NAPOLI - Non c'è tempo per il riposo. E' finito solo da qualche ora il piacevolissimo stress delle partite che già altri pensieri, preoccupazioni, speranze, attese ed illusioni riempiono il cuore e la mente dei tifosi azzurri. Con il calcio, per fortuna, non c'è mai tregua. Dopo il rompete le righe, molti protagonisti di questa splendida stagione che avevano le valigie già pronte, sono saltati armi e bagagli su aerei diretti in ogni parte del globo, ma rimane in pista una parte consistente del Napoli che non conosce requie, non trova pace e che, anzi, proprio adesso comincia ad impegnarsi in una fase di lavoro assai dura e delicata. Le basi del Napoli che sarà, quello che il prossimo anno, per espressa ammissione dei calciatori e non solo, vorrà decisamente puntare a vincere qualcosa di importante, si gettano proprio in queste ore. La Champions League non è stata ancora acquisita con certezza e sarà necessario attendere addirittura parte finale del mese di agosto, quando il prossimo campionato avrà già consumato la sua prima giornata, per sapere se torneremo tutti insieme a sentire quella famosa musichetta, accompagnata dal boato finale che tutti ben conosciamo, o se ci dovremo invece accontentare di assistere a partite di Europa League. Esistono tuttavia alcune certezze, alcune situazioni concrete che sin da ora fanno ben sperare per il prossimo anno. Il rinnovo con prolungamento dei contratti di Insigne e Mertens, arrivato prima ancora che si concludesse il campionato, è stato importante. Quest'anno non ci saranno partenze sconvolgenti, non affronteremo la defatigante esperienza vissuta lo scorso anno quando non si sapeva se il reprobo davvero volesse andar via o meno, non saremo costretti a mortificare la pazienza delle nostre orecchie tese ad ascoltare qualsiasi rumore di mercato, non sfoglieremo la margherita per sapere se tizio arriverà, se caio si dirà disponibile o meno a vestire la maglia azzurra. Il Napoli, un grande Napoli, non vi è dubbio, è già bello e pronto. Si tratta di apportare qualche ritocco, ma come il girone di ritorno ha inequivocabilmente dimostrato, gli azzurri sono pronti. E' come se un centometrista si presentasse ai blocchi di partenza sapendo di avere nelle gambe gli stessi tempi dei due o tre più forti velocisti che si ritrova da avversari. Può vincere o perdere la gara, ma sarà solo una questione di centimetri, non rimarrà certo staccato di chissà quanto. Ed allora godiamoci questi (troppi) giorni di assenza di calcio giocato ed auguriamo buon riposo ai nostri eroi. Pronti a riaccoglierli fra poco più di un mese, per ricominciare a vivere assieme un'altra grande avventura.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

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