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G-FACTOR - Lucariello: "Benitez, l'addio strappalacrime, da libro Cuore"
29.05.2015 10:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Da libro Cuore, l’addio strappalacrime. Quasi emozionati e commossi i due protagonisti del reciproco saluto finale, dopo l’ultimo burrascoso e tormentato periodo, da luglio scorso alla mattinata di ieri quando si è ritrovato un denominatore comune per motivare la conclusione anticipata di un ciclo e di un progetto abortito lungo la strada.  Finalmente d’amore e d’accordo Rafa e Aurelio, uniti nella stessa versione e nello stesso racconto: addio per sempre mia bella Napoli, alla famiglia non si dice di no, si torna a casa, in Inghilterra, a Liverpool, doveva succedere, non si può restare tantissimo tempo lontano dalle proprie cose e dagli affetti. Insomma don Rafele se ne va, se ne va però direttamente in Spagna, a Madrid. E la famiglia Benitez? Beh, resterà lì in Great Britain, è più che probabile. Nell’ultimo atto della nuova sceneggiata, dopo quella di Mazzarri, il bye-bye doloroso provocato dalla nostalgia e dalla voglia di stare tra le mura domestiche di uno dei tecnici più in vista e di maggior spessore a livello internazionale. La versione dell’ultimo atto sottoposta ai rappresentanti della stampa napoletana, delle testate nazionali e agli inviati che dalla Spagna hanno raggiunto Castel Volturno per verbalizzare il credo a cui nessuno ha creduto, naturalmente. In realtà se ne poteva fare a meno. Sì, si poteva fare a meno della conferenza stampa e di aggrapparsi all’alibi della famiglia utile al club e all’allenatore per coprire i veri motivi dell’interruzione forzata di un nuovo ciclo che doveva durare qualcosina in più di due stagioni e che doveva produrre trionfi che non si sono realizzati. Il colpo di coda è in realtà un altro ed al quale sono interessati tutti i napoletani, e cioè la partita di domenica sera con la Lazio e che riveste buonissimi motivi che distolgono dalla voglia di attizzare critiche e polemiche, per il momento. Tutto sommato c’è da dire che i contenuti dell’addio di Benitez sono un pò simili a quelli di Mazzarri. Di diverso c’è soltanto che don Rafele ha salutato, Mazzarri no.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello: "Benitez, l'addio strappalacrime, da libro Cuore"

di Napoli Magazine

29/05/2024 - 10:20

NAPOLI - Da libro Cuore, l’addio strappalacrime. Quasi emozionati e commossi i due protagonisti del reciproco saluto finale, dopo l’ultimo burrascoso e tormentato periodo, da luglio scorso alla mattinata di ieri quando si è ritrovato un denominatore comune per motivare la conclusione anticipata di un ciclo e di un progetto abortito lungo la strada.  Finalmente d’amore e d’accordo Rafa e Aurelio, uniti nella stessa versione e nello stesso racconto: addio per sempre mia bella Napoli, alla famiglia non si dice di no, si torna a casa, in Inghilterra, a Liverpool, doveva succedere, non si può restare tantissimo tempo lontano dalle proprie cose e dagli affetti. Insomma don Rafele se ne va, se ne va però direttamente in Spagna, a Madrid. E la famiglia Benitez? Beh, resterà lì in Great Britain, è più che probabile. Nell’ultimo atto della nuova sceneggiata, dopo quella di Mazzarri, il bye-bye doloroso provocato dalla nostalgia e dalla voglia di stare tra le mura domestiche di uno dei tecnici più in vista e di maggior spessore a livello internazionale. La versione dell’ultimo atto sottoposta ai rappresentanti della stampa napoletana, delle testate nazionali e agli inviati che dalla Spagna hanno raggiunto Castel Volturno per verbalizzare il credo a cui nessuno ha creduto, naturalmente. In realtà se ne poteva fare a meno. Sì, si poteva fare a meno della conferenza stampa e di aggrapparsi all’alibi della famiglia utile al club e all’allenatore per coprire i veri motivi dell’interruzione forzata di un nuovo ciclo che doveva durare qualcosina in più di due stagioni e che doveva produrre trionfi che non si sono realizzati. Il colpo di coda è in realtà un altro ed al quale sono interessati tutti i napoletani, e cioè la partita di domenica sera con la Lazio e che riveste buonissimi motivi che distolgono dalla voglia di attizzare critiche e polemiche, per il momento. Tutto sommato c’è da dire che i contenuti dell’addio di Benitez sono un pò simili a quelli di Mazzarri. Di diverso c’è soltanto che don Rafele ha salutato, Mazzarri no.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

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