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L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "Napoli, lacrime che vincono su tutto!"
27.04.2015 21:05 di Napoli Magazine

NAPOLI - Se la Roma arretra e la Lazio frena, il Napoli corre. Anzi vola! E sale su. In alto, a -2 dai giallorossi, a -3 dai biancocelesti, a meno poco dalla Champions. Contro la Sampdoria, va in scena un Napoli che vince, stravince, emoziona e soprattutto si emoziona. Perché, diciamocelo, se il Napoli vince sulla Sampdoria, le lacrime di Lorenzo vincono su tutto. Un Lorenzino che torna in gol, dopo gli assist ai compagni nelle scorse gare. Un Lorenzino che copre bene, che scatta in avanti, che gioca per la squadra e che infine, segna. E se gli 11 di Benitez l'applauso lo meritano tutti, Insigne lo merita un poco di più. Ma la standing ovation la merita davvero tutta la rosa, Rafè per primo. Perché le critiche, le gufate, ma anche i dolori e le delusioni si superano solo così, vincendo, coi gol, sul campo. Alle chiacchiere il Napoli risponde a suon di reti. Doppia quella di un immenso Pipita, che in coppia con l'altro goleador Manolo, sigla il 2 a 0 prima e il 4 a 1 dopo. Lo stesso Gabbiadini che segna l'1-1. Non esulta, da ex Samp. Ma segna, e questo è l'importante. Viviano nulla può e, papera o non papera, il Napoli è superiore, di misura, nettamente, senza se e senza ma. Nella notte del San Paolo gli azzurri non lasciano speranze agli avversari ma riaccendono quelle dei tifosi. Che li applaudono! Merita la gloria questo Napoli, la merita Higuain, ma la merita anche Capitan Hamsik, che si emoziona per la commozione di Insigne e che guadagna il rigore che Gonzalo trasforma in rete. La merita un ottimo Lopez, la merita un buon Jorginho e un bravo Andujar, che nulla può sull'autorete di Albiol. L'autogol appunto, unico neo di una partita praticamente perfetta. Dove non c'è spazio neppure per le previsioni, dove c'è Benitez, e basta, dove c'è la gioia. Tanta. Il Napoli nel dopo gara, opta ancora per il silenzio, ma la sua soddisfazione, il mister così come la squadra, non se la prendono con le parole ma con i fatti. Non con i commenti ma con i gol. Perché il Napoli sa giocare, sa vincere, sa far sognare. In una giornata brutta, bruttissima per il calcio italiano, perché racconta di tifosi allo stadio con bombe carta, di tifosi dallo stadio all'ospedale, di torinesi dagli spalti di uno stadio alle barelle di un nosocomio e che riporta inevitabilmente il ricordo a Ciro, in tutto questo, il Napoli regala ciò che c'è di bello in questo sport meraviglioso. Regala 90 minuti più recupero di pura fantasia, di gioco, di tattica, di strategia, di grandi gol, di sogni ad occhi sempre più aperti. Si sogna ancora con questo Napoli che riaccende i cuori dei tifosi partenopei che adesso ritornano a sorridere. Ritornano a camminare a testa alta. Tifosi azzurri che amano il calcio, quello sul campo, quello vero, quello pulito, quello spettacolare. Quello di questo Napoli, per capirci.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano: "Napoli, lacrime che vincono su tutto!"

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27/04/2024 - 21:05

NAPOLI - Se la Roma arretra e la Lazio frena, il Napoli corre. Anzi vola! E sale su. In alto, a -2 dai giallorossi, a -3 dai biancocelesti, a meno poco dalla Champions. Contro la Sampdoria, va in scena un Napoli che vince, stravince, emoziona e soprattutto si emoziona. Perché, diciamocelo, se il Napoli vince sulla Sampdoria, le lacrime di Lorenzo vincono su tutto. Un Lorenzino che torna in gol, dopo gli assist ai compagni nelle scorse gare. Un Lorenzino che copre bene, che scatta in avanti, che gioca per la squadra e che infine, segna. E se gli 11 di Benitez l'applauso lo meritano tutti, Insigne lo merita un poco di più. Ma la standing ovation la merita davvero tutta la rosa, Rafè per primo. Perché le critiche, le gufate, ma anche i dolori e le delusioni si superano solo così, vincendo, coi gol, sul campo. Alle chiacchiere il Napoli risponde a suon di reti. Doppia quella di un immenso Pipita, che in coppia con l'altro goleador Manolo, sigla il 2 a 0 prima e il 4 a 1 dopo. Lo stesso Gabbiadini che segna l'1-1. Non esulta, da ex Samp. Ma segna, e questo è l'importante. Viviano nulla può e, papera o non papera, il Napoli è superiore, di misura, nettamente, senza se e senza ma. Nella notte del San Paolo gli azzurri non lasciano speranze agli avversari ma riaccendono quelle dei tifosi. Che li applaudono! Merita la gloria questo Napoli, la merita Higuain, ma la merita anche Capitan Hamsik, che si emoziona per la commozione di Insigne e che guadagna il rigore che Gonzalo trasforma in rete. La merita un ottimo Lopez, la merita un buon Jorginho e un bravo Andujar, che nulla può sull'autorete di Albiol. L'autogol appunto, unico neo di una partita praticamente perfetta. Dove non c'è spazio neppure per le previsioni, dove c'è Benitez, e basta, dove c'è la gioia. Tanta. Il Napoli nel dopo gara, opta ancora per il silenzio, ma la sua soddisfazione, il mister così come la squadra, non se la prendono con le parole ma con i fatti. Non con i commenti ma con i gol. Perché il Napoli sa giocare, sa vincere, sa far sognare. In una giornata brutta, bruttissima per il calcio italiano, perché racconta di tifosi allo stadio con bombe carta, di tifosi dallo stadio all'ospedale, di torinesi dagli spalti di uno stadio alle barelle di un nosocomio e che riporta inevitabilmente il ricordo a Ciro, in tutto questo, il Napoli regala ciò che c'è di bello in questo sport meraviglioso. Regala 90 minuti più recupero di pura fantasia, di gioco, di tattica, di strategia, di grandi gol, di sogni ad occhi sempre più aperti. Si sogna ancora con questo Napoli che riaccende i cuori dei tifosi partenopei che adesso ritornano a sorridere. Ritornano a camminare a testa alta. Tifosi azzurri che amano il calcio, quello sul campo, quello vero, quello pulito, quello spettacolare. Quello di questo Napoli, per capirci.

 

 

Nunzia Marciano

 

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