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MR Z - Napoli, possono Gabbiadini e Milik reggere il peso dell'attacco?
24.08.2016 12:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Possono Gabbiadini e Milik reggere il peso dell'attacco del Napoli? E, soprattutto, lo possono fare a livello di campionato ed anche di Champions League, come viene loro richiesto in questa stagione? Le risposte a queste domande servono per dirimere anche una questione che ho visto nelle ultime ore farla da padrone sui social network, vale a dire se sia giusto o sbagliato che il Napoli faccia affari con la Juventus, spendendo una consistente cifra per rilevare il cartellino di Simone Zaza. Ebbene, non soltanto dopo aver assistito alla partita con il Pescara, ma prima ancora, cioè durante la passata stagione e le uscite in precampionato, mi sono convinto che le caratteristiche tecniche e tattiche di Gabbiadini non danno le necessarie garanzie per farlo considerare l'ideale sostituto di Higuain al centro dell'attacco azzurro. Lo scorso anno si è trattato di svolgere questo ruolo in casi sporadici. Ora si parla di un'intera stagione ed è tutta un'altra musica. Ed anche Milik, che comunque rispetto a Gabbiadini, risulta avere una maggiore intraprendenza ed una più naturale capacità di arretrare per far salire la squadra e poi fiondarsi rapidamente in mezzo all'area di rigore, non è esattamente una prima punta. Ecco dunque la necessità di coprire quel ruolo che è importante, anzi fondamentale nell'economia del gioco e per l'equilibrio della squadra. Dunque Zaza. Sul mercato, a dire la verità, è rimasto ben poco o forse niente di disponibile in quel ruolo. Il Napoli, abbagliato dall'idea Icardi, che fino a pochi giorni fa ci si era illusi ancora di poter agganciare, ha visto sfumare tutte le altre possibili soluzioni. Bacca - i tre gol della partita di apertura del campionato rappresentano solo una conferma di quanto già si sapeva - sarebbe stata una soluzione perfetta. Il colombiano sai quello che ti può offrire ed in una squadra dal gioco così ben organizzato come il Napoli, avrebbe dato un contributo garantito di gol. Il problema, probabilmente, era rappresentato, nel caso del milanista, dal costo - 30 milioni di euro - un po' eccessivo per un trentenne. E' di tutta evidenza che con l'ingaggio di Bacca non si sarebbe mai potuta ottenere alcuna plusvalenza perché il valore del calciatore, in considerazione dell'età, non si sarebbe mai potuto accrescere, ma soltanto diminuire con il trascorrere del tempo. Zaza, invece, è ancora abbastanza giovane e tra l'altro ha anche il pregio di avere più o meno lo stesso valore di mercato di Gabbiadini. Cedere quest'ultimo, per acquistare Zaza, significherebbe uscire pari. E anche questo è innegabilmente un vantaggio. Resta l'ultima questione aperta: è lecito che il Napoli faccia affari con la Juventus, dopo quanto è accaduto con Higuain? Io su questo tema sono abbastanza concreto ed il pragmatismo, nella circostanza, deriva anche dalla necessità, divenuta inderogabile, di trovare l'uomo con le caratteristiche giuste. E poi nel calcio i sentimentalismi, le ripicche, i punti d'onore contano fino ad un certo punto. Quel che è successo con Higuain è un ricordo. Certo un brutto, bruttissimo ricordo che non abbandonerà mai i tifosi del Napoli i quali si potranno sfogare in campionato e, forse, in Coppa Italia, quando in primavere l'argentino verrà a giocare al San Paolo e sarà sicuramente subissato di fischi. Ma a noi, ora, serve un attaccante. Bene fece a suo tempo De Laurentiis a non accettare per la cessione di Higuain contropartite parziali di alcun genere. D'altronde, sia pure nel disorientamento di quel momento, la società azzurra aveva all'epoca un obiettivo, quello di Icardi, sul quale puntare e per raggiungere il quale servivano soldi, non scambi. Ora non ci rimane più nulla, se non Zaza. Il resto sono solo chiacchiere.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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24/08/2024 - 12:52

