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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Napoli, il 22 aprile non puoi venir meno!"
16.03.2018 10:34 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tutti contro tutti. La Torcida azzurra si dilania tra pesantissime accuse, prese di posizione, denunce e difese d’ufficio. E’ il mondo di casa nostra che si agita nella rivolta, rischiando di far sbriciolare le ultimissime speranze. Il nuovo controsorpasso di Madama e l’allungo in testa ha provocato un finimondo, iniziato con quel gol all’ultimissimo secondo di Dybala contro la Lazio, con la sconfitta al San Paolo ad opera della Roma e il pareggio al Meazza con il team allenato da Spalletti. L’incrollabile fede che alimentava la tifoseria partenopea in gran parte è andata così a carte quarantotto, così come è svanita la Champions, la Coppa Italia e l’Europa League, tre competizioni per un motivo o per un altro sacrificate per un sogno in via di demolizione, sembra. Ma davvero è finita?, chiede e si chiede la gente caricata dalla depressione, mentre è fortemente calata la percentuale degli irriducibili, quelli che ci credono ancora, quelli per i quali non esiste la resa, pur se la percentuale scudetto pro-Napoli, è sensibilmente diminuita, appena appesa ad un filo. In realtà sono già iniziati i processi e irrogate le condanne su tutto il fronte e distribuite tra il presidente De Laurentiis e il timoniere Sarri. Un clima nient’affatto piacevole insomma, per di più infettato da sospetti che alimentano rabbia e tensioni. Il Var – ad esempio – che doveva garantire la regolarità delle gare di campionato di conforto alle direzioni di gara, è stato trasformato da una setta arbitrale in una inutile appendice. Sono quelli che hanno fatto fallire la sperimentazione. E nessuna autorità istituzionale di quel mondo ha ritenuto di dover intervenire energicamente per raddrizzare la svolta in negativo mettendo alla porta i…disubbidienti. Insomma tutto da rifare, a tutti i livelli mentre dalla città in riva al Golfo si leva da più parti un unico coro, generato dalle ceneri di calciopoli: “calcio corrotto”, ma è un urlo nel deserto. I primi a far finta di niente sono i presidenti dei club a molti dei quali tutto sta bene pur di curare i loro interessati interessi che in molti casi vanno al di là dei risultati sul campo delle loro squadre. Tutto ciò sulla pelle dei tifosi delle diverse barricate, quelli che ci credono ancora. Cosa fare adesso? Sul fronte napoletano si gioca per la maglia, per la gloria e per la classifica. Si va avanti a testa bassa sino in fondo, a qualsiasi costo, non si può mai sapere. Una cosa però bisogna fare assolutamente: il 22 aprile andiamo a Torino e cerchiamo di dargliele di santa ragione a Madama. Comunque.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Napoli, il 22 aprile non puoi venir meno!"

di Napoli Magazine

16/03/2024 - 10:34

NAPOLI - Tutti contro tutti. La Torcida azzurra si dilania tra pesantissime accuse, prese di posizione, denunce e difese d’ufficio. E’ il mondo di casa nostra che si agita nella rivolta, rischiando di far sbriciolare le ultimissime speranze. Il nuovo controsorpasso di Madama e l’allungo in testa ha provocato un finimondo, iniziato con quel gol all’ultimissimo secondo di Dybala contro la Lazio, con la sconfitta al San Paolo ad opera della Roma e il pareggio al Meazza con il team allenato da Spalletti. L’incrollabile fede che alimentava la tifoseria partenopea in gran parte è andata così a carte quarantotto, così come è svanita la Champions, la Coppa Italia e l’Europa League, tre competizioni per un motivo o per un altro sacrificate per un sogno in via di demolizione, sembra. Ma davvero è finita?, chiede e si chiede la gente caricata dalla depressione, mentre è fortemente calata la percentuale degli irriducibili, quelli che ci credono ancora, quelli per i quali non esiste la resa, pur se la percentuale scudetto pro-Napoli, è sensibilmente diminuita, appena appesa ad un filo. In realtà sono già iniziati i processi e irrogate le condanne su tutto il fronte e distribuite tra il presidente De Laurentiis e il timoniere Sarri. Un clima nient’affatto piacevole insomma, per di più infettato da sospetti che alimentano rabbia e tensioni. Il Var – ad esempio – che doveva garantire la regolarità delle gare di campionato di conforto alle direzioni di gara, è stato trasformato da una setta arbitrale in una inutile appendice. Sono quelli che hanno fatto fallire la sperimentazione. E nessuna autorità istituzionale di quel mondo ha ritenuto di dover intervenire energicamente per raddrizzare la svolta in negativo mettendo alla porta i…disubbidienti. Insomma tutto da rifare, a tutti i livelli mentre dalla città in riva al Golfo si leva da più parti un unico coro, generato dalle ceneri di calciopoli: “calcio corrotto”, ma è un urlo nel deserto. I primi a far finta di niente sono i presidenti dei club a molti dei quali tutto sta bene pur di curare i loro interessati interessi che in molti casi vanno al di là dei risultati sul campo delle loro squadre. Tutto ciò sulla pelle dei tifosi delle diverse barricate, quelli che ci credono ancora. Cosa fare adesso? Sul fronte napoletano si gioca per la maglia, per la gloria e per la classifica. Si va avanti a testa bassa sino in fondo, a qualsiasi costo, non si può mai sapere. Una cosa però bisogna fare assolutamente: il 22 aprile andiamo a Torino e cerchiamo di dargliele di santa ragione a Madama. Comunque.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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