparazione, in condizioni quasi pietose all'appuntamento con il campionato e con le competizioni ufficiali? Come mai il preparatore atletico e l'allenatore non hanno calcolato tutto ciò e non sono stati in grado di far presentare la squadra ai nastri di partenza della stagione agonistica nelle migliori condizioni possibili? Nella prima giornata di campionato con il Sassuolo il Napoli è durato un quarto d'ora abbondante. L'altro ieri, al San Paolo con la Sampdoria, la tenuta della squadra è migliorata, arrivando a 45 minuti. Nell'intervallo si è spenta la luce e, sul piano atletico, gli azzurri sono nuovamente crollati. Se tutto ciò non dipendesse dal caso ma fosse frutto di un calcolo e si trattasse dell'esito di uno studio approfondito, la meraviglia sarebbe ancora maggiore. Esistono infatti nel calcio moderno tantissime squadre che, grazie ad una preparazione atletica mirata, cominciano la stagione in condizioni di forma smagliante e la concludono alla stessa maniera. Il Napoli, invece, arranca, sbuffa, cerca di evitare per quanto possibile di essere messo sotto dall'avversario, ma ancora non ci siamo, come dimostra chiaramente il secondo tempo della partita con la Sampdoria. Un altro motivo di meraviglia deriva dal calcio mercato. Il Napoli, non scopriamo nulla di nuovo, da due stagioni almeno ha grossi problemi difensivi e la debolezza di questo reparto ha contribuito in maniera decisiva a provocare sotto la gestione di Benitez la mancata qualificazione alla Champions League. Anche a centrocampo si erano manifestate negli ultimi tempi delle situazioni critiche alle quali andava sicuramente posto rimedio. Ebbene il Napoli in questa campagna di compravendita ha fatto tutto tranne che rafforzarsi nel punto di debolezza principale, vale a dire in difesa. L'unico movimento che e stato attuato ha riguardato la cessione di Britos e l'ingaggio di Chiriches. Stando a quello che si è visto nelle prime uscite stagionali, non mi sembra che il bilancio sia estremamente favorevole. Il valore del rumeno, grosso modo, è lo stesso di quello dell'uruguaiano trasferitosi in Premier League. Fino all'ultimo momento del calciomercato, conclusosi alle 23 di ieri, mi sarei aspettato che il Napoli facesse carte false per rinforzarsi in difesa. Invece tutte le energie di Giuntoli si sono concentrate per l'acquisto di Soriano, poi svanito sul filo di lana, un calciatore che sicuramente è bravissimo ma che sarebbe andato ad occupare un ruolo nel quale il Napoli è già coperto. Non sarebbe stato meglio impiegare i 12 che si volevano spendere per il doriano per trattare un difensore centrale di prima fascia che avrebbe potuto cambiare, con la sua presenza, i connotati della retroguardia azzurra? Insomma non mi è chiara la logica che ha ispirato il calciomercato del Napoli. Spendere poco lo posso anche capire, ma spendere male mi lascia francamente perplesso. Spendere poco e male come ha fatto il Napoli ha addirittura in sé qualcosa di diabolico. E allora non ci resta che affidarci alla fede. Speriamo bene.

 

 

Mario Zaccaria

 

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