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IL PENSIERO - Gianni Puca scrive a "NM": "Il mercato con competenza ma anche con cazzimma!"
04.08.2015 10:56 di Napoli Magazine

NAPOLI - Gianni Puca, autore teatrale di Gino Rivieccio, scrive a "Napoli Magazine" il suo pensiero sul Napoli: "Per fare il mercato ci vuole tanta competenza e un pizzico di sana cazzimma. Un vecchio manager, dalle discutibili qualità morali ma dall’indiscutibile furbizia e dall’acclarato intuito calcistico, faceva uscire sui giornali notizie circa l’interessamento a bidoni esotici facendoli poi prendere al rivale Moratti, tipo il brasiliano Gilberto. Altri si inseriscono nelle trattative delle dirette concorrenti anche per calciatori che non interessano, al solo fine di far lievitare i prezzi. Purtroppo mai ho visto in questi anni fare questo dalla società calcio Napoli, i cui dirigenti si comportano troppo da Signori in un mondo in cui tutti sono pronti a farti le scarpe, a dirottare aerei di calciatori che erano già d’accordo con altre società, e roba del genere.

 

E anche se non sono un esperto di mercato, ma solo un tifoso professionista, credo sia stato sbagliato qualcosa alla base se per i nostri calciatori offrono una miseria, mentre per residuati bellici e/o per illustri sconosciuti ci chiedono ogni volta cifre a tanti zeri, chiedendoci addirittura la Luna quando ci avviciniamo a qualche discreto calciatore. Una domanda, ad esempio, mi sorge spontanea. Se il Torino ha venduto Darmian per 20 milioni, e ha rifiutato offerte del Napoli di 13 milioni per Maksimovic, 15 per Glik, una decina per il terzino brasiliano che pare sia un incrocio tra Djalma e Nilton Santos, come mai non ha vinto lo scudetto? Con una difesa valutata circa 80 milioni, portiere a parte, minimo doveva andare in Champions.

 

Per il pur bravo terzino della nazionale eravamo arrivati ad offrire, oltre a El Kaddouri, Jorginho, il prestito di Zapata e 10 milioni, anche la comproprietà del Vesuvio e il Maschio Angioino.

 

Allan è un calciatore che darà quantità e qualità, Reina assicura alla squadra grande carisma, sicurezza in difesa, che farà rinascere Albiol e chi lo affiancherà, e anche ripartenze veloci. Valdifiori è una scommessa che mi ricorda un po’ quella di Ciccio Romano, ma gli altri acquisti mi lasciano abbastanza perplesso. Più che comprare trentasei difensori di medio calibro, poteva essere opportuno comprarne due di grosso livello, un centrale e un terzino. Con i tanti calciatori in esubero, si sarebbero potuti ingaggiare calciatori di esperienza internazionale affidabilità, e giovani di conclamata affidabilità, senza mettere nemmeno mano al portafogli. Dalle cessioni di Vargas, El Kaddouri, Zuniga, Ghoulam, Inler, Andujar, Rafael, Henrique, si poteva ricavare un tesoretto da investire per un centrale forte di esperienza, tipo Godin, Mangala, Hummels, Garay, e uno giovane di prospettiva certa, come Marquinho del PSG o Romagnoli. Il Borussia chiede Zuniga, potrebbe essere una valida pedina di scambio, insieme ad un conguaglio neppure troppo alto, per Hummels, considerato che il tedesco ha 30 anni. Oppure fare uno scambio alla pari con il forte terzino Blaszykowsy. In difesa non si possono fare scommesse. Hysaj, Chiriches, possono risultare degli affari, per la giovane età dell’uno e per il prezzo di saldo dell’altro, ma non offrono le necessarie garanzie che servono. Per Oikonomou il Bologna chiede 10 milioni! Se offrissero loro 500,00 euro al Napoli, al promettente difensore felsineo, darei un abbonamento ai distinti, con una confezione di caffè borghetti, ma mai un posto in difesa. Il PSG chiede Ghoulam. Visto che i francesi hanno Thiago Silva e David Luiz davanti al giovane connazionale, si potrebbe offrire Ghoulam e un conguaglio per Marquinho. Oppure offrire uno tra Zuniga e Ghoulam alla Roma, che ha bisogno di un terzino, per Romagnoli, per far abbassare il prezzo.

 

Regalare Inler a turchi o squadre di bassa classifica inglesi, pure lo ritengo inconcepibile, alla luce del fatto che per dei morti che camminano squadre che lottano per la retrocessione chiedono cifre spropositate. O lo si inserisce in uno scambio che può far crescere la mediana, tipo con Borja Valero (con adeguato conguaglio) o resta qui fino a scadenza di contratto. Tra l’altro, Inler con il centrocampo a tre di Sarri potrebbe finalmente mostrare le qualità viste a Udine e mai a Napoli. Così come Jorginho. Se uno di questi calciatori va sacrificato, deve essere per poi investirne parte del ricavato su giovani di sicuro avvenire tipo, Kovacic o Ruben Loftus Cheek, straordinario talento del Chelsea, potenzialmente superiore a Pogba.

 

Per prendere quest’ultimo, sacrificherei sia Inler che David Lopez e, per la necessaria differenza, cederei tutta la mia pensione pur di vederlo con la maglia azzurra del Napoli.

 

In attacco non toccherei assolutamente nulla. Mi divertirei solo a intralciare le trattative della Roma per Dzeko, per esempio, magari per avere alla fine uno sconto per Romagnoli, o il prestito di Destro, considerato che il vice Higuain, Zapata, non è stato ancora sostituito. In alternativa, prenderei il giovane talento del Monaco, Martial.

 

Basta veramente poco per rinforzare questa squadra e per metterla al passo della Juve che ha perso tre pilastri fondamentali. Così come basta poco per finire dietro anche alla Roma (se prende Dzeko e Salah), e dietro le milanesi che si stanno rinforzando. Pe’ n’aceno ‘e sale se perde ‘a menesta. Sarri è nato a Napoli, dovrebbe conoscere questo infallibile proverbio, e pretendere dal presidente giocatori funzionali ad un progetto vincente e non promesse dell’Empoli. Così come Giuntoli, se vuole crescere a Napoli ne ha la possibilità, ma deve assimilare il significato di cazzimma! Così come lo debbono metabolizzare i nostri difensori. Le ballerine vogliamo vederle al San Carlo, non al San Paolo".  

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IL PENSIERO - Gianni Puca scrive a "NM": "Il mercato con competenza ma anche con cazzimma!"

di Napoli Magazine

04/08/2024 - 10:56

NAPOLI - Gianni Puca, autore teatrale di Gino Rivieccio, scrive a "Napoli Magazine" il suo pensiero sul Napoli: "Per fare il mercato ci vuole tanta competenza e un pizzico di sana cazzimma. Un vecchio manager, dalle discutibili qualità morali ma dall’indiscutibile furbizia e dall’acclarato intuito calcistico, faceva uscire sui giornali notizie circa l’interessamento a bidoni esotici facendoli poi prendere al rivale Moratti, tipo il brasiliano Gilberto. Altri si inseriscono nelle trattative delle dirette concorrenti anche per calciatori che non interessano, al solo fine di far lievitare i prezzi. Purtroppo mai ho visto in questi anni fare questo dalla società calcio Napoli, i cui dirigenti si comportano troppo da Signori in un mondo in cui tutti sono pronti a farti le scarpe, a dirottare aerei di calciatori che erano già d’accordo con altre società, e roba del genere.

 

E anche se non sono un esperto di mercato, ma solo un tifoso professionista, credo sia stato sbagliato qualcosa alla base se per i nostri calciatori offrono una miseria, mentre per residuati bellici e/o per illustri sconosciuti ci chiedono ogni volta cifre a tanti zeri, chiedendoci addirittura la Luna quando ci avviciniamo a qualche discreto calciatore. Una domanda, ad esempio, mi sorge spontanea. Se il Torino ha venduto Darmian per 20 milioni, e ha rifiutato offerte del Napoli di 13 milioni per Maksimovic, 15 per Glik, una decina per il terzino brasiliano che pare sia un incrocio tra Djalma e Nilton Santos, come mai non ha vinto lo scudetto? Con una difesa valutata circa 80 milioni, portiere a parte, minimo doveva andare in Champions.

 

Per il pur bravo terzino della nazionale eravamo arrivati ad offrire, oltre a El Kaddouri, Jorginho, il prestito di Zapata e 10 milioni, anche la comproprietà del Vesuvio e il Maschio Angioino.

 

Allan è un calciatore che darà quantità e qualità, Reina assicura alla squadra grande carisma, sicurezza in difesa, che farà rinascere Albiol e chi lo affiancherà, e anche ripartenze veloci. Valdifiori è una scommessa che mi ricorda un po’ quella di Ciccio Romano, ma gli altri acquisti mi lasciano abbastanza perplesso. Più che comprare trentasei difensori di medio calibro, poteva essere opportuno comprarne due di grosso livello, un centrale e un terzino. Con i tanti calciatori in esubero, si sarebbero potuti ingaggiare calciatori di esperienza internazionale affidabilità, e giovani di conclamata affidabilità, senza mettere nemmeno mano al portafogli. Dalle cessioni di Vargas, El Kaddouri, Zuniga, Ghoulam, Inler, Andujar, Rafael, Henrique, si poteva ricavare un tesoretto da investire per un centrale forte di esperienza, tipo Godin, Mangala, Hummels, Garay, e uno giovane di prospettiva certa, come Marquinho del PSG o Romagnoli. Il Borussia chiede Zuniga, potrebbe essere una valida pedina di scambio, insieme ad un conguaglio neppure troppo alto, per Hummels, considerato che il tedesco ha 30 anni. Oppure fare uno scambio alla pari con il forte terzino Blaszykowsy. In difesa non si possono fare scommesse. Hysaj, Chiriches, possono risultare degli affari, per la giovane età dell’uno e per il prezzo di saldo dell’altro, ma non offrono le necessarie garanzie che servono. Per Oikonomou il Bologna chiede 10 milioni! Se offrissero loro 500,00 euro al Napoli, al promettente difensore felsineo, darei un abbonamento ai distinti, con una confezione di caffè borghetti, ma mai un posto in difesa. Il PSG chiede Ghoulam. Visto che i francesi hanno Thiago Silva e David Luiz davanti al giovane connazionale, si potrebbe offrire Ghoulam e un conguaglio per Marquinho. Oppure offrire uno tra Zuniga e Ghoulam alla Roma, che ha bisogno di un terzino, per Romagnoli, per far abbassare il prezzo.

 

Regalare Inler a turchi o squadre di bassa classifica inglesi, pure lo ritengo inconcepibile, alla luce del fatto che per dei morti che camminano squadre che lottano per la retrocessione chiedono cifre spropositate. O lo si inserisce in uno scambio che può far crescere la mediana, tipo con Borja Valero (con adeguato conguaglio) o resta qui fino a scadenza di contratto. Tra l’altro, Inler con il centrocampo a tre di Sarri potrebbe finalmente mostrare le qualità viste a Udine e mai a Napoli. Così come Jorginho. Se uno di questi calciatori va sacrificato, deve essere per poi investirne parte del ricavato su giovani di sicuro avvenire tipo, Kovacic o Ruben Loftus Cheek, straordinario talento del Chelsea, potenzialmente superiore a Pogba.

 

Per prendere quest’ultimo, sacrificherei sia Inler che David Lopez e, per la necessaria differenza, cederei tutta la mia pensione pur di vederlo con la maglia azzurra del Napoli.

 

In attacco non toccherei assolutamente nulla. Mi divertirei solo a intralciare le trattative della Roma per Dzeko, per esempio, magari per avere alla fine uno sconto per Romagnoli, o il prestito di Destro, considerato che il vice Higuain, Zapata, non è stato ancora sostituito. In alternativa, prenderei il giovane talento del Monaco, Martial.

 

Basta veramente poco per rinforzare questa squadra e per metterla al passo della Juve che ha perso tre pilastri fondamentali. Così come basta poco per finire dietro anche alla Roma (se prende Dzeko e Salah), e dietro le milanesi che si stanno rinforzando. Pe’ n’aceno ‘e sale se perde ‘a menesta. Sarri è nato a Napoli, dovrebbe conoscere questo infallibile proverbio, e pretendere dal presidente giocatori funzionali ad un progetto vincente e non promesse dell’Empoli. Così come Giuntoli, se vuole crescere a Napoli ne ha la possibilità, ma deve assimilare il significato di cazzimma! Così come lo debbono metabolizzare i nostri difensori. Le ballerine vogliamo vederle al San Carlo, non al San Paolo".