L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, è l'ora del mea culpa, ma niente drammi, solo gol! Pep, cà nisciun' è fess', ecco tutti i complimenti agli avversari!"
07.12.2017 14:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Fuori dalla Champions. E allora? La delusione è viva, siamo d'accordo, ma bisogna essere concreti: finora il Napoli ha disputato una grandissima stagione in campionato e non bisogna perdere di vista questo reale obiettivo. In Champions, agli Ottavi, ci sarebbero state probabilmente altre due magiche serate, ma se questa rinuncia serve per ricaricare le batterie ben venga. L'Europa League, a mio avviso, va onorata senza assilli, come la Coppa Italia, magari facendo giocare tutti, da Sepe a Giaccherini, da Maksimovic a Ounas, passando per Rog e Diawara, perchè la priorità deve restare la serie A, anche se contro la Juve tutto bisognava fare meno che perdere con un gol decisivo del bomber delle finali perse. Questione di orgoglio. Ma è stata solo una partita, alla quale si è aggiunta quest'altra di Champions, che pero' sinceramente non mi sento di calcolare piu' di tanto. Dopo 32 minuti, con lo Shakhtar in vantaggio contro i giovincelli del City, il Napoli si è fermato mentalmente. Peccato di maturità', sicuramente, ma sfido chiunque ad avere il sorriso sulle labbra sapendo che anche se vinci 25 a 0 comunque sei fuori dai giochi. E' anche vero che bastava un pareggio per essere testa di serie nei sorteggi di Europa League, ma poco importa: se sei forte, le affronti tutte senza paura. Non ho mai creduto alle promesse di Guardiola. Amo studiare i miei interlocutori e avevo gia' diffidato delle sue candide parole quando i suoi passi avevano incrociato quelli partenopei: tanti elogi, encomi, paroloni, poi non seguiti dai fatti. Ho seguito il primo tempo del City, in bassa frequenza, e al 32° ho spento il monitor: la squadra inglese non c'era contro gli ucraini e il secondo gol preso e' stato clamoroso, con il portiere che si e' andato a fare una passeggiata lasciando la porta libera, per cui ci ho visto poca dignità verso l'impegno da onorare e molto "buon viso, a cattivo gioco", per l'occhio del pubblico. Il buon Pep dimentica che a Napoli "nisciun' è fesso", quindi la storiella degli elogi, per certi versi anche eccessivi, dopo le vittorie evidenti contro gli azzurri, mi avevano gratificato ben poco. Tra l'altro si tratta di una vecchia abitudine, perche' Pep ama fare sviolinate agli avversari, evidentemente e' un tipo molto educato: Nel corso del tempo ha infatti definito sia Conte che Bielsa "Il miglior allenatore al mondo", non lesinando parole al miele anche per la Roma: "È un piacere vederla giocare" e per il Real Madrid: "Giusto che vincano loro", elogi che sono arrivati anche all’Huddersfied, che per Guardiola è "una grande squadra". Complimenti perfino l’ex Premier Renzi: "Con lui l’Italia è un Paese straordinario". Insomma questo Pep si esalta subito, ma a noi poco importa, ho riportato queste frasi giusto per dare un peso alle sue considerazioni, pre e post gara. Il Napoli puo' solo fare mea culpa, perche' la Champions l'ha persa nella gara d'esordio contro lo Shakhtar, per un turn over realizzato da Sarri, con eccesso di fiducia nei propri ragazzi, che non ha dato i frutti sperati. Battendo la Fiorentina il Napoli puo' ritrovare subito il sorriso, anche perche' si possono rosicchiare punti a Juventus e Inter in caso di pareggio o sconfitta di una delle due. Per questo non va dimenticato che la storia di quest'annata e' ancora tutta da scrivere. Niente drammi, solo gol.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, è l'ora del mea culpa, ma niente drammi, solo gol! Pep, cà nisciun' è fess', ecco tutti i complimenti agli avversari!"

di Napoli Magazine

07/12/2024 - 14:12

NAPOLI - Fuori dalla Champions. E allora? La delusione è viva, siamo d'accordo, ma bisogna essere concreti: finora il Napoli ha disputato una grandissima stagione in campionato e non bisogna perdere di vista questo reale obiettivo. In Champions, agli Ottavi, ci sarebbero state probabilmente altre due magiche serate, ma se questa rinuncia serve per ricaricare le batterie ben venga. L'Europa League, a mio avviso, va onorata senza assilli, come la Coppa Italia, magari facendo giocare tutti, da Sepe a Giaccherini, da Maksimovic a Ounas, passando per Rog e Diawara, perchè la priorità deve restare la serie A, anche se contro la Juve tutto bisognava fare meno che perdere con un gol decisivo del bomber delle finali perse. Questione di orgoglio. Ma è stata solo una partita, alla quale si è aggiunta quest'altra di Champions, che pero' sinceramente non mi sento di calcolare piu' di tanto. Dopo 32 minuti, con lo Shakhtar in vantaggio contro i giovincelli del City, il Napoli si è fermato mentalmente. Peccato di maturità', sicuramente, ma sfido chiunque ad avere il sorriso sulle labbra sapendo che anche se vinci 25 a 0 comunque sei fuori dai giochi. E' anche vero che bastava un pareggio per essere testa di serie nei sorteggi di Europa League, ma poco importa: se sei forte, le affronti tutte senza paura. Non ho mai creduto alle promesse di Guardiola. Amo studiare i miei interlocutori e avevo gia' diffidato delle sue candide parole quando i suoi passi avevano incrociato quelli partenopei: tanti elogi, encomi, paroloni, poi non seguiti dai fatti. Ho seguito il primo tempo del City, in bassa frequenza, e al 32° ho spento il monitor: la squadra inglese non c'era contro gli ucraini e il secondo gol preso e' stato clamoroso, con il portiere che si e' andato a fare una passeggiata lasciando la porta libera, per cui ci ho visto poca dignità verso l'impegno da onorare e molto "buon viso, a cattivo gioco", per l'occhio del pubblico. Il buon Pep dimentica che a Napoli "nisciun' è fesso", quindi la storiella degli elogi, per certi versi anche eccessivi, dopo le vittorie evidenti contro gli azzurri, mi avevano gratificato ben poco. Tra l'altro si tratta di una vecchia abitudine, perche' Pep ama fare sviolinate agli avversari, evidentemente e' un tipo molto educato: Nel corso del tempo ha infatti definito sia Conte che Bielsa "Il miglior allenatore al mondo", non lesinando parole al miele anche per la Roma: "È un piacere vederla giocare" e per il Real Madrid: "Giusto che vincano loro", elogi che sono arrivati anche all’Huddersfied, che per Guardiola è "una grande squadra". Complimenti perfino l’ex Premier Renzi: "Con lui l’Italia è un Paese straordinario". Insomma questo Pep si esalta subito, ma a noi poco importa, ho riportato queste frasi giusto per dare un peso alle sue considerazioni, pre e post gara. Il Napoli puo' solo fare mea culpa, perche' la Champions l'ha persa nella gara d'esordio contro lo Shakhtar, per un turn over realizzato da Sarri, con eccesso di fiducia nei propri ragazzi, che non ha dato i frutti sperati. Battendo la Fiorentina il Napoli puo' ritrovare subito il sorriso, anche perche' si possono rosicchiare punti a Juventus e Inter in caso di pareggio o sconfitta di una delle due. Per questo non va dimenticato che la storia di quest'annata e' ancora tutta da scrivere. Niente drammi, solo gol.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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