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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, Krieziu, Amadei, Pesaola, Comaschi... ricordi di mercato"
20.07.2017 10:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Giorni importanti per le squadre di calcio, alla ricerca di elementi che possano rinforzarle. Presto le fisionomie calcistiche potranno presentare cambiamenti e novità, frutto di questa ''mini - campagna''. Quella principale, si sa, precede da sempre il ''via al campionato'' e stimola diversi stati d'animo: euforia, speranze di miglioramenti profondi, curiosità per i nuovi arrivi, a volte delusioni e critiche. La campagna ''speciale'' può far tacere le critiche e dare speranze nuove. La tifoseria azzurra ha vissuto, nel tempo, campagne acquisti di doppio genere: stimolanti e languide. Le prime hanno lasciato tracce indimenticabili, le altre sono state ''rimosse'' e dimenticate. Nell'attesa che si chiuda anche la ''campagna'' attuale, mentre il campionato prosegue, è istintivo ricordare situazioni del passato. Torna alla luce, tra l'altro, un ricordo sulla storia azzurra, attraverso nomi che evocano la passione, le speranze, i successi e le delusioni che caratterizzano la ''storia'' del Napoli. Eraldo Monzeglio fu allenatore nella lontana stagione del 1949 fino al '56: ebbe in squadra l'albanese Naim Krieziu, ala ambidestra, specialista nei ''colpi'' di testa, spesso tradotti in gol. Fu a Napoli dal 1949 al '56 e resta tra i ricordi calcistici più interessanti. Nel 1950 arrivò Amedeo Amadei, già centravanti nella Roma e nel Milan. A Napoli, Monzeglio lo trasformò in mezz'ala. Più tardi, dal '60 al 61, Amadei allenò gli azzurri. Due anni dopo giunse Bruno Pesaola, detto ''Petisso''. Ala sinistra, poi mezz'ala, duettava in attacco con Hans Jeppson, fuoriclasse svedese, centravanti di classe prelevato dall'Atalanta con una cifra record nel 1952. Mezz'ala di raccordo fu, in quel Napoli, Ciccarelli. Di movimento inesauribile, marcava e faceva gol. Due sue reti sconfissero al Vomero l'Inter, in una memorabile partita. In difesa, un terzino di grande capacità, ammirato dai tifosi: Luciano Comaschi, detto ''o lione...'' . Vigoroso, ambidestro, difficilissimo da superare. Aveva solo una ''bestia nera'': lo svedese Selmosson, detto ''raggio di luna''. Per il resto, Comaschi era un palo ''di ferro''. Restò a Napoli dal 1952 al 1960, apprezzato dai tifosi che alla sua entrata in campo o dopo un suo vincente intervento gli gridavano in coro '' ... 'o Lioneee....' Nel 1959 un giovane difensore, Dolo Mistone, cresciuto nel vivaio del Napoli, divenne terzino titolare. Restò nel suo ruolo fino al 1963. Anni prima, dalla ''SPAL'' arrivò al Napoli Ottavio Bugatti. Era l'anno 1953. Ottimo portiere,  elastico e scattante, fu chiamato anche in Nazionale, lasciò Napoli nel 1961. Sono tanti i ricordi significativi. La storia azzurra è lunga e segnata da un grande rapporto con i suoi tifosi, legati da una profonda passione. Per il nuovo campionato, l'invocazione non cambia: forza Napoli!

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, Krieziu, Amadei, Pesaola, Comaschi... ricordi di mercato"

di Napoli Magazine

20/07/2024 - 10:30

NAPOLI - Giorni importanti per le squadre di calcio, alla ricerca di elementi che possano rinforzarle. Presto le fisionomie calcistiche potranno presentare cambiamenti e novità, frutto di questa ''mini - campagna''. Quella principale, si sa, precede da sempre il ''via al campionato'' e stimola diversi stati d'animo: euforia, speranze di miglioramenti profondi, curiosità per i nuovi arrivi, a volte delusioni e critiche. La campagna ''speciale'' può far tacere le critiche e dare speranze nuove. La tifoseria azzurra ha vissuto, nel tempo, campagne acquisti di doppio genere: stimolanti e languide. Le prime hanno lasciato tracce indimenticabili, le altre sono state ''rimosse'' e dimenticate. Nell'attesa che si chiuda anche la ''campagna'' attuale, mentre il campionato prosegue, è istintivo ricordare situazioni del passato. Torna alla luce, tra l'altro, un ricordo sulla storia azzurra, attraverso nomi che evocano la passione, le speranze, i successi e le delusioni che caratterizzano la ''storia'' del Napoli. Eraldo Monzeglio fu allenatore nella lontana stagione del 1949 fino al '56: ebbe in squadra l'albanese Naim Krieziu, ala ambidestra, specialista nei ''colpi'' di testa, spesso tradotti in gol. Fu a Napoli dal 1949 al '56 e resta tra i ricordi calcistici più interessanti. Nel 1950 arrivò Amedeo Amadei, già centravanti nella Roma e nel Milan. A Napoli, Monzeglio lo trasformò in mezz'ala. Più tardi, dal '60 al 61, Amadei allenò gli azzurri. Due anni dopo giunse Bruno Pesaola, detto ''Petisso''. Ala sinistra, poi mezz'ala, duettava in attacco con Hans Jeppson, fuoriclasse svedese, centravanti di classe prelevato dall'Atalanta con una cifra record nel 1952. Mezz'ala di raccordo fu, in quel Napoli, Ciccarelli. Di movimento inesauribile, marcava e faceva gol. Due sue reti sconfissero al Vomero l'Inter, in una memorabile partita. In difesa, un terzino di grande capacità, ammirato dai tifosi: Luciano Comaschi, detto ''o lione...'' . Vigoroso, ambidestro, difficilissimo da superare. Aveva solo una ''bestia nera'': lo svedese Selmosson, detto ''raggio di luna''. Per il resto, Comaschi era un palo ''di ferro''. Restò a Napoli dal 1952 al 1960, apprezzato dai tifosi che alla sua entrata in campo o dopo un suo vincente intervento gli gridavano in coro '' ... 'o Lioneee....' Nel 1959 un giovane difensore, Dolo Mistone, cresciuto nel vivaio del Napoli, divenne terzino titolare. Restò nel suo ruolo fino al 1963. Anni prima, dalla ''SPAL'' arrivò al Napoli Ottavio Bugatti. Era l'anno 1953. Ottimo portiere,  elastico e scattante, fu chiamato anche in Nazionale, lasciò Napoli nel 1961. Sono tanti i ricordi significativi. La storia azzurra è lunga e segnata da un grande rapporto con i suoi tifosi, legati da una profonda passione. Per il nuovo campionato, l'invocazione non cambia: forza Napoli!

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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