L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Cosa vuoi di più dalla vita? Niente, mi basta un Dries Mertens così"
26.10.2017 23:49 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cosa vuoi di più dalla vita? Niente, mi basta un Dries Mertens così. Una doppietta, quasi tripletta, per rispondere a chi lo invitava a riposarsi. Lui, che si riposa giocando. Lui, che puo' permettersi di sbagliare un rigore contro il City perche' ancora dolorante dopo le dure entrate riceveute sulle caviglie 72 ore prima sul campo dell'Olimpico. Lui, che accetta le critiche in silenzio e va avanti. Lui che, dopo 1 tiro-1 gol del Genoa (a tal proposito nessuna colpa di Reina, come fantasiosamente qualcuno aveva ipotizzato, dato che con Hysaj che tiene in gioco è stato bravo Taarabt a fare da spacca-palo con un colpo di biliardo), si carica sulle spalle il Napoli, segna un gol da cineteca su calcio di punizione, con una semplicità disarmante, poi controlla a volo il lancio di Diawara e, in un frammento di campo, fa vibrare la traversa con un siluro che lascia inerme Perin. Lui, che non si ferma e propizia il terzo gol, concedendo a Zukanovic l'onore di risultare sul tabellino dei marcatori, anche se nel settore sbagliato. Poi il Napoli ci mette del suo, consapevole della propria superiorita', e becca la zuccata di Izzo, che pero' non cambia il risultato finale. Di nuovo in testa alla classifica, dopo aver concesso 24 ore di sogni e vertigini all'Inter. Sarebbe stato indubbiamente troppo perdere il primato. E cosi', dopo la settimana clou, domenica c'e' il Sassuolo, e poi il City al San Paolo. Basta parlare di turn over, giocano i titolarissimi. Lo sa bene Sarri, che ha fatto rifiatare un po' Albiol, Jorginho e Allan, tre calciatori fondamentali per questo Napoli. E dovrebbe essere chiaro anche a Zielinski, ancora alla ricerca di se stesso, così come a Hysaj, non ancora brillante, come del resto anche al capitano Marek Hamsik e a Josè Callejon, tra luci ed ombre. Entrambi possono e devono dare di piu', perche' quando salgono in cattedra fanno la differenza. Stesso discorso per Koulibaly, che da solo puo' fare reparto, insieme ad Albiol o allo stesso Chiriches, cresciuto con il passare dei minuti. Ma per fortuna vanno sottolineati anche i plus, e tra questi ci sono di sicuro Pepe Reina (reattivo di piede su Lazovic, dopo l'incertezza di Hysaj), Faouzi Ghoulam (ormai centrocampista aggiunto tuttofare, di destro o sinistro), Amadou Diawara (in crescita, oltre all'assist gol) e Lorenzo Insigne (che dal caffe' pre partita fino al rientro negli spogliatoi non ha sbagliato quasi nulla). Tra i subentrati, Rog e Giaccherini hanno fatto capire che, se serve, ci sono, e forse meritano un maggiore minutaggio. Così, mentre tutti per 24 ore gia' cantavano le lodi del superbo Spalletti e del fulmineo Icardi, in silenzio il Napoli e' tornato primo in classifica. Ma non diciamolo troppo ad alta voce, meglio sottolineare le grandi vittorie di Juventus e Roma. Dieci giornate se ne sono andate, per Allegri i conti si fanno a marzo, noi invece preferiamo farli direttamente a fine maggio.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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26/10/2024 - 23:49

NAPOLI - Cosa vuoi di più dalla vita? Niente, mi basta un Dries Mertens così. Una doppietta, quasi tripletta, per rispondere a chi lo invitava a riposarsi. Lui, che si riposa giocando. Lui, che puo' permettersi di sbagliare un rigore contro il City perche' ancora dolorante dopo le dure entrate riceveute sulle caviglie 72 ore prima sul campo dell'Olimpico. Lui, che accetta le critiche in silenzio e va avanti. Lui che, dopo 1 tiro-1 gol del Genoa (a tal proposito nessuna colpa di Reina, come fantasiosamente qualcuno aveva ipotizzato, dato che con Hysaj che tiene in gioco è stato bravo Taarabt a fare da spacca-palo con un colpo di biliardo), si carica sulle spalle il Napoli, segna un gol da cineteca su calcio di punizione, con una semplicità disarmante, poi controlla a volo il lancio di Diawara e, in un frammento di campo, fa vibrare la traversa con un siluro che lascia inerme Perin. Lui, che non si ferma e propizia il terzo gol, concedendo a Zukanovic l'onore di risultare sul tabellino dei marcatori, anche se nel settore sbagliato. Poi il Napoli ci mette del suo, consapevole della propria superiorita', e becca la zuccata di Izzo, che pero' non cambia il risultato finale. Di nuovo in testa alla classifica, dopo aver concesso 24 ore di sogni e vertigini all'Inter. Sarebbe stato indubbiamente troppo perdere il primato. E cosi', dopo la settimana clou, domenica c'e' il Sassuolo, e poi il City al San Paolo. Basta parlare di turn over, giocano i titolarissimi. Lo sa bene Sarri, che ha fatto rifiatare un po' Albiol, Jorginho e Allan, tre calciatori fondamentali per questo Napoli. E dovrebbe essere chiaro anche a Zielinski, ancora alla ricerca di se stesso, così come a Hysaj, non ancora brillante, come del resto anche al capitano Marek Hamsik e a Josè Callejon, tra luci ed ombre. Entrambi possono e devono dare di piu', perche' quando salgono in cattedra fanno la differenza. Stesso discorso per Koulibaly, che da solo puo' fare reparto, insieme ad Albiol o allo stesso Chiriches, cresciuto con il passare dei minuti. Ma per fortuna vanno sottolineati anche i plus, e tra questi ci sono di sicuro Pepe Reina (reattivo di piede su Lazovic, dopo l'incertezza di Hysaj), Faouzi Ghoulam (ormai centrocampista aggiunto tuttofare, di destro o sinistro), Amadou Diawara (in crescita, oltre all'assist gol) e Lorenzo Insigne (che dal caffe' pre partita fino al rientro negli spogliatoi non ha sbagliato quasi nulla). Tra i subentrati, Rog e Giaccherini hanno fatto capire che, se serve, ci sono, e forse meritano un maggiore minutaggio. Così, mentre tutti per 24 ore gia' cantavano le lodi del superbo Spalletti e del fulmineo Icardi, in silenzio il Napoli e' tornato primo in classifica. Ma non diciamolo troppo ad alta voce, meglio sottolineare le grandi vittorie di Juventus e Roma. Dieci giornate se ne sono andate, per Allegri i conti si fanno a marzo, noi invece preferiamo farli direttamente a fine maggio.

 

 

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