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NAZIONALE - Insigne: "Col 4-3-3 mi diverto di più, la 10? Sarebbe un'emozione, scudetto? E' presto"
06.10.2015 14:29 di Napoli Magazine

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa a Coverciano nel ritiro della Nazionale: "Napoli è la mia città, il Napoli è la mia squadra. Ho sempre sognato di giocare lì. Nel Napoli sto giocando da esterno. A prescindere dal modulo, in campo sono fondamentali concentrazione e intensità per raggiungere il risultato. Con Benitez sono cresciuto molto nella fase difensiva, col 4-3-3 mi diverto di più. A Ciro Immobile dico solo di non mollare mai, deve continuare a lottare e tornerà in nazionale. Conte conosce tutti i suoi giocatori ed i loro punti di forza. Sceglie lui chi far giocare e in quale posizione in campo. Sono contento dei complimenti dopo la gara a San Siro e di essere uscito dal campo anche con gli applausi dei tifosi rossoneri. Spero di continuare su questa strada. I miei genitori mi sono sempre stati vicini ed hanno fatto tanti sacrifici per me. Non mi piaceva andare a scuola e il pomeriggio mi allenavo nelle giovanili del Napoli. Sono stato ripagato dei sacrifici fatti, ho lavorato come ambulante, andavo a vendere i vestiti. A casa mia c'è sempre stata un'atmosfera allegra. Ora spero di migliorare ancora di più. L'infortunio dello scorso anno? Non mi sono mai abbattuto. La mia posizione in campo? Do sempre il massimo, sia giocando come esterno che da trequartista e spero di ripagare la fiducia di Conte. Vado in campo per divertirmi, nessun peso. Napoli da scudetto? E' presto per dirlo, ora stiamo facendo bene, ma bisogna essere cauti. Sicuramente ci proveremo fino alla fine. Ho sempre detto al Napoli che sono disposto a restare nel club più a lungo possibile, è il sogno di ogni bambino di Napoli. All'inizio ho avuto qualche problema con la tifoseria, ma ora è tutto passato e penso a far bene per Napoli e il Napoli. Non ho mai pensato di andar via da Napoli, ho reagito ai fischi a volte solo perchè sono il primo tifoso del Napoli. La maglia numero dieci? Maradona è il più forte di tutti i tempi. La dieci sarebbe un peso e un'emozione ma ora ho il numero 24 e non ci penso. Il cambio di modulo ci ha dato più sicurezza, Sarri ci trasmette grinta e cura gli aspetti tattici, ne capisce di calcio. La gara con la Fiorentina? Sarà una partita importante, i viola giocano bene, daremo il massimo. Sarri? Dal primo giorno che è arrivato non abbiamo mai dubitato del suo valore. L'Empoli con lui giocava benissimo a calcio, ci ha trasmesso subito tanta grinta, all'inizio credeva in un modulo, ma poi come tutti i grandi ha capito di dover cambiare. Nello spogliatoio parlavamo spesso del 4-3-3 anche l'anno passato, Sarri mi ha chiesto dove potevo rendere al meglio. Col 4-3-3 noi esterni ci esprimiamo meglio. Zeman mi ha fatto maturare tanto, anche con Sarri mi trovo bene, i movimenti sono più o meno gli stessi. Jorginho in nazionale? Sta facendo molto bene, ma non spetta a me decidere. E' comunque un gran giocatore. Tatuaggi? L'ultimo due settimane fa dedicato a moglie e figli".

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NAZIONALE - Insigne: "Col 4-3-3 mi diverto di più, la 10? Sarebbe un'emozione, scudetto? E' presto"

di Napoli Magazine

06/10/2024 - 14:29

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa a Coverciano nel ritiro della Nazionale: "Napoli è la mia città, il Napoli è la mia squadra. Ho sempre sognato di giocare lì. Nel Napoli sto giocando da esterno. A prescindere dal modulo, in campo sono fondamentali concentrazione e intensità per raggiungere il risultato. Con Benitez sono cresciuto molto nella fase difensiva, col 4-3-3 mi diverto di più. A Ciro Immobile dico solo di non mollare mai, deve continuare a lottare e tornerà in nazionale. Conte conosce tutti i suoi giocatori ed i loro punti di forza. Sceglie lui chi far giocare e in quale posizione in campo. Sono contento dei complimenti dopo la gara a San Siro e di essere uscito dal campo anche con gli applausi dei tifosi rossoneri. Spero di continuare su questa strada. I miei genitori mi sono sempre stati vicini ed hanno fatto tanti sacrifici per me. Non mi piaceva andare a scuola e il pomeriggio mi allenavo nelle giovanili del Napoli. Sono stato ripagato dei sacrifici fatti, ho lavorato come ambulante, andavo a vendere i vestiti. A casa mia c'è sempre stata un'atmosfera allegra. Ora spero di migliorare ancora di più. L'infortunio dello scorso anno? Non mi sono mai abbattuto. La mia posizione in campo? Do sempre il massimo, sia giocando come esterno che da trequartista e spero di ripagare la fiducia di Conte. Vado in campo per divertirmi, nessun peso. Napoli da scudetto? E' presto per dirlo, ora stiamo facendo bene, ma bisogna essere cauti. Sicuramente ci proveremo fino alla fine. Ho sempre detto al Napoli che sono disposto a restare nel club più a lungo possibile, è il sogno di ogni bambino di Napoli. All'inizio ho avuto qualche problema con la tifoseria, ma ora è tutto passato e penso a far bene per Napoli e il Napoli. Non ho mai pensato di andar via da Napoli, ho reagito ai fischi a volte solo perchè sono il primo tifoso del Napoli. La maglia numero dieci? Maradona è il più forte di tutti i tempi. La dieci sarebbe un peso e un'emozione ma ora ho il numero 24 e non ci penso. Il cambio di modulo ci ha dato più sicurezza, Sarri ci trasmette grinta e cura gli aspetti tattici, ne capisce di calcio. La gara con la Fiorentina? Sarà una partita importante, i viola giocano bene, daremo il massimo. Sarri? Dal primo giorno che è arrivato non abbiamo mai dubitato del suo valore. L'Empoli con lui giocava benissimo a calcio, ci ha trasmesso subito tanta grinta, all'inizio credeva in un modulo, ma poi come tutti i grandi ha capito di dover cambiare. Nello spogliatoio parlavamo spesso del 4-3-3 anche l'anno passato, Sarri mi ha chiesto dove potevo rendere al meglio. Col 4-3-3 noi esterni ci esprimiamo meglio. Zeman mi ha fatto maturare tanto, anche con Sarri mi trovo bene, i movimenti sono più o meno gli stessi. Jorginho in nazionale? Sta facendo molto bene, ma non spetta a me decidere. E' comunque un gran giocatore. Tatuaggi? L'ultimo due settimane fa dedicato a moglie e figli".