L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Vi dico se Sarri resta o se ne va..."
21.05.2018 23:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - I 91 punti totalizzati dal Napoli in questo campionato rappresentano un traguardo straordinario, che non può e non deve essere sminuito. Anche contro il Crotone, la squadra di Sarri ha dimostrato forza e superiorità tecnica, tanto da gestire il risultato senza troppi sussulti, con due guizzi ottimamente architettati da Insigne e finalizzati da Milik e Callejon, nonostante la rete finale degli avversari. In tutta onestà, devo dire che mi ha fatto un certo effetto vedere Zenga così affranto per la mancata permanenza nella massima serie dei suoi. Di sicuro il Crotone ha regalato frammenti di gioie importanti, contro Juve, Lazio e Inter, ed avrebbe meritato maggiore sorte. Ma torniamo al Napoli. Ormai tutti si chiedono: ma Sarri resta o se ne va? Il tormentone prosegue, nonostante la commozione evidente sul volto del tecnico per i numerosi attestati di stima ricevuti dai tifosi e ricambiati con un grande inchino. Nel giro di 48 ore si conoscerà il destino dell'allenatore, per sua stessa ammissione. In sala stampa ce l'avevo a un metro ed ho provato a carpirne lo stato d'animo, gli sguardi, i silenzi e le pause. Le sue priorità, in quei dieci minuti, erano tre: mangiare, dormire, e poi affrontare il discorso con la sua famiglia. E' questa l'unica verità. Come ha dichiarato anche Insigne a fine gara, nemmeno lui sa cosa vuole fare. E' un Sarri combattuto tra l'amore per i napoletani e la difficoltà di confermarsi a grandi livelli, senza comprendere che i partenopei gli perdonerebbero tutto. Non e' dunque un fattore economico, non si tratta di accettare offerte provenienti dall'estero, sempre che lo allettino realmente, perchè almeno una certezza la possiamo dare: Sarri non allenerà nel prossimo campionato un'altra squadra italiana diversa dal Napoli. Quando gli abbiamo detto che allora non gli resta che ripartire da Napoli, perchè sente e sentirà sempre sua la squadra, un mezzo sorriso lo ha tradito, forse per la stanchezza o la fame incombente. La sensazione è che conterà molto il parere della sua dolce metà, nonchè della famiglia, perchè se fosse dipeso solo dal suo cane Ciro, probabilmente, l'ufficialità della permanenza in azzurro sarebbe arrivata già da un bel pezzo, non fosse altro per il nome. La mia personalissima idea, magari mi sbaglierò, è che nelle prossime ore ripenserà a quanto di buono ha fatto e, alla fine, sceglierà di restare, per tentare una nuova scalata verso la vetta, perchè i tifosi non lo abbandoneranno mai. Il timore di guastare il bel ricordo costruito negli occhi dei supporters in questi tre anni va accantonato, perchè sarebbe più forte la delusione per un suo addio. Prima lo capirà Sarri, magari con l'aiuto della sua famiglia e di chi lo consiglia, e prima si ripartirà per la prossima stagione. Intanto è giusto ringraziare 4 azzurri che salutano la squadra: Reina, Rafael, Maggio e D'Avino. Il primo è stato un vero punto di riferimento per la squadra, in termini di personalità ed ha fatto crescere tanti compagni, il secondo ha regalato una Supercoppa al Napoli, il terzo ha difeso i colori azzurri con onore per anni e il quarto è stato un ottimo fisioterapista. Quattro uomini che non saranno dimenticati. A testa alta, con l'azzurro nel cuore. Pronti a ripartire per una nuova stagione, con la consapevolezza che il pallone a Napoli rotolerà sempre a prescindere dai protagonisti del campo, perchè i veri idoli sono sugli spalti.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Vi dico se Sarri resta o se ne va..."

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 23:22

NAPOLI - I 91 punti totalizzati dal Napoli in questo campionato rappresentano un traguardo straordinario, che non può e non deve essere sminuito. Anche contro il Crotone, la squadra di Sarri ha dimostrato forza e superiorità tecnica, tanto da gestire il risultato senza troppi sussulti, con due guizzi ottimamente architettati da Insigne e finalizzati da Milik e Callejon, nonostante la rete finale degli avversari. In tutta onestà, devo dire che mi ha fatto un certo effetto vedere Zenga così affranto per la mancata permanenza nella massima serie dei suoi. Di sicuro il Crotone ha regalato frammenti di gioie importanti, contro Juve, Lazio e Inter, ed avrebbe meritato maggiore sorte. Ma torniamo al Napoli. Ormai tutti si chiedono: ma Sarri resta o se ne va? Il tormentone prosegue, nonostante la commozione evidente sul volto del tecnico per i numerosi attestati di stima ricevuti dai tifosi e ricambiati con un grande inchino. Nel giro di 48 ore si conoscerà il destino dell'allenatore, per sua stessa ammissione. In sala stampa ce l'avevo a un metro ed ho provato a carpirne lo stato d'animo, gli sguardi, i silenzi e le pause. Le sue priorità, in quei dieci minuti, erano tre: mangiare, dormire, e poi affrontare il discorso con la sua famiglia. E' questa l'unica verità. Come ha dichiarato anche Insigne a fine gara, nemmeno lui sa cosa vuole fare. E' un Sarri combattuto tra l'amore per i napoletani e la difficoltà di confermarsi a grandi livelli, senza comprendere che i partenopei gli perdonerebbero tutto. Non e' dunque un fattore economico, non si tratta di accettare offerte provenienti dall'estero, sempre che lo allettino realmente, perchè almeno una certezza la possiamo dare: Sarri non allenerà nel prossimo campionato un'altra squadra italiana diversa dal Napoli. Quando gli abbiamo detto che allora non gli resta che ripartire da Napoli, perchè sente e sentirà sempre sua la squadra, un mezzo sorriso lo ha tradito, forse per la stanchezza o la fame incombente. La sensazione è che conterà molto il parere della sua dolce metà, nonchè della famiglia, perchè se fosse dipeso solo dal suo cane Ciro, probabilmente, l'ufficialità della permanenza in azzurro sarebbe arrivata già da un bel pezzo, non fosse altro per il nome. La mia personalissima idea, magari mi sbaglierò, è che nelle prossime ore ripenserà a quanto di buono ha fatto e, alla fine, sceglierà di restare, per tentare una nuova scalata verso la vetta, perchè i tifosi non lo abbandoneranno mai. Il timore di guastare il bel ricordo costruito negli occhi dei supporters in questi tre anni va accantonato, perchè sarebbe più forte la delusione per un suo addio. Prima lo capirà Sarri, magari con l'aiuto della sua famiglia e di chi lo consiglia, e prima si ripartirà per la prossima stagione. Intanto è giusto ringraziare 4 azzurri che salutano la squadra: Reina, Rafael, Maggio e D'Avino. Il primo è stato un vero punto di riferimento per la squadra, in termini di personalità ed ha fatto crescere tanti compagni, il secondo ha regalato una Supercoppa al Napoli, il terzo ha difeso i colori azzurri con onore per anni e il quarto è stato un ottimo fisioterapista. Quattro uomini che non saranno dimenticati. A testa alta, con l'azzurro nel cuore. Pronti a ripartire per una nuova stagione, con la consapevolezza che il pallone a Napoli rotolerà sempre a prescindere dai protagonisti del campo, perchè i veri idoli sono sugli spalti.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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