NAPOLI - Il bel campionato del Napoli consente a sopiti ricordi di tornare in superfice. Così, un rapido film della memoria può riportare indietro nel tempo, in un'annata calcistica che vide la squadra azzurra tra i protagonisti. Le immagini del pensiero inquadrano le vicende del campionato del 1970- '71, quando la giovane età mi collocava nella curva A dello stadio del Vomero, sempre piena di tifosi ''caldi", desiderosi di bel gioco e, in conseguenza, di belle vittorie. La campagna acquisti aveva portato a Napoli Sormani, asso d'attacco, giunto per un tandem col fuoriclasse Josè Altafini: coppia brasiliana. Si pensava allo scudetto ma le attese non furono pienamente coerenti con la classifica finale: terzo posto dopo Inter e Milan. Indietro di 4 punti la Juve. Ma fu un bel torneo per il Napoli, che dopo nove giornate era primo in classifica, facendo sognare la tifoseria. In luce l'indiscutibile bravura in attacco di Altafini, Hamrin e Sormani. Ci furono belle vittorie, a testimonianza di una buona caratura della squadra, affiancate però da frequenti cali. Fu superata la Juventus al Vomero. E così fu anche per l'Inter, che sarebbe diventata ''campione'', domata a Napoli ma ''subìta'' nel ritorno a San Siro, anche (se non soprattutto) per un pessimo arbitraggio. Nei commenti dei giornalisti sportivi la mancata vittoria del Napoli venne spiegata anche con le scelte del ''fischietto''. Nella memoria dei tifosi che conobbero lo ''Stadio Vomero'' sfila tutta una serie di entusiasmi ed amarezze, di vittorie e di non-vittorie. Ma la terza posizione finale del 1970-'71 fu degno d'essere ricordato. Il terzo posto fu festeggiato dai tifosi con grande gioia. L'8 Novembre del '70 al Vomero fu sconfitta la Juventus. A fine partita, una lunga colonna di tifosi azzurri sfilò lungo la strada che porta ''giù a Napoli" cantando a squarciagola quella che allora era considerata un inno del Napoli: ''Squadrulelle faciteve 'a croce / chi Joca c' 'o Napule l'adda piglià...''.