In Primo Piano
TONI AZZURRI - Toni Iavarone: "Comincia il corpo a corpo"
08.02.2016 23:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non é stato un test verso la sfida dell'anno. Tutt'altro, la partita col Carpi s'é rivelata l'ostacolo più vero verso il cammino finale del Napoli. Perché un avversario così é una trappola, una specie di intrigo tattico, un fosso pericoloso per la manovra sarriana. Ti può far perdere punti e pure la testa. Del resto ieri s'é visto e dimostrato. Il Napoli che andava a infrangersi contro il bunker del Carpi, l'assedio vano a undici persone che avevano solo il compito di distruggere (il gioco ovviamente) assieme a un arbitro, il solito, il mediocre Doveri (ironia di un cognome) che stava per seppellirti sotto i propri errori. Però questo Napoli é razza padrone. E nonostante gli spazi chiusi, il rigore non dato, il gol sottratto, qualche elemento in azzurro più attonito che presente, la Sarri band ha imposto la legge di chi può osare e può osare vincere. Ora, ben al di là del match clou, ovvero di quello che sarà il risultato dalla "mammina" di tutte le partite, i segnali per il Napoli sono di perfetta tenuta. Di stabilità e forza. E anche se d'ora in poi, i novanta minuti di sabato a Torino racchiuderanno nella narrativa calcistica tutto, in realtà stabiliranno poco o nulla. Sia per il Napoli, che per la Juve. Cinque punti in più o un punto in meno saranno un soffio, uno sbuffo sulla classifica. Questo campionato è solo una lotta spalla a spalla tra Napoli e Juve, il resto é un ammasso informe di squadre alla ricerca della stagione perduta. La Fiorentina é a meno dieci, l'Inter a meno undici, Milan e Roma non pervenute. Insomma, il corpo a corpo con l'arzilla Signora é destinato a durare molto. Se, però, Juventus-Napoli dovesse essere interpretato da Higuain e compagnia, solo come un evento e basta, senza la ferocia sportiva che serve contro l'avversario diretto; ebbene sì rischierà in futuro di passeggiare nel vuoto. Perché nulla potrebbe più bastare dinanzi a un atteggiamento del genere. Ne' i ventiquattro già acquisiti gol di Higuain, né il primato di vittorie di fila (8 con ieri) della squadra che ha i colori del mare. Dice bene il Pipita: i record servono solo se alla fine vinci. Credetegli, perché lui non é solo un prodigio del calcio, é pure un giovane saggio.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
TONI AZZURRI - Toni Iavarone: "Comincia il corpo a corpo"

di Napoli Magazine

08/02/2024 - 23:45

NAPOLI - Non é stato un test verso la sfida dell'anno. Tutt'altro, la partita col Carpi s'é rivelata l'ostacolo più vero verso il cammino finale del Napoli. Perché un avversario così é una trappola, una specie di intrigo tattico, un fosso pericoloso per la manovra sarriana. Ti può far perdere punti e pure la testa. Del resto ieri s'é visto e dimostrato. Il Napoli che andava a infrangersi contro il bunker del Carpi, l'assedio vano a undici persone che avevano solo il compito di distruggere (il gioco ovviamente) assieme a un arbitro, il solito, il mediocre Doveri (ironia di un cognome) che stava per seppellirti sotto i propri errori. Però questo Napoli é razza padrone. E nonostante gli spazi chiusi, il rigore non dato, il gol sottratto, qualche elemento in azzurro più attonito che presente, la Sarri band ha imposto la legge di chi può osare e può osare vincere. Ora, ben al di là del match clou, ovvero di quello che sarà il risultato dalla "mammina" di tutte le partite, i segnali per il Napoli sono di perfetta tenuta. Di stabilità e forza. E anche se d'ora in poi, i novanta minuti di sabato a Torino racchiuderanno nella narrativa calcistica tutto, in realtà stabiliranno poco o nulla. Sia per il Napoli, che per la Juve. Cinque punti in più o un punto in meno saranno un soffio, uno sbuffo sulla classifica. Questo campionato è solo una lotta spalla a spalla tra Napoli e Juve, il resto é un ammasso informe di squadre alla ricerca della stagione perduta. La Fiorentina é a meno dieci, l'Inter a meno undici, Milan e Roma non pervenute. Insomma, il corpo a corpo con l'arzilla Signora é destinato a durare molto. Se, però, Juventus-Napoli dovesse essere interpretato da Higuain e compagnia, solo come un evento e basta, senza la ferocia sportiva che serve contro l'avversario diretto; ebbene sì rischierà in futuro di passeggiare nel vuoto. Perché nulla potrebbe più bastare dinanzi a un atteggiamento del genere. Ne' i ventiquattro già acquisiti gol di Higuain, né il primato di vittorie di fila (8 con ieri) della squadra che ha i colori del mare. Dice bene il Pipita: i record servono solo se alla fine vinci. Credetegli, perché lui non é solo un prodigio del calcio, é pure un giovane saggio.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com