NAPOLI - Possono Gabbiadini e Milik reggere il peso dell'attacco del Napoli? E, soprattutto, lo possono fare a livello di campionato ed anche di Champions League, come viene loro richiesto in questa stagione? Le risposte a queste domande servono per dirimere anche una questione che ho visto nelle ultime ore farla da padrone sui social network, vale a dire se sia giusto o sbagliato che il Napoli faccia affari con la Juventus, spendendo una consistente cifra per rilevare il cartellino di Simone Zaza. Ebbene, non soltanto dopo aver assistito alla partita con il Pescara, ma prima ancora, cioè durante la passata stagione e le uscite in precampionato, mi sono convinto che le caratteristiche tecniche e tattiche di Gabbiadini non danno le necessarie garanzie per farlo considerare l'ideale sostituto di Higuain al centro dell'attacco azzurro. Lo scorso anno si è trattato di svolgere questo ruolo in casi sporadici. Ora si parla di un'intera stagione ed è tutta un'altra musica. Ed anche Milik, che comunque rispetto a Gabbiadini, risulta avere una maggiore intraprendenza ed una più naturale capacità di arretrare per far salire la squadra e poi fiondarsi rapidamente in mezzo all'area di rigore, non è esattamente una prima punta. Ecco dunque la necessità di coprire quel ruolo che è importante, anzi fondamentale nell'economia del gioco e per l'equilibrio della squadra. Dunque Zaza. Sul mercato, a dire la verità, è rimasto ben poco o forse niente di disponibile in quel ruolo. Il Napoli, abbagliato dall'idea Icardi, che fino a pochi giorni fa ci si era illusi ancora di poter agganciare, ha visto sfumare tutte le altre possibili soluzioni. Bacca - i tre gol della partita di apertura del campionato rappresentano solo una conferma di quanto già si sapeva - sarebbe stata una soluzione perfetta. Il colombiano sai quello che ti può offrire ed in una squadra dal gioco così ben organizzato come il Napoli, avrebbe dato un contributo garantito di gol. Il problema, probabilmente, era rappresentato, nel caso del milanista, dal costo - 30 milioni di euro - un po' eccessivo per un trentenne. E' di tutta evidenza che con l'ingaggio di Bacca non si sarebbe mai potuta ottenere alcuna plusvalenza perché il valore del calciatore, in considerazione dell'età, non si sarebbe mai potuto accrescere, ma soltanto diminuire con il trascorrere del tempo. Zaza, invece, è ancora abbastanza giovane e tra l'altro ha anche il pregio di avere più o meno lo stesso valore di mercato di Gabbiadini. Cedere quest'ultimo, per acquistare Zaza, significherebbe uscire pari. E anche questo è innegabilmente un vantaggio. Resta l'ultima questione aperta: è lecito che il Napoli faccia affari con la Juventus, dopo quanto è accaduto con Higuain? Io su questo tema sono abbastanza concreto ed il pragmatismo, nella circostanza, deriva anche dalla necessità, divenuta inderogabile, di trovare l'uomo con le caratteristiche giuste. E poi nel calcio i sentimentalismi, le ripicche, i punti d'onore contano fino ad un certo punto. Quel che è successo con Higuain è un ricordo. Certo un brutto, bruttissimo ricordo che non abbandonerà mai i tifosi del Napoli i quali si potranno sfogare in campionato e, forse, in Coppa Italia, quando in primavere l'argentino verrà a giocare al San Paolo e sarà sicuramente subissato di fischi. Ma a noi, ora, serve un attaccante. Bene fece a suo tempo De Laurentiis a non accettare per la cessione di Higuain contropartite parziali di alcun genere. D'altronde, sia pure nel disorientamento di quel momento, la società azzurra aveva all'epoca un obiettivo, quello di Icardi, sul quale puntare e per raggiungere il quale servivano soldi, non scambi. Ora non ci rimane più nulla, se non Zaza. Il resto sono solo chiacchiere.

 

 

Mario Zaccaria

 

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