NAPOLI - Ha salvato il Napoli e Sarri, Manolo Gabbiadini nella serata del suo addio alla maglia azzurra. Taciturno e per niente estroverso, Manolo ha realizzato la cosa più difficile nel momento più delicato del match con la Fiorentina, a pochi momenti dal termine del match quando tutto sembrava perduto: rigore e gol, con tanti saluti a tutti. Insomma é andata di lusso al Napoli che dopo aver dominato la partita per tutto il primo tempo, stava per concludere malissimo la trasferta in Toscana. Per i soliti problemi: cali improvvisi di tensione, distrazioni letali e inefficacia nella trequarti o finanche nell'aria avversaria. Mah, si dirá, il Napoli di gol ne ha segnati ben tre, daccordo. Pensate però che ne potevano essere qualcuno di più addirittura. Già, proprio cosi. Solo che gli azzurri talvolta sembrano totalmente innamorati della palla governata fino all'inverosimile ed anche con deleterio altruismo. Spesso anziché concludere a rete in tante circostanze, si é cercato un ultimo passaggio ad un altro compagno, dando modo ad Astori e compagni di metterci una pezza. Insomma é mancata la concretezza, lì davanti serve essere spietati. E Sarri si é parecchio arrabbiato ancora una volta. Il quadro è fin troppo chiaro: gli errori si pagano ed il Napoli ha pagato anche per disattenzioni sulla linea del centrocampo che stavano per determinare una sconfitta che non c'era in ordine alla prestazione e al bel gioco mostrato: una questione dì maturità e mentalità, come al solito.
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
23/12/2024 - 23:14
NAPOLI - Ha salvato il Napoli e Sarri, Manolo Gabbiadini nella serata del suo addio alla maglia azzurra. Taciturno e per niente estroverso, Manolo ha realizzato la cosa più difficile nel momento più delicato del match con la Fiorentina, a pochi momenti dal termine del match quando tutto sembrava perduto: rigore e gol, con tanti saluti a tutti. Insomma é andata di lusso al Napoli che dopo aver dominato la partita per tutto il primo tempo, stava per concludere malissimo la trasferta in Toscana. Per i soliti problemi: cali improvvisi di tensione, distrazioni letali e inefficacia nella trequarti o finanche nell'aria avversaria. Mah, si dirá, il Napoli di gol ne ha segnati ben tre, daccordo. Pensate però che ne potevano essere qualcuno di più addirittura. Già, proprio cosi. Solo che gli azzurri talvolta sembrano totalmente innamorati della palla governata fino all'inverosimile ed anche con deleterio altruismo. Spesso anziché concludere a rete in tante circostanze, si é cercato un ultimo passaggio ad un altro compagno, dando modo ad Astori e compagni di metterci una pezza. Insomma é mancata la concretezza, lì davanti serve essere spietati. E Sarri si é parecchio arrabbiato ancora una volta. Il quadro è fin troppo chiaro: gli errori si pagano ed il Napoli ha pagato anche per disattenzioni sulla linea del centrocampo che stavano per determinare una sconfitta che non c'era in ordine alla prestazione e al bel gioco mostrato: una questione dì maturità e mentalità, come al solito.
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com