NAPOLI - Le reti inviolate hanno soltanto assaporato l'ebbrezza di un gol nei 93 minuti di gioco. Nulla di fatto, un punto a testa, e qualche piccolo rammarico. Ci è andato vicino il Napoli, che resta comunque in vetta in classifica, ed ha provato timidamente a farlo l'Inter, rannicchiatasi però eccessivamente nella propria metà campo. Il 70% di possesso palla, raggiunto dagli uomini di Sarri, rappresenta un dato inequivocabile: la squadra ha avuto il predominio territoriale e solo per un soffio non è riuscita a finalizzare con le iniziative di Insigne, Hamsik, Zielinski e Mertens. Se l'Inter avesse concesso un po' di campo in piu' agli avversari, probabilmente le occasioni si sarebbero moltiplicate. Ma è anche vero che è mancata un pò di brillantezza, dopo la settimana tra Roma e Manchester, per cui si può essere soddisfatti a metà. Nonostante ciò, il Napoli, reduce da 8 vittorie di fila, si è arreso al primo pareggio stagionale anche perchè, oltre al catenaccio ben architettato da Spalletti, ha dovuto fra fronte ad un Super Handanovic, protagonista di 4 parate salva risultato. Se alla poca lucidita' di Callejon, si aggiunge anche un pizzico di sfortuna, ecco che viene fuori il pareggio. E c'e' poco da dire. Ho apprezzato molto, nel post gara, l'atteggiamento del tecnico nerazzurro, che ha ammesso la supremazia del Napoli e di essere in ritardo rispetto alla compagine partenopea. In particolare, in sala stampa, Spalletti ha evidenziato che questo Napoli è molto piu' forte di quello che aveva affrontato l'anno scorso quando era alla Roma. Complimenti che fanno piacere, tenendo conto anche quelli di Guardiola dopo la sconfitta di Manchester. Dopo un ko ed un pareggio, però, non c'è tempo di rifiatare. Sono avvisati Genoa e Sassuolo, prossimi avversari degli azzurri, che si ritroveranno di fronte i figli di Goldrake, tenendo conto che Sarri, per sua stessa ammissione, effettuerà poco turn over. Questi ultimi risultati non devono dare adito a pensieri fuorvianti. La squadra c'è, non è in calo, e presto riprenderà a dare fuoco attraverso i terminali offensivi. Ne sono pienamente convinto.
di Napoli Magazine
22/10/2024 - 23:03
NAPOLI - Le reti inviolate hanno soltanto assaporato l'ebbrezza di un gol nei 93 minuti di gioco. Nulla di fatto, un punto a testa, e qualche piccolo rammarico. Ci è andato vicino il Napoli, che resta comunque in vetta in classifica, ed ha provato timidamente a farlo l'Inter, rannicchiatasi però eccessivamente nella propria metà campo. Il 70% di possesso palla, raggiunto dagli uomini di Sarri, rappresenta un dato inequivocabile: la squadra ha avuto il predominio territoriale e solo per un soffio non è riuscita a finalizzare con le iniziative di Insigne, Hamsik, Zielinski e Mertens. Se l'Inter avesse concesso un po' di campo in piu' agli avversari, probabilmente le occasioni si sarebbero moltiplicate. Ma è anche vero che è mancata un pò di brillantezza, dopo la settimana tra Roma e Manchester, per cui si può essere soddisfatti a metà. Nonostante ciò, il Napoli, reduce da 8 vittorie di fila, si è arreso al primo pareggio stagionale anche perchè, oltre al catenaccio ben architettato da Spalletti, ha dovuto fra fronte ad un Super Handanovic, protagonista di 4 parate salva risultato. Se alla poca lucidita' di Callejon, si aggiunge anche un pizzico di sfortuna, ecco che viene fuori il pareggio. E c'e' poco da dire. Ho apprezzato molto, nel post gara, l'atteggiamento del tecnico nerazzurro, che ha ammesso la supremazia del Napoli e di essere in ritardo rispetto alla compagine partenopea. In particolare, in sala stampa, Spalletti ha evidenziato che questo Napoli è molto piu' forte di quello che aveva affrontato l'anno scorso quando era alla Roma. Complimenti che fanno piacere, tenendo conto anche quelli di Guardiola dopo la sconfitta di Manchester. Dopo un ko ed un pareggio, però, non c'è tempo di rifiatare. Sono avvisati Genoa e Sassuolo, prossimi avversari degli azzurri, che si ritroveranno di fronte i figli di Goldrake, tenendo conto che Sarri, per sua stessa ammissione, effettuerà poco turn over. Questi ultimi risultati non devono dare adito a pensieri fuorvianti. La squadra c'è, non è in calo, e presto riprenderà a dare fuoco attraverso i terminali offensivi. Ne sono pienamente convinto.