In Vetrina
L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli e il Napoli, un patto per vincere"
29.05.2017 23:49 di Napoli Magazine

NAPOLI - È che se contasse davvero il gioco allora non ci sarebbe partita, non ci sarebbe gara, non ci sarebbe dubbio: il Napoli ha vinto. E non una sola gara, non un solo campionato, non una sola Champions. Il Napoli ha già vinto tutto e pure qualcosa di più. Chiariamo: conta il risultato, lo sappiamo, contano i gol, lo sappiamo, contano i punti, sappiamo anche questo. Anche quando si tratta di un punto, uno solo. Quel punto grazie a cui la Roma va di diritto ai gironi di Champions League, mentre il Napoli dovrà passare per i preliminari. Una beffa. Lo abbiamo detto, ripetuto, ridetto e ribadito. E alla fine lo abbiamo anche accettato. Con un nodo in gola, a far zapping tra Samp-Napoli e Roma-Genoa, giocate in contemporanea alle 18 per far sì che quella parte di capitale giallorossa desse un degno addio al suo Dio: Il capitano Francesco Totti. Fino alla fine sembrava possibile: un poker rifilato alla squadra dell'ex a cui s'è concesso il primo dei due gol senza esultare perché di una maniera si doveva apparare, come si dice da queste parti, per quegli anni di offese immotivate frutto di un maledetto non-detto: quel Fabio che ha vestito suo malgrado i non Colori e Napoli che solo adesso ne ha saputo e compreso il perché. E gli ha chiesto scusa. Nessuna scusante invece per i soliti beceri cori della Genova non gemellata, che al Vesuvio ancora inneggiano e che al vantaggio Romano esultano. Fino alla fine. Gli azzurri fanno poker di assi: Dries, Lorenzo, Marek e Josè. Segna tutto il Napoli del futuro, i campioni di oggi che hanno firmato per restare domani. Per vincere domani. Perché il patto è chiaro: si resta tutti, squadra e città. Si resta, non si va via, nonostante le difficoltà, nonostante il vento contro e gli arbitri pure, qualche volta. Si resta, perché è bello restare, è bello finanche continuare a soffrire a patto che però la ricompensa sia ancora più bella di quel gioco già meraviglioso di questo Napoli pazzesco. L'amore di un popolo con l'amore si ripaga e sul piatto la città e i suoi figli tifosi ci mettono la passione e i chilometri. La squadra la grinta e il sudore. La società ci metta la voglia di vincere. E solo così gli ingredienti ci saranno tutti e finalmente si potrà gioire nel presente e del presente, senza dover rimembrare un trentennio fa, di cui i giovanissimi hanno solo sentito parlare. Di cui cui chi è nato oggi ne sentirà ancora parlare domani. Ma se se ne parla ancora, vuol dire che Napoli ci crede ancora e un amore così grande merita di essere vissuto. Al di là degli errori, al di là delle divergenze d'opinione, al di là di quanto sarà difficile. Ma ne varrà la pena. Perché, "che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore"... e che il Napoli ama ed è da Napoli amato, è tutto ciò che di questa squadra e di questa città importa sapere.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME IN VETRINA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'APPUNTO - N. Marciano: "Napoli e il Napoli, un patto per vincere"

di Napoli Magazine

29/05/2024 - 23:49

NAPOLI - È che se contasse davvero il gioco allora non ci sarebbe partita, non ci sarebbe gara, non ci sarebbe dubbio: il Napoli ha vinto. E non una sola gara, non un solo campionato, non una sola Champions. Il Napoli ha già vinto tutto e pure qualcosa di più. Chiariamo: conta il risultato, lo sappiamo, contano i gol, lo sappiamo, contano i punti, sappiamo anche questo. Anche quando si tratta di un punto, uno solo. Quel punto grazie a cui la Roma va di diritto ai gironi di Champions League, mentre il Napoli dovrà passare per i preliminari. Una beffa. Lo abbiamo detto, ripetuto, ridetto e ribadito. E alla fine lo abbiamo anche accettato. Con un nodo in gola, a far zapping tra Samp-Napoli e Roma-Genoa, giocate in contemporanea alle 18 per far sì che quella parte di capitale giallorossa desse un degno addio al suo Dio: Il capitano Francesco Totti. Fino alla fine sembrava possibile: un poker rifilato alla squadra dell'ex a cui s'è concesso il primo dei due gol senza esultare perché di una maniera si doveva apparare, come si dice da queste parti, per quegli anni di offese immotivate frutto di un maledetto non-detto: quel Fabio che ha vestito suo malgrado i non Colori e Napoli che solo adesso ne ha saputo e compreso il perché. E gli ha chiesto scusa. Nessuna scusante invece per i soliti beceri cori della Genova non gemellata, che al Vesuvio ancora inneggiano e che al vantaggio Romano esultano. Fino alla fine. Gli azzurri fanno poker di assi: Dries, Lorenzo, Marek e Josè. Segna tutto il Napoli del futuro, i campioni di oggi che hanno firmato per restare domani. Per vincere domani. Perché il patto è chiaro: si resta tutti, squadra e città. Si resta, non si va via, nonostante le difficoltà, nonostante il vento contro e gli arbitri pure, qualche volta. Si resta, perché è bello restare, è bello finanche continuare a soffrire a patto che però la ricompensa sia ancora più bella di quel gioco già meraviglioso di questo Napoli pazzesco. L'amore di un popolo con l'amore si ripaga e sul piatto la città e i suoi figli tifosi ci mettono la passione e i chilometri. La squadra la grinta e il sudore. La società ci metta la voglia di vincere. E solo così gli ingredienti ci saranno tutti e finalmente si potrà gioire nel presente e del presente, senza dover rimembrare un trentennio fa, di cui i giovanissimi hanno solo sentito parlare. Di cui cui chi è nato oggi ne sentirà ancora parlare domani. Ma se se ne parla ancora, vuol dire che Napoli ci crede ancora e un amore così grande merita di essere vissuto. Al di là degli errori, al di là delle divergenze d'opinione, al di là di quanto sarà difficile. Ma ne varrà la pena. Perché, "che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore"... e che il Napoli ama ed è da Napoli amato, è tutto ciò che di questa squadra e di questa città importa sapere.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